Apro questo post con un'immagine delle bambole Kokeshi, graziosi portafortuna giapponesi presenti in gran numero al Festival dell'Oriente di Milano, perchè avremmo proprio bisogno non di uno, ma di molti e potenti antisfiga!
Tanto per cominciare, va detto che abbiamo impiegato due ore e mezza per raggiungere, da Saronno, il Parco Espositivo Novegro, sede del Festival. E per rendere meglio l'idea aggiungo che Saronno dista da Novegro circa una quarantina di chilometri: roba da tre quarti d'ora di viaggio, per intenderci. Ma noi no. Noi riusciamo a beccare un traffico degno dei peggiori esodi estivi.
Quando finalmente raggiungiamo il Festival, i nostri amici del Krav Maga hanno già finito la loro esibizione (porcaccia miseria!) ed è ormai ora di pranzo, quindi ne approfittiamo per girare un po' tra le bancarelle e prendere qualcosa da mangiare; io personalmente ho optato per la cucina thailandese, attratta dall'idea di assaporare un cibo che non avevo mai assaggiato prima e rassicurata dalla luuuunghiiiissiiiiimaaaaa coda di persone che attendevano il proprio turno per gustare queste esotiche prelibatezze. Il conto di 9,50 euro per un cartoncino di spaghetti piccanti ed una bottiglietta d'acqua naturale è stato da me accolto con un molto poco orientale "e sti ca..i!", ma, a parte ciò, devo ammettere che gli spaghetti erano proprio buoni e si sono rivelati essere anche leggeri, dal momento che non si sono ripresentati alla luce del sole quando ci siamo allenati, poco dopo.
Quando finalmente raggiungiamo il Festival, i nostri amici del Krav Maga hanno già finito la loro esibizione (porcaccia miseria!) ed è ormai ora di pranzo, quindi ne approfittiamo per girare un po' tra le bancarelle e prendere qualcosa da mangiare; io personalmente ho optato per la cucina thailandese, attratta dall'idea di assaporare un cibo che non avevo mai assaggiato prima e rassicurata dalla luuuunghiiiissiiiiimaaaaa coda di persone che attendevano il proprio turno per gustare queste esotiche prelibatezze. Il conto di 9,50 euro per un cartoncino di spaghetti piccanti ed una bottiglietta d'acqua naturale è stato da me accolto con un molto poco orientale "e sti ca..i!", ma, a parte ciò, devo ammettere che gli spaghetti erano proprio buoni e si sono rivelati essere anche leggeri, dal momento che non si sono ripresentati alla luce del sole quando ci siamo allenati, poco dopo.
Il Festival mi è parso più caotico rispetto all'edizione di Carrara, ma forse il mio giudizio era viziato dal fatto che non fossi esattamente rilassata e che abbia avuto anche molto meno tempo a disposizione per visitarlo, dovendo accontentarmi di qualche ora invece che delle due giornate di novembre. Inoltre va detto che questa è la prima edizione milanese della manifestazione ed io sto parlando solo della giornata inaugurale... Comunque non fraintendetemi: è davvero bellissima l'atmosfera multietnica che si respira ad ogni angolo, una vera full immersion in culture e suggestioni lontane! Se chiedete a me, ogni edizione del Festival dell'Oriente vale sicuramente la pena di essere visitata.
Nel pomeriggio i miei "soci" ed io, sotto la guida del Maestro Carpanese, ci siamo allenati nell'ampio parco esterno ai capannoni e, stranamente vista la sfiga che ci ha accompagnati sin dal mattino, è filato tutto liscio: ci siamo divertiti, c'era un bel sole, nessuno si è fatto male... Ma la giornata non era ancora finita e, infatti, sulla via del ritorno verso casa... Alè, fermi per un problema all'auto!
A breve realizzerò un video di questa giornata che, comunque, nonostante i numerosi imprevisti, è stata molto piacevole: anche la sfiga si affronta meglio se si è in buona compagnia!
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