giovedì 10 gennaio 2013

Il terrazzino dei gerani timidi


Degna figlia degli anni '70, per me Anna Marchesini era indissolubilmente legata agli altri due membri del celeberrimo Trio comico "Marchesini, Lopez, Solenghi". Era la svanita Lucia e la Bella Figheira de "I Promessi Sposi" parodiati in tv, la signorina 'cccecata e perennemente zitella degli sketch della Rai anni '80 e via dicendo. Questo prima di leggere "Il terrazzino dei gerani timidi", suo libro d'esordio come autrice.

Osannato dalla critica e almeno altrettanto apprezzato dal pubblico, questo libro mi è stato regalato da un'amica Orsetta Brianzola più di un anno fa, ma soltanto ora trovo il modo - e il coraggio - di parlarne. Perchè sin dalle prime pagine sono tornata periodicamente a rileggere, in modo quasi spasmodico e certamente consolatorio, la parola "romanzo" ben impressa sulla quarta di copertina: il mio modo, forse puerile, per rassicurarmi circa il fatto che ciò che stringevo tra le mani non fosse un'autobiografia ma, al contrario, fosse un racconto ben infarcito di invenzioni e slanci pindarici.

Perchè, se è vero ed umanamente accettabile che un comico celi in sè tristezze e malinconie, io personalmente non trovo affatto accettabile che una bimbetta di neppure 10 anni possa trovare conforto alla sua tormentata esistenza rifugiandosi in un terrazzino dove nemmeno i gerani sono rigogliosi. A 10 anni un bambino, seppur nato nei non facili nè floridi anni '50, deve essere la gioia di vivere personificata. Deve avere l'argento vivo addosso. Deve correre e gridare e giocare e gioire! Deve!
A meno che non sia venuto al mondo in una travagliata valle africana e reclutato come bambino soldato, o che non viva nei luridi sobborghi di Calcutta e si veda costretto a rovistare nell'immondizia per sopravvivere, a quell'età non c'è bambino che non debba serenamente godersi la propria infanzia (e, ben inteso, anche i bimbi soldato e quelli di Calcutta dovrebbero poter gioire della propria età, lontani da guerre e miseria!).

La bambina del romanzo, invece, è un'adolescente insoddisfatta e malinconica imprigionata in un corpo di almeno 5 anni troppo piccolo. Il malessere e la tirchieria della madre le causano dolore e mestizia, l'inefficienza e la stolta burocrazia della scuola rendono il suo esordio alle elementari un calvario che Anna tramuta in una valle di lacrime, il lutto e la follia di Terenzio vengono perfettamente compresi da questa piccola donna che se ne fa partecipe... Una delusione dopo l'altra, tristezze che si inseguono e rincorrono originando una lunga collana di perle grigio fumo che Anna indossa quotidianamente e che cresce insieme a lei, aumentando di lunghezza e peso, autoalimentandosi di nuove perle di mestizia ogni sera che Anna cerca rifugio nel suo terrazzino dai gerani malinconici e timidi.

Titolo: Il terrazzino dei gerani timidi
Autore: Anna Marchesini
Editore: BUR Romanzo
Anno di edizione: 2011

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