venerdì 26 settembre 2008

Noi!! Viviamo



Ecco, questo è un libro difficile. Difficile, perché mi è stato donato da una “webbamica” che, ho scoperto, in questo libro – e nelle vicende che in esso sono narrate – ha messo letteralmente anima e corpo. Difficile, perché tratta un argomento per me spinoso e doloroso. Difficile, perché mi ha posta davanti a me stessa, a me che talvolta mi ritengo tanto aperta e magnanima e che invece ho spettri e luoghi bui nell’anima che non mi piace andare a visitare.
Ho letto pagina dopo pagina quasi in modo febbrile, per poi fermarmi settimane e settimane dibattendomi nell’incertezza: scrivere o non scrivere di questo libro nel blog?
“Noi!! Viviamo” parla di droga e di drogati. Ed io, onestamente, non ho mai tollerato né l’una né gli altri. La malattia capita, ho sempre pensato, ma la droga non “succede” semplicemente, la droga uno se la va a cercare, la compra, la baratta, arriva persino a mentire, rubare o a prostituirsi pur di potersela procurare… La droga non è una disgrazia che semplicemente avviene, la droga è un male che volontariamente trasciniamo nella nostra vita.
Eccolo qui, il mio angolo buio dell’anima, il mio spettro di cattiveria e rancore. Io odio la droga, non la comprendo e non l’accetto.
Eppure, leggendo questo libro, ho incontrato Agile, che nella droga c’era finito per un dolore che non riusciva a tollerare con le sue sole forze, e Sandro, alcolista figlio di un alcolista che pestava moglie e figli (lui incluso, ovviamente); ho fatto la conoscenza di Giuliana, che aveva sacrificato l’intera vita all’eroina, che avrebbe potuto vivere di una piccola rendita ed invece era finita col fare la prostituta; mi sono imbattuta in Red, in Castagna, in Marta e Luciano (uniti dalla droga, divisi dalla morte), in Stefano e nella colta e benestante Nausicaä (nata in famiglia colta e benestante, di professionisti seri, finita lei prostituta e la sorella morta di AIDS)… Leggendo questo libro ho incontrato persone. Alcune con famiglie devastate alle spalle, altre provenienti dalla cosiddetta “gente bene”, tutte però devastate dalla comune esperienza della droga. Persone. Che, passando oltre la droga, hanno tentato di ricostruirsi una vita. Andando al SERT, facendosi ricoverare ed andando poi nelle scuole, a parlare ai ragazzi, a spiegare che di droga si muore. Perché, anche quando non ti infila in una bara, ti porta lungo un percorso buio in cui lei sembra essere l’unica luce raggiungibile. E ti porta a far male, a te stesso e a chi ti ama. Genitori, fratelli e sorelle, amici, compagni di scuola e di scorribande... tutti i legami si sciolgono e rimane solo quella catena, pesante e soffocante, che ti stringe alla gola e ti riconduce alla droga.
Chiudo qui, perché scrivere di questo libro è davvero difficile per me. Ma chiudo con le parole di Franca. Eccole:
“Ciao Gianluca!
Mi hanno detto che sei morto, ma io non riesco a salutarti in maniera conveniente per un defunto. Mi rivolgo a te come quando ci siamo visti alle riunioni, o per strada, e c’era la gioia dell’incontro. Ho vivida in mente la tua bella persona, la tua faccia pulita, da bravo ragazzo. (…)
Ti interessavi al nostro progetto, alle nostre attese, alle nostre battaglie, dicendo sempre la tua in modo calmo ed equilibrato. Sei entrato in simpatia a tutti. Quando a febbraio siamo andati a Roma per la presentazione del “nostro” libro, è stato ovvio che tu venissi con noi. Abbiamo condiviso, così, quel momento importante di amicizia e coesione; abbiamo condiviso camminate per Roma, chiacchierate, avventura. Subito dopo il lavoro ti ha portato via, ma eravamo contenti per te. In fondo, è questo il destino del nostro gruppo: quasi tutti i migliori se ne vanno, appunto perché sono migliori e stanno bene. La salute interiore a cui miriamo, ce li porta via.
L’amicizia, però, non ce la porta via nessuno.
Perché, Gianluca, perché?
Sapevi che ti avremmo accolto ancora, che potevi contare su di noi. Pensavi che avremmo potuto disprezzarti? O ti sei disprezzato tu? Non ricordavi più quanto andavamo dicendo sul valore della persona, che, anche quando fa delle esperienze negative, non è mai negativa ed ha sempre tanto da dare a sé ed agli altri?
O forse hai solo calcolato male il rischio che correvi?
Certamente un domani, dal luogo che ci rivedrà tutti assieme, ti porremo tutte queste domande ed anche un sottile, inevitabile rimprovero per la poca fiducia. Non te l’avrai a male, ci siamo sempre parlati da persone libere e veritiere.
Ma ora, Gianluca caro, solo un grande abbraccio, col cuore in lacrime.
“Ciao Gianluca”, altro non riesco a dirti.”

