lunedì 14 febbraio 2011

Povera Italia, governata da politici mafiosi e malavitosi!


A dirlo non sono io, ma il presidente della Commissione Antimafia ed ex Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, che pur avendo redatto una lista di 45 candidati alle amministrative del 2010 "impresentabili" sottolinea come questa sia soltanto la punta dell'iceberg.

Mentre al comune cittadino viene richiesta una fedina penale immacolata persino per iscriversi alle agenzie di lavoro interinale, scopriamo che in politica il crimine paga eccome: 29 candidati hanno fatto campagna elettorale pur essendo stati condannati per estorsione, 4 per associazione di stampo mafioso, 3 per usura, uno per riciclaggio...

Dai dati divulgati e pubblicati sul quotidiano "Corriere della Sera" emerge con chiarezza l'immagine di un'Italia spaccata a metà: le regioni virtuose al nord, le mafiose e malavitose al sud. Ma non è tutto oro ciò che riluce: come ha avuto modo di sottolineare infatti il senatore Giuseppe Lumia, molte prefetture del nord si sono trincerate dietro la privacy e non hanno divulgato i dati. Quindi, più che virtuose, le regioni del nord Italia potrebbero essere omertose. In fondo, il caso del Comune di Desio è emblematico. E Desio non si trova certo in Puglia nè in Sicilia!
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