domenica 22 dicembre 2013

La festa della mamma è oggi

Ultima domenica d'Avvento prima del Natale e nella chiesa di San Francesco di Saronno don Armando Cattaneo fa un'omelia contro corrente, attualizza la figura di Maria e la illustra in tutta la sua umanità.

Se fosse stata vissuta ai giorni nostri, dice, quella di Maria sarebbe stata una gravidanza a rischio, quasi "da cassonetto": una giovane donna che si ritrova gravida e inizialmente ripudiata dal fidanzato, in un piccolo paese nel quale certamente la gente mormorava vedendo quel grembo che iniziava a crescere. Forse anche per questo Maria si è allontanata, andando a vivere per qualche mese a casa della cugina Elisabetta.
Poi, quando le cose con Giuseppe si sono appianate, quando si può iniziare a sperare in una conclusione tranquilla di quei nove mesi di attesa, ecco che un editto imperiale la obbliga ad intraprendere un viaggio di molti chilometri, a piedi o a dorso di asino, in una carovana; un viaggio scomodo e difficile per chiunque, figuriamoci per una donna nelle ultime settimane di attesa.
Quella di Maria è stata una gravidanza "tutt'altro che tutta luminosa e angelica", come ha detto don Armando; la sua è stata una gravidanza difficile e molto sofferta. Per questo, Maria è emblema di tutte le mamme, lei che non soltanto ha vissuto le difficoltà di un'attesa ma che ha avuto a che fare con un "adolescente difficile", un figlio capace di gettare scompiglio nella realtà del quotidiano, ed ha vissuto il dolore più grande per un genitore: sopravvivere alla morte del proprio figlio.
Così don Armando ha raccontato dal pulpito questa donna comune ma eccezionale al tempo stesso, chiedendo che le preghiere rivolte a lei ricadessero sulle mamme che vivono difficoltà economiche e morali, sulle mamme indecise se abortire, sulle donne che per assecondare un desiderio di maternità fecondano decine di embrioni poi gettati via, su quelle che incontrano difficoltà a crescere il proprio bambino perchè senza lavoro... una Chiesa che non giudica ma non chiude neppure gli occhi di fronte alla realtà del quotidiano, una Chiesa in cui la domenica della "Divina Maternità" diviene occasione per parlare di ogni maternità.

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