Titolo: Noi!! Viviamo – La nuova strada dei Ragazzi della Panchina
Autore: Francesca Merlo
Editore: Edizioni RDP

Chiedo scusa a Franca se non ho reso giustizia a questo libro. E se involontariamente le mie parole l’hanno urtata o ferita. La stima e l’affetto che provavo per Rosaspina sono persino cresciuti ora che mi sono imbattuta in Franca.

13 commenti:

  1. Trattando di temi critici e duri come quello della droga è comprensibile che si provino emozioni violente e che si inneschi un rifiuto ma, cara Viviana, non credo proprio che le tue parole possano urtare o ferire qualcuno.
    Hai nell'esprimerti una forza delicata (passami l'ossimoro) e un controllo eccezionali, e questa è una dote rara, che non si può che ammirare.

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  2. Recensione molto bella, anche un po' commovente.
    Avendo la madre che ha lavorato come assistente sanitaria in un SERT, la problematica della droga ho potuto conoscerla abbastanza da vicino (anche se, fortunatamente, non ho mai avuto esperienze dirette).
    Complimenti.

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  3. mi piacerebbe davvero leggerlo. peccato non averti come vicina di casa :)

    Zion

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  4. mi unisco a quanto dice Ross, e concordo con Zion sull'averti come vicina... sarebbe bello potersi incontrare e chiacchierare di tutto e niente con una persona come te, Viviana.
    L'argomento è sicuramente spinoso e doloroso, perché scopre debolezze, fragilità, inadeguatezza, solitudine, incomprensione... insomma una serie di sentimenti difficili...
    Preso nota del libro.

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  5. Hei!! davvero averti come ragazza della porta accanto sarebbe bello
    Mi sono limitata a leggere la tua recensione, non ho commeti; ti lascio solo un saluto.
    ciao

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  6. * Ross, il tuo commento - ossimoro incluso - mi riempie di gioia. Sono felice per tutti questi complimenti... Grazie!

    * Luca, grazie tante anche a te. Certo tua madre, e tu di riflesso, dovete aver sviluppato una certa sensibilità al tema... Tema che davvero scuote gli animi e col quale è difficile rapportarsi (per me, almeno, è difficile rapportarmi con la droga e chi ne fa uso).

    * Zion, forse cercando ben bene riesci a scovare questo libro da qualche parte... anche se non siamo vicine di casa sarebbe un peccato perdersi una simile lettura! ;-)

    * Vale, quanti complimenti! Grazie! Anche a me piacerebbe moltissimo poterti incontrare e chiacchierare a quattrocchi di tutti i nostri interessi, le nostre battaglie, le nostre passioni e... i nostri niente, le nostre chiacchiere fini a loro stesse!
    Chissà che un giorno non si riesca ad organizzare... Io ci spero! ;-)

    * Suburbia,avere tutte queste aspiranti vicine di casa mi commuove... :-)
    Grazie! Contraccambio il saluto...
    Ma... posso chiederti come mai non hai commenti (puoi rispondermi che devo farmi i fatti miei, eh!)? :-)

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  7. Viviana cara, non potevi esprimerti con parole migliori ed io non posso che ringraziarti. Ciò che hai scritto mi dà la percezione di non aver scritto invano... e ti par poco? Condivido quanto dice Ros (e anche quanto dicono gli altri).
    Mi farebbe piacere che tu facessi conoscere questa tua recensione ai "Ragazzi della Panchina", visto che hanno un loro portale (www.iragazzidellapanchina.it) che contiene il diario della sede e sei blog personali.

