Non ho detto niente fino a cose fatte perchè la paura di non farcela era davvero tanta, ma adesso direi che possiamo brindare al mio ritorno nel mondo delle arti marziali e, signore e signori, sto parlando proprio delle arti marziali praticate, sudate e vissute sulla mia pellaccia!
Da qualche tempo ormai, grazie a Dio e ad un integratore alimentare portentoso (oltre che 100% naturale, cosa per me molto importante), l'asma non mi tormenta più e così ho pensato che forse era giunto il momento di mettermi alla prova, tentando di tornare a calcare il tatami; naturalmente - e chi mi conosce meglio lo sa - non potevo certo farlo con un allenamento normale. Nossignori! Per testare il mio stato di salute ho pensato bene di cominciare con:
- uno stage internazionale
- un'arte marziale mai praticata prima in vita mia (beh, per l'esattezza un metodo di combattimento)
- una full immersion di botte dalle 10 del mattino alle 5 del pomeriggio
il tutto, mi pare ovvio, concentrato in un unico evento: lo stage di Krav Maga tenuto a Milano dal Grand Master israeliano Danny Hazan, ex membro dei reparti speciali israeliani e fondatore dell'AIKMA, cintura nera in sette diverse arti marziali, esperto di Sambo, Grappling, lotta a terra.
Abbiamo cominciato con un bel riscaldamento, basato in larga misura su esercizi di isometria che prevedeva, tra le altre cose, anche esercizi in coppia come il tenere il proprio compagno sulle spalle piegandosi sulle proprie ginocchia, come ad effettuare uno squat, mantenendo la posizione. Poi ha preso il via quello che lo stesso G. M. Danny ha definito "fare sul serio".
Non avendo mai praticato Krav Maga prima non ho chiaramente termini di paragone, ma devo dire che mi sono molto piaciuti alcuni punti cardine della filosofia marziale di questo Maestro di grande esperienza: "don't be there", tanto per cominciare, "non essere lì", ovvero sia evitare lo scontro quando possibile, cercando di prevenire o scansare situazioni di rischio, e comunque mai cadere nella tentazione di lasciarsi trascinare in un duello hollywoodiano ma fare lo stretto indispensabile per difendersi e allontanarsi poi subito dal pericolo per portare a casa la pelle.
"Se non funziona per una ragazzina di 12 anni, allora non è Krav Maga": altro punto cardine è la semplicità. Chiunque deve essere in grado di difendere se stesso, cominciando dall'attenzione da prestare quando si gira per strada - si capisce, dalle parole di Danny Hazan, non soltanto che ha grande esperienza in termini militari, ma anche che viene da un luogo da sempre martoriato da guerre e sommosse; qui da noi i ragazzini giocano a calcio, laggiù imparano difesa personale e tecniche di disarmo - fino ad arrivare al combattimento corpo a corpo, con tecniche veloci e semplici. Niente effetti speciali, qui, solo tecniche rapide e immediate che chiunque può apprendere e mettere in pratica.
Dal momento che nella magnifica palestra Urban le ragazzine di 12 anni scarseggiavano, la mia mole imponente ha fatto sì che diventassi un'ottima "cavia": se una tecnica funziona con me, allora è indiscutibilmente Krav Maga!
Non avendo mai praticato Krav Maga prima non ho chiaramente termini di paragone, ma devo dire che mi sono molto piaciuti alcuni punti cardine della filosofia marziale di questo Maestro di grande esperienza: "don't be there", tanto per cominciare, "non essere lì", ovvero sia evitare lo scontro quando possibile, cercando di prevenire o scansare situazioni di rischio, e comunque mai cadere nella tentazione di lasciarsi trascinare in un duello hollywoodiano ma fare lo stretto indispensabile per difendersi e allontanarsi poi subito dal pericolo per portare a casa la pelle.
"Se non funziona per una ragazzina di 12 anni, allora non è Krav Maga": altro punto cardine è la semplicità. Chiunque deve essere in grado di difendere se stesso, cominciando dall'attenzione da prestare quando si gira per strada - si capisce, dalle parole di Danny Hazan, non soltanto che ha grande esperienza in termini militari, ma anche che viene da un luogo da sempre martoriato da guerre e sommosse; qui da noi i ragazzini giocano a calcio, laggiù imparano difesa personale e tecniche di disarmo - fino ad arrivare al combattimento corpo a corpo, con tecniche veloci e semplici. Niente effetti speciali, qui, solo tecniche rapide e immediate che chiunque può apprendere e mettere in pratica.
