lunedì 29 dicembre 2014

Inverno: la medicina tradizionale cinese contro l'influenza

I princìpi della medicina tradizionale cinese raccomandano, in inverno, di nutrire lo Yin contrastando la disidratazione, così da prevenire l'irritazione e la secchezza dei polmoni e delle vie respiratorie in generale; è proprio in questa stazione, infatti, che è più facile incappare in raucedine, mal di gola, raffreddore e tosse, fastidiosi anche quando non si aggravano fino a sfociare, ad esempio, in laringiti o bronchiti.
Prevenire è certamente meglio e possiamo farlo non soltanto coprendoci per benino quando affrontiamo il freddo fuori casa, ma anche nutrendoci degli alimenti più indicati per questa stagione. In inverno la fanno da padrone le zuppe: liquide e calde, idratano il nostro organismo e gli forniscono il giusto tepore per contrastare le basse temperature del meteo. Particolarmente indicata è la zuppa di papaya, radice di loto, pomodori e germogli di bambù o, anche, quella più vicina alla nostra tradizione occidentale che consiste nel far bollire della carne di pollo (tutte le carni assicurano il calore Yang) in un brodo realizzato con yam (un tubero della famiglia delle Dioscoreaceae), rapa, alghe e radici di loto. In ogni caso è raccomandata una cottura lunga e a fuoco moderato, così da consentire che ogni ingrediente ceda gradualmente le proprie virtù all'acqua, senza che l'eccessivo calore le degradi.

Infusi e bevande calde, la tradizione ne raccomanda l'uso
Secondo la tradizione orientale, l'inverno è governato dall'Elemento Acqua, che è associato a reni, vescica e ghiandole surrenali; per questo è estremamente importante assicurarsi la corretta idratazione durante tutto l'arco della giornata e possiamo farlo non soltanto bevendo thè ed infusi caldi, ma anche mangiando frutti come le pere che, stando alla medicina tradizionale cinese, riducono l'eccessiva secchezza e prevengono l'accumulo di catarro, oltre ad alleviare l'eccessivo calore Yang e la sete.
Zuppa di pollo e mais
Un infuso che è possibile preparare con esse consiste nel far bollire due pere, due mele ed una manciata di mandorle in un litro d'acqua a fuoco medio per un'ora: pere e mele devono essere tagliate a pezzi ma non private della buccia, che avremo avuto l'accortezza di lavare per bene prima, mentre le mandorle vanno lasciate in acqua tiepida per una ventina di minuti prima di essere trasferite all'interno del bollitore con gli altri ingredienti. Anche noci, mandorle e frutta secca - incluse le bacche di Goji essiccate - sono raccomandate come alimento, così come pure i cereali integrali e, per insaporire, aglio e zenzero,  ma ogni pietanza va assunta con moderazione, in quanto in inverno si tende naturalmente a ridurre la propria attività fisica.

Dal momento che per la tradizione orientale l'inverno è Yin, consiglia di mantenere un atteggiamento introspettivo, di riposare quanto più possibile e di consolidare il nostro Qi per prepararlo all'esplosione di vitalità della primavera. Oltre ai cibi, dunque, la medicina cinese suggerisce di andare a dormire presto, di riposare bene, di stare al caldo e di spendere una quantità minima di energia.

4 commenti:

  1. Mi sembrano ottimi consigli per ricaricare il corpo di energia e salute! Provo con l'infuso di pere, mele e mandorle.

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  2. Bello vedere che in fondo in fondo i rimedi della tradizione cinese non sono così diversi dai "rimedi della nonna": la minestra di pollo me la faceva anche mia mamma quando ero malata (certo non con strani tuberi o alghe, ma con carote e sedano nostrani) e funzionava alla grande! La natura offre molte risposte, senza dover ricorrere alle medicine.

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    1. Assolutamente sì Tenerorsa, la natura offre molte opportunità. Sta a noi saperle cogliere ed amministrare con saggezza.

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