sabato 26 gennaio 2008

Vanity Fair


Avevo letto il libro, in lingua originale, ai tempi della scuola nel corso di letteratura inglese. E già allora questa Becky Sharp mi era andata parecchio a genio. Perché nell’Inghilterra d’inizio Ottocento essere figlia di una cantante sconosciuta e di un artista squattrinato non rappresentava certo il punto di partenza più invidiabile per dare la scalata alla società (onestamente, simili credenziali non sarebbero molto d’aiuto neppure oggi, né nel Regno Unito né altrove!). Ma Becky sa chi è e sa cosa vuole: sa di essere intelligente ed astuta, sa come far fruttare il proprio fascino, sa quali sono i tasti da toccare per ottenere successo, ricchezza e potere. Ben inteso: Becky è, dal punto di vista etico e morale, quanto di più riprovevole si possa immaginare. Ma quella è la sua natura. Come un leone sbrana gazzelle, così Rebecca Sharp colleziona frequentazioni ed amanti per raggiungere l’apice della società.

Il capolavoro di William Thackeray acquista, in questa versione video, la ricchezza degli abiti d’epoca, la sontuosità dei palazzi e dei salotti “bene” della società. Tutto ciò che nel libro viene lasciato all’immaginazione, nel film di Mira Nair acquista concretezza.

2 commenti:

  1. Che bello Vanity Fair! L'avevo visto anch'io...
    Ma deve essere una noia mortale leggerlo in inglese!!!

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  2. Ma no che non è stato noioso! Un pochino complicato, questo sì, ma credo che i testi in lingua originale riservino delle sorprese che si perdono con la traduzione. Quindi la fatica è ben spesa! :)

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