Degna figlia degli anni '70, per me Anna Marchesini era indissolubilmente legata agli altri due membri del celeberrimo Trio comico "Marchesini, Lopez, Solenghi". Era la svanita Lucia e la Bella Figheira de "I Promessi Sposi" parodiati in tv, la signorina 'cccecata e perennemente zitella degli sketch della Rai anni '80 e via dicendo. Questo prima di leggere "Il terrazzino dei gerani timidi", suo libro d'esordio come autrice.
Osannato dalla critica e almeno altrettanto apprezzato dal pubblico, questo libro mi è stato regalato da un'amica Orsetta Brianzola più di un anno fa, ma soltanto ora trovo il modo - e il coraggio - di parlarne. Perchè sin dalle prime pagine sono tornata periodicamente a rileggere, in modo quasi spasmodico e certamente consolatorio, la parola "romanzo" ben impressa sulla quarta di copertina: il mio modo, forse puerile, per rassicurarmi circa il fatto che ciò che stringevo tra le mani non fosse un'autobiografia ma, al contrario, fosse un racconto ben infarcito di invenzioni e slanci pindarici.
Perchè, se è vero ed umanamente accettabile che un comico celi in sè tristezze e malinconie, io personalmente non trovo affatto accettabile che una bimbetta di neppure 10 anni possa trovare conforto alla sua tormentata esistenza rifugiandosi in un terrazzino dove nemmeno i gerani sono rigogliosi. A 10 anni un bambino, seppur nato nei non facili nè floridi anni '50, deve essere la gioia di vivere personificata. Deve avere l'argento vivo addosso. Deve correre e gridare e giocare e gioire! Deve!
A meno che non sia venuto al mondo in una travagliata valle africana e reclutato come bambino soldato, o che non viva nei luridi sobborghi di Calcutta e si veda costretto a rovistare nell'immondizia per sopravvivere, a quell'età non c'è bambino che non debba serenamente godersi la propria infanzia (e, ben inteso, anche i bimbi soldato e quelli di Calcutta dovrebbero poter gioire della propria età, lontani da guerre e miseria!).
La bambina del romanzo, invece, è un'adolescente insoddisfatta e malinconica imprigionata in un corpo di almeno 5 anni troppo piccolo. Il malessere e la tirchieria della madre le causano dolore e mestizia, l'inefficienza e la stolta burocrazia della scuola rendono il suo esordio alle elementari un calvario che Anna tramuta in una valle di lacrime, il lutto e la follia di Terenzio vengono perfettamente compresi da questa piccola donna che se ne fa partecipe... Una delusione dopo l'altra, tristezze che si inseguono e rincorrono originando una lunga collana di perle grigio fumo che Anna indossa quotidianamente e che cresce insieme a lei, aumentando di lunghezza e peso, autoalimentandosi di nuove perle di mestizia ogni sera che Anna cerca rifugio nel suo terrazzino dai gerani malinconici e timidi.
Titolo: Il terrazzino dei gerani timidi
Autore: Anna Marchesini
Editore: BUR Romanzo
Anno di edizione: 2011
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