Qual è il destino di un Maestro? Accettare le sfide e vincere ogni incontro? O salvaguardare la fama e difendere l’onore della propria famiglia? Oppure dimostrare di essere il più forte?
Jet Li è Huo Yiuanjia, Maestro di Wushu la cui storia si intreccia con la leggenda: nella Shangai del 1910 le Camere di Commercio Estere organizzarono una sfida tra quattro loro campioni ed il Maestro cinese, con il preciso scopo di dimostrare una volta per tutte che i cinesi erano i deboli “malati d’Asia”.
Inizia così, dalla fine della vicenda terrena del Maestro Huo Yiunjia, questo film che ripercorre la via di un essere umano, dall’orgoglio e cocciutaggine infantili sino all’arroganza costruita sulle vittorie dell’età adulta, via via sperimentando il dolore della maturazione e vera crescita fino al pieno rispetto e la vera saggezza della maturità.
Jet Li è Huo Yiuanjia, Maestro di Wushu la cui storia si intreccia con la leggenda: nella Shangai del 1910 le Camere di Commercio Estere organizzarono una sfida tra quattro loro campioni ed il Maestro cinese, con il preciso scopo di dimostrare una volta per tutte che i cinesi erano i deboli “malati d’Asia”.
Inizia così, dalla fine della vicenda terrena del Maestro Huo Yiunjia, questo film che ripercorre la via di un essere umano, dall’orgoglio e cocciutaggine infantili sino all’arroganza costruita sulle vittorie dell’età adulta, via via sperimentando il dolore della maturazione e vera crescita fino al pieno rispetto e la vera saggezza della maturità.
Un film estremamente bello, la cui profondità fa perdonare anche alcune “pie illusioni” marziali (calci volanti che si fanno beffe delle leggi della fisica, tecniche mirabolanti che consentono di mantenere l’equilibrio e non precipitare dalla pedana sospesa nel vuoto in pieno spregio della logica e della forza di gravità…) e che regala autentiche verità su ciò che il Wushu – ma auspico tutte le arti marziali ed addirittura la vita di un autentico essere umano – dovrebbe potare: la consapevolezza che paura e rispetto non sono affatto la stessa cosa; la comprensione che “più in fretta” non significa “meglio” e che anche ascoltare il soffio del vento può portare un insegnamento; l’apprendere che spesso sono gli altri a pagare per i nostri errori; il comprendere che la vendetta porta solo a spargere altro sangue e che il Wushu serve per migliorare se stessi e sconfiggere il vero nemico, che è dentro di noi; il rispetto per tutto quanto ci circonda, si tratti di una piantina di riso o di un guerriero giapponese; la certezza che non possiamo scegliere come iniziare la nostra vita ma che possiamo scegliere come portarla a termine, con coraggio e operando per il bene comune.
Ora che la mia "marzialità" è necessariamente centrata sulla teoria piuttosto che sulla pratica, ho voluto guardare nuovamente questo film, che già mi era piaciuto. Ed è stata per me una sorta di benefica immersione - seppur virtuale - in ciò che l'arte marziale dovrebbe essere, laddove la Via dovrebbe condurre.
hai visto che bello...quando si ricorda dei suoi antenati e quando combatte con il guerriero Thai rifiutandosi di danneggiarlo?
RispondiEliminaHai visto il film "La spada nella luna" ? Sward in the moon ?
ciao da Riccardo
Ho rivalutato anche Hero riguardandolo con attenzione
ogni volta che leggo una tua recensione mi innamoro dei film che vedi!!! :D
RispondiEliminacome stai tesoro?
Fearless è assolutamente straordinario!
RispondiEliminaHo scritto per errore sward...il titolo è "sword in the moon" comunque è un bellissimo film...
RispondiEliminasaluti da Riccardo
* Rik, ciao! No, non ho mai visto "Sword in the moon", ma a questo punto cercherò di trovarlo e guardarlo! Grazie della segnalazione!
RispondiElimina* Vivi, sei sempre troppo carinaaaaa!!! Se ti capita di guardare uno dei film di cui ho parlato mi farebbe piacere sapere che ne pensi... e, lo sai, non devi necessariamente essere d'accordo con quello che ho scritto io! :-D
Il braccio continua a farmi parecchio male, io seguito a "drogarmi" diligentemente con tutte le porcherie chimiche che mi sono state prescritte (sebbene non ami particolarmente le medicine, anzi!) ma non mi pare proprio sortiscano l'effetto che dovrebbero... Va beh, passerà!
* Ishin, concordo in pieno con te! Magnifico film, estremamente profondo e marziale, nel senso più vero del termine.
fiil lm "la spada nella luna" inizia in maniera un po' lenta e forse poco attraente, ma
RispondiEliminaperchè una giovane donna, figlia di maestro di arti marziali e generale, muore cercando soltanto il sorriso di colui che in qualche modo ama....insomma una storia di amicizia fraterna fra due guerrieri e di amori che vanno oltre la vita...
il tutto però è a volte un po' lento e riflessivo, poche parole. Andrebbe visto con amici pazienti e ben disposti, altrimenti ti stressano...e non si comprende.
ciao da Riccardo...dal 26 luglio, data in cui partirò per un po' forse non potrò scrivere e usare internet, per cui auguri per il riposo ritemprante estivo e per la guarigione. Ho preso Delle onde e del mare, sembra interessantissimo...
scusa l'italiano ma la tastiera ha dei problemi
RispondiEliminariciao da Riccardo
Rik, per non incorrere nell'ira funesta di fidanzato e/o parenti ed amici, mi sa che mi guarderò il film da sola... :-D
RispondiEliminaSono contenta che tu abbia trovato "Delle onde e del mare": io l'ho trovato bellissimo, estremamente interessante e coinvolgente, ma non voglio falsare la tua opinione quindi... aspetterò buona buona che tu lo legga e mi faccia sapere che ne pensi!
Intanto tra qualche giorno dovrebbe venir pubblicato il post che ho scritto su questo libro (purtroppo non riesco più a scrivere "in tempo reale" a causa del braccio: scrivo in tutta calma, poi copio e incollo sul blog e in seguito programmo la pubblicazione...). Mi aspetto un tuo commento al rientro dalle vacanze, eh! :-)
Ciao e buon'estate!!!!
P.S. Non crucciarti troppo per il linguaggio! L'importante è che passi il concetto, al di là di refusi e lettere "mangiate" dalla tastiera!