domenica 14 luglio 2013

La difficoltà di essere cristiani: una Messa complicata

Nessuno ha mai detto che essere cristiani sia facile e, anzi, Gesù stesso - che del cristianesimo è stato la fonte - ha vissuto un'esistenza tutt'altro che semplice, ma la Messa di oggi mi ha creato non poche difficoltà. Perchè? Perchè verteva sul potere. Tutte e tre le letture vertevano sulle autorità e sul potere del mondo: il potere degli antichi giudici ebraici - con Gioele e Abia, figli di Samuele, che erano corrotti, "accettavano regali e stravolgevano il diritto" - e quello dei re - citati da San Paolo nella prima lettera a Timòteo - fino al potere di Cesare richiamato nel Vangelo, con la frase divenuta più celebre di un proverbio "Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio".

La predica di Don Armando, dunque, non poteva far altro che vertere sul potere e così pure la preghiera dopo il Vangelo, in cui figurava "Per quanti hanno responsabilità istituzionali e di governo: siano esempio di integrità e onestà per il servizio del bene comune, ti preghiamo". Ecco, io proprio non ce la faccio a pregare per questi individui. Cristianamente, me ne dispiaccio, ma umanamente non riesco proprio a pregare per Berlusconi o Bersani o Brunetta o D'Alema o Letta et similia, gente che da decenni pensa solo ed esclusivamente ai fatti propri, una fin troppo nutrita schiera di ben pasciuti politicanti che prospera affamando il Paese e bisticciando davanti alle telecamere per far poi comunella nelle stanze del potere. Sarebbero loro le persone che dovrebbero essere "esempio di integrità e onestà per il servizio del bene comune"?

E in tutta sincerità anche "salendo di livello" non è che ricordi sovente nelle mie preghiere la Merkel o Obama... ecco, se proprio dovessi pregare per qualche "potente" in questo momento lo farei per Kate Middleton, affinchè il parto vada bene e il piccolo sia sano, tuttavia se devo scegliere preferisco senza ombra di dubbio inviare le mie suppliche al Padre Eterno affinchè custodisca e sorregga le migliaia di partorienti che, negli sperduti villaggi di Africa, Asia e Sud America, si apprestano a dare la vita a rischio della propria, in capanne fatiscenti e senza la minima assistenza medica. Perchè mai dovrei pregare per individui cui il mondo ha dato già tutto: potere, notorietà, ricchezza?

Se Dio deve aiutare qualcuno, allora che aiuti Gino Strada e le centinaia di volontari senza nome nè notorietà di Emergency, che soccorra e sostenga le persone anonime che con coraggio sfidano "il potere" sorrette solo dalla fede nell'umanità: i volontari senza nome nelle diverse mense del povero, il padre di famiglia che trascorre la domenica facendo servizio in Croce Rossa, la giovane che con un manipolo di compagni sfida le baleniere a bordo di un guscio di noce, i missionari impegnati nei luoghi più sperduti ed abbandonati del pianeta, l'anziana maestra in pensione che insegna gratuitamente italiano agli immigrati... A loro va la mia preghiera cristiana. E il mio umano ringraziamento. Non me ne vogliano i politicanti.  

5 commenti:

  1. Viviana, che posso dire? Sottoscrivo ogni singola parola che hai scritto. Non c'è altro da aggiungere...

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  2. Be', tecnicamente, non preghiamo per loro, ma perché siano quello che non sono.

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    1. Davide, in effetti messa così è anche un controsenso: in pratica, pregheremmo perchè loro non usufruiscano del libero arbitrio... che però in realtà hanno... e che li porta ad agire come agiscono... E siamo punto e a capo! :-)

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  3. Bè si può sempre pregare perchè vengano illuminati sul vero senso della loro responsabilità istituzionale.
    p.s.: Mi sa che il commento si ostina a mettermi anonima, ma sono io (cincia) e non sono un robot!

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