Dal momento che nella magnifica palestra Urban le ragazzine di 12 anni scarseggiavano, la mia mole imponente ha fatto sì che diventassi un'ottima "cavia": se una tecnica funziona con me, allora è indiscutibilmente Krav Maga!
Nel corso dello stage le gomitate hanno rivestito un ruolo importante: quella del gomito è una delle ossa più dure del corpo umano e può essere utilizzata con estrema semplicità per realizzare guntig molto dolorosi (nozione, questa, ben chiara anche nel Kung Fu T'Ienshu e più volte fattami mettere in pratica dal mio maritino… a volte ho l'impressione di aver sposato Rambo!): lo stretto necessario per sorprendere l'aggressore e allontanarsi alla svelta.
Il concetto di sorpresa e rapidità di reazione è stato applicato anche agli attacchi con arma, coltelli e pistole. Qui sopra potete ammirare il mio adorabile maritino che tenta di accoltellarmi… He! He!
Grande attenzione è stata posta anche sull'aspetto psicologico: il Maestro Hazan ha spiegato come sia indispensabile non cedere, riuscire a resistere sotto pressione, perchè ciò che si prova in palestra non è nemmeno lontanamente vicino alla situazione di stress causata da un'aggressione reale.
Spalle al muro, ciascuno di noi ha subìto attacchi e doveva cercare di difendersi; poi ci siamo dovuti allontanare da un aggressore che ci schiaffeggiava… l'obiettivo era semplice: resistere. Non mollare. Tutto qui. Tenere duro per un minuto. Un minuto scaduto il quale saremmo diventati noi l'aggressore.
Al di là degli aspetti più tecnici dello stage, sono rimasta molto colpita dalla filosofia marziale sviluppata dal Grand Master Danny Hazan (che presenta alcuni punti sorprendentemente vicini a quella del T'Ienshu e che condivido in pieno) e dalla sua serietà unita ad una squisita gentilezza e disponibilità: "Un Maestro non è chi sa - ha detto, ad esempio, nel corso della lunga giornata di studio - ma chi fa in modo che i propri allievi sappiano" e, coerentemente con queste parole, non si è certo risparmiato per fare in modo che ogni concetto, ogni movimento fosse ben compreso e applicato da tutti i partecipanti.
Ho imparato il Krav Maga? Assolutamente no! Il Krav Maga - come qualunque altra arte marziale e disciplina di combattimento, d'altro canto - non si impara con uno stage e nemmeno grazie ad un pacchetto di dieci lezioni o a qualche dvd. Richiede dedizione e pratica costante. Io ho semplicemente compiuto il primo passo sul primo gradino della prima scalinata che porta ad imparare il Krav Maga. Ma sono grata al Maestro Stefano Maiocchi per aver organizzato questo stage internazionale ed avermi dato l'opportunità di mettere me stessa alla prova, fisicamente e psicologicamente; sono grata al Grand Master Danny Hazan per tutto ciò che ha voluto trasmetterci nel corso di questo incontro; sono grata ai ragazzi ed alle ragazze incontrati perchè ogni incontro è occasione di confronto e di crescita e sono grata a mio marito e agli altri rappresentanti della nostra Scuola di arti marziali di Saronno che hanno condiviso con me questa esperienza.
(Ecco qui sopra la rappresentativa della nostra Scuola, con il G. M. Danny Hazan in maglietta verde ed il Maestro Stefano Maiocchi all'estrema destra)
Complimentoni!
RispondiEliminaDentro o fuori il tatami sei sempre una donna fortissima! Complimenti! (E ovviamente ho messo questo articolo su fb)
RispondiEliminail krav maga NON E' un'arte marziale !!!!!!!!!!!!!
RispondiElimina@ Dqu, grazie mille!
RispondiElimina@ Elena, sei esagerata (ma grazie)!
@ Gianni, hai ragione, è un sistema di combattimento. Grazie per la precisazione e ciao!