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  8. P.S. Chi vuole il libro non ha che da chiederlo all'Associazione tramite il portale che ho indicato sopra (si può mettere la richiesta nei commenti al "diario della sede"), o a me, lasciando un recapito in modo che lo possa spedire. A Viviana l'ho regalato e lo posso regalare ancora, ma se lasciate 10 euro all'Associazione è meglio. Nelle librerie purtroppo non c'è, se non qui a Pordenone, perchè l'abbiamo edito noi e non abbiamo una rete di vendita.
    Ancora grazie, Viviana, per la bellissima recensione che mi hai lasciato. Tutti abbiamo angoli bui nella coscienza, l'importante è riuscire a mettersi in crisi, cogliere gli input che ci vengono dalla vita... come è successo a te, e prima a me...
    franca

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  9. A me la tua recensione è piaciuta tanto. Non penso proprio che qualcuno possa sentirsi offeso in nessun modo. Ma è possibile ancora votare per i libri mai recensiti? Non trovo più il link da nessuna parte...
    Perchè questo libro secondo me meriterebbe proprio!

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  10. Io ho avuto l'intera comitiva delle scuole superiori rovinata dalla droga. Quando hanno cominciato a circolare spinelli, io ho lasciato il gruppo. Dopo anni ho saputo di amici morti, di altri finiti nell'eroina o nella coca, di altri che invece ne sono usciti ma cambiati per sempre.
    Capisco che è dura parlare di certi argomenti. Ciao.
    MaTeo

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  11. Nel senso che no ho mai avuto modo di affrontare il problema da vicino.
    Certo e' una fortuna, perche' la droga non la capisco non la tollero non la accetto. E questa e' la teoria.
    Poi ci sono le storie, le persone, il vissuto della gente. Non e' possibile prendere la propria vita a misura delle altre, ciascun percorso e' a se.
    Un abbraccio di buona giornata
    Tutto qua.

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  12. * Franca carissima, grazie! Ho accettato di corsa l'invito a postare questa mia "recensione" sul blog dei ragazzi (l'ho messa nella sezione dei libri RDP) e spero che a loro piaccia quanto è piaciuta a voi...
    Trovo fantastica la loro voglia di riscatto e di rinascita e trovo fantastica te!
    Come vedi, dopo che mi hai fornito l'indirizzo dei Ragazzi, ho provveduto ad aggiornare il post inserendo i link, così che chi fosse interessato al libro possa arrivare dritto filato alle vostre pagine. Vi auguro di tutto cuore il successo che meritate!

    * Martina, ciao!
    Grazie per il commento e per avermi "tranquillizzata" :-)
    Per quanto riguarda i libri mai recensiti, il link è questo:
    http://roselinasalemi.nova100.ilsole24ore.com/2007/09/premio-per-libr.html
    ma io non riesco più ad accedervi, quindi non so se il concorso sia ancora valido o meno.

    * MaTeo, ciao! Già, anch'io ricordo di compagni di scuola finiti nella droga dopo aver iniziato con spinelli e pasticche. Anch'io, all'epoca, mi ero allontanata da loro. E loro si erano allontanati da me. Davvero non è un argomento facile da trattare...

    * Suburbia, in effetti sei stata fortunata. Forse il tuo non capire, non tollerare e non accettare la droga ti ha tenuta lontana da questa realtà, esattamente come è capitato a me.
    Credo che spesso i problemi che non ci toccano siano quelli dai quali non vogliamo farci toccare. E io dalla droga mi sono sempre allontanata a velocità supersonica!
    Ciao!

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  13. Tom, please, write in English next time or I'll erase your comment. Thank you in advance.

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