giovedì 5 aprile 2012

La Pasqua e il diavolo



Ma cos'è? Sono impazzita forse a fare un post di Pasqua sul diavolo? Potrei starmene buona buona a parlare di ovetti e coniglietti, a disquisire di cioccolata e di colombe con i canditi, e invece cosa faccio? Mi metto a parlare del diavolo… Roba da matti, non c'è più religione!

Ma faccio anche di peggio: arrivo a dire che il diavolo esiste. Etimologicamente, diavolo è ciò che divide ed è purtroppo impossibile negare che lo spirito di divisione sia presente nel nostro mondo: dalle guerre di rilevanza internazionale alle piccole invidie e perfidie quotidiane tra vicini di pianerottolo o colleghi d'ufficio, dalle inutili maldicenze che causano tanta sofferenza a veri e propri reati, il diavolo c'è e si manifesta in tutta la sua subdola potenza.

Se esiste il bene, esiste anche il male.
Ma mentre nessuno si sognerebbe mai di affermare che credere nel bene sia sciocca superstizione e, anzi, moltissime persone - anche tra coloro che si dichiarano atei o agnostici - si adoperano per il bene (il bene della propria famiglia, il bene della società in cui lavorano, il bene altrui, attraverso varie forme di volontariato e di beneficenza...), al male fatalmente non crede nessuno o quasi. Chi crede al diavolo si sente dare del superstizioso persino da chi poi va a leggersi tutti i giorni l'oroscopo!
Il male lo si trascura, non gli si dà peso. Almeno, non consapevolmente. Però cos'è che attrae in modo quasi irresistibile la nostra attenzione? Per cosa saremmo pronti a fare tutto o quasi? Soldi e sesso. Se volete, invertite i fattori: il risultato non cambia.
Quante persone hanno calpestato solidi princìpi per guadagnare di più? Quanti hanno deliberatamente ferito dei colleghi per poter fare carriera? Quanti si giocano lo stipendio o la pensione rincorrendo la chimera del facile guadagno con Superenalotto, Gratta e Vinci, macchinette varie? Quante persone si sono suicidate dopo aver perso i propri soldi? Quante famiglie sono state annientate dall'avventura di una notte? Quante coppie si sono lasciate per questioni di sesso? Quanti bambini vengono venduti insieme ai pacchetti turistici per ricchi occidentali vogliosi di trasgressione? Quante ragazzine diventano schiave del sesso e delle voglie di chi vuole comprarsi un'ora di godimento lungo le strade dell'Italia?

Soldi e sesso non sono il diavolo, ma soldi e sesso troppo spesso diventano il dio degli uomini. "Non avrai altro Dio all'infuori di me", ammonisce il primo dei Dieci Comandamenti, e noi uomini del 2000, convinti di non aver più bisogno della "superstizione" della religione, ci siamo fabbricati con le nostre mani altri idoli. Non c'è nulla di male a desiderare una vita dignitosa per sè e per i propri cari, non c'è nulla di male nel lavorare sodo per raggiungere questo obiettivo; il male c'è quando si superano i limiti.

E, comunque, pur pieni di soldi e con infinite possibilità sessuali, non si raggiunge la felicità. Credete siano felici i calciatori che si sono venduti i risultati delle partite? Pensate sia felice chi non sapendo più quale sfizio concedersi si compra una Ferrari dalla carrozzeria mimetica? Vi sembra felice un nonno che si ritrova a regalare gioielli a delle ragazzine che potrebbero essere sue nipoti per poter fare sesso? Umanamente, provo pietà per queste persone.

La Pasqua, ogni Pasqua, ci dà la possibilità di fermarci a riflettere sul bene e sul male, sulla vita e sulla morte, sull'umano, sul sovraumano e sul disumano. Argomenti che, secondo me, sono ancora oggi di straordinaria attualità. Buona Pasqua!

3 commenti:

  1. Molto bella e intensa la tua riflessione, complimenti! Mi è piaciuta moltissimo! E poi è profondamente vera! Si tende a negare l'esistenza del male, del diavolo, e invece ci circonda. Intendiamoci, io sono credente e non sono una bigotta, ma vedo che è molto più attraente per le persone credere in un bene mieloso che nella potenza del male. E il Male, con la M maiuscola, c'è e opera alacremente. Dici "se esiste il bene esiste anche il male": hai colto il segno. Il male esiste. Gli angeli caduti operano in mezzo a noi e negarlo è negare l'evidenza.
    Davide Turoldo era un grande poeta che diceva che anche Dio è infelice. Ci sono intuizioni che illuminano l'anima. Ti ringrazio davvero per il tuo post, perché pone un problema, quello del male, troppo spesso sottaciuto.
    Non so se sei credente e in fondo non importa ma ti auguro una serena Pasqua, che per me rimane sempre il mistero dei misteri, un Dio che si fa uomo e sopporta l'umiliazione e il dolore della croce per redimerci. Noi esseri pusillanimi del terzo millennio diremmo solo "ma chi gliel'ha fatta fare", disgraziati che non siamo altro, manco capiamo il senso del verbo redimere...
    E qui concludo il mio intervento logorroico (pardon! però mi ripeto, mi è piaciuto moltissimo il tuo post! basta, non lo dico più!)
    Ciao e semplicemente
    Buona Pasqua
    Chiara

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  2. Cara Viviana, non sono cattolica, ma il male esiste, oh se esiste, l'uomo con i suoi comportamenti, a volte anche gratuitamente crudeli, né è la dimostrazione, ogni giorno; ce n'è anche troppo di male, a volte ho l'impressione che il bene esistente non riesca a bilanciarlo.

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  3. @ Chiara, ti ringrazio per il tuo intervento che non solo non ho trovato logorroico, ma che mi è molto piaciuto (evidentemente sono di parte, su certi argomenti vedo che siamo in sintonia). Sono credente e le tue parole le condivido in ogni singola sillaba! Un abbraccio e, visto che la gioia della Risurrezione viene celebrata fino alla Pentecoste, tanti auguri anche a te!

    @ Vale, come sai io sono cattolica ma non credo che in questo caso l'appartenenza ad una fede faccia la differenza. Certo, io festeggio la Pasqua perchè per me ha un dato significato, ma questo post voleva essere un'occasione di riflessione ad ampio raggio e il tuo commento, sensibile e acuto, mi ha fatto molto piacere. Grazie!
    P.S. Il bene riesce a bilanciare il male. Credi! Mai perdere la speranza e la fede. Il bene trionfa!

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