mercoledì 13 febbraio 2013

La mousse al cioccolato di Marina, roba da pazzi!

Qualche premessa mi pare doverosa. Cominciamo dal titolo: la Marina menzionata è Marina Morpurgo, giornalista, traduttrice e scrittrice che ho avuto il piacere di conoscere ma con la quale non ho mai cucinato. A questo punto, soprattutto se avete letto i miei precedenti articoli che hanno per protagonista Marina o i suoi romanzi e sempre riallacciandomi al titolo, è opportuno che vi rassicuri circa la mia sanità mentale: non sono una di quelle persone che idolatrano vip, cantanti o scrittori; non ho creato un altarino in casa tapezzato di foto che ritraggono Marina, non ho cercato di impossessarmi di sue ciocche di capelli da conservare come feticci, non le tendo agguati sotto casa, non le intaso la casella di posta nè cartacea nè web e via dicendo. Sono, tutto sommato, una personcina piuttosto equilibrata che certamente apprezza lei e il suo lavoro, ma tutto qui. 
La "roba da pazzi" si riferisce proprio alla mousse al cioccolato: un dolce che temo crei dipendenza, una roba degna degli alcolisti anonimi se non fosse per il fatto non proprio trascurabile che è analcolica. Io ci ho rischiato il coma diabetico, tanto per dire. E non fatemi la battutina "Oltre che dalla Morpurgo devi disintossicarti pure dalla sua mousse" perchè non c'è niente da ridere, soprattutto se scopro di non entrare più nei miei jeans! (Per chi non l'avesse capita, vedasi qui)
Fine delle premesse, vi ho messo in guardia circa la pericolosità di questa preparazione e adesso passo alla ricetta: qui trovate quella originale di Marina con, tra parentesi, la mia variante.

Ingredienti: 
500 gr. di cioccolato fondente molto buono
un bicchiere di spremuta d'arancia
scorza d'arancia - o arancia e limone - non trattata (io ci ho messo un cucchiaio della mia marmellata)
due tuorli e quattro chiare d'uovo


Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o nel microonde a bassissima potenza (io l'ho fatto a bagnomaria), in una ciotola capiente. Mescolate bene, e fuori dal fuoco, non appena il cioccolato fuso si è intiepidito, aggiungete i due tuorli d'uovo continuando a mescolare, la scorzettina grattugiata - senza la parte bianca - (io, come detto, essendomi fatta fuori tutte le arance non trattate, ci ho messo un cucchiaino della mia marmellata) e poi il succo che avrete scaldato per non provocare uno shock termico al miscuglio (io questa parte l'ho letta DOPO aver versato la spremuta, che comunque era a temperatura ambiente e non mi pare abbia causato danni irreparabili), e non farlo raggrumare.
A questo punto dovreste avere una crema fluida e liscia, alla quale almagamerete, mescolando con cautela dall'alto al basso e usando una spatola di gomma, le quattro chiare d'uovo montate a neve fermissima con un pizzico di sale. Non vi resta che mettere in frigo e lasciar rapprendere per almeno quattro ore. Buonissima sul pane e sui biscotti! Cercate di non pensare al costume da bagno.

Per me è stato facilissimo non pensare al costume da bagno. Me la sono spazzolata TUTTA - sissignori, mezzo chilo tondo tondo di cioccolato fondente con "rinforzino" di marmellata e uova! - senza neppure l'ausilio di pane o biscotti, semplicemente tuffandomi a volo d'angelo nella ciotola e riemergendone stremata, sull'orlo del coma diabetico, dopo aver ripulito con l'indice ogni singolo residuo di muosse.

La ricetta originale non l'ho sottratta alla Morpurgo dopo essermi intrufolata in casa sua come il peggiore degli stalker ma, molto più banalmente, l'ho trovata nel web su Emergency, più precisamente su "Falce e Fornello" che vi invito a leggere anche per scovare altre ricette come, ad esempio, quella della torta Ma Kakkio (e non è un nome giapponese!).


Se dovete far bella figura con degli ospiti, potete servire la mousse in piccoli bicchierini da degustazione, di quelli che si utilizzano anche per aperitivi e fingerfood, magari accompagnandoli da scorzette di arancia candita.
Idea eccezionale anche se volete darvi un contegno, perchè spazzolare 42 coppette potrebbe ingenerare in voi qualche leggerissimo senso di colpa.

P.S. - Consiglio da "Sopravvivenza": potete tenervi cara questa ricetta per riciclare in modo squisito le uova di Pasqua, a patto che siano di cioccolato fondente.

P.S. 2 - Nonostante l'apparente pericolosità, questo dolce è persino più light di molti altri: non contiene, infatti, nè zucchero nè dolcificanti di alcun tipo e, se preparate la mousse nella sua versione originaria, non dovrete usare neppure la marmellata di arance. Il cioccolato fondente è uno dei pochissimi dolci - se non l'unico - accettato in moltissime diete proprio per il suo bassissimo contenuto di zuccheri e grassi; pensate che Peter Ajello, un uomo italo americano, ha perso la bellezza di 90 chili con una dieta ricca di cioccolato fondente!

7 commenti:

  1. Mmm, chissà che buona!!! Mi segno la ricetta, la farò al più presto :-) Amo la combinazione arancia-cioccolato!

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  2. Però il link del signore che è dimagrito mangiando cioccolato è troppo un alibi...Adesso non ho manco più la scusa della dieta :-D

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  3. @ Silvia, assolutamente SQUISITA! Da provare, senza dubbio alcuno! Se davvero provi a farla, fammi sapere che ne pensi, ci conto! :-)

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  4. @ Davide, il tuo commento è istigazione a delinquere?!
    :-D

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  5. @ Cincia, in effetti - a patto che sia abbinato ad un'alimentazione sana e ad un po' di attività fisica costante - il cioccolato fondente è tutt'altro che deleterio!

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