domenica 31 maggio 2015

Frittelle fiorite con crema bosco

In primavera il bosco è un'autentica meraviglia! Non solo per i colori, i profumi ed i suoni che lo riempiono in ogni dove, ma anche perchè è un vero e proprio scrigno di sapori preziosi. Spesso, sapori perduti. Come le frittelle coi fiori di sambuco, ad esempio, o la marmellata di murun (= moroni).

Ricette dei nostri nonni, di quei quaderni di cucina scritti magari con la grafia incerta di chi doveva dedicare più tempo ai campi che ai compiti di scuola, con pochi e semplici ingredienti, facili da trovare ed economici anche quando infuriava la guerra. 
Durante la mia passeggiata nel bosco mi sono imbattuta in fragole selvatiche e false fragole, alberi di gelso già carichi di bacche, piante di sabuco dalla fioritura profumata e, sorpresa!, ci sono persino già delle amarene mature! Impossibile resistere alla tentazione di usare queste leccornie per una ricetta!
Ecco allora a voi le frittelle fiorite con crema di bosco.
Ingredienti per le frittelle:
  • Fiori di sambuco
  • Farina
  • Bicarbonato
  • Zucchero
  • Olio 
  • Acqua
Ingredienti per la crema di bosco:
  • Bacche del gelso mature (murun o moroni)
  • Fragole di bosco mature o false fragole mature (le prime sono più rare, le seconde più insapori ma... fanno massa!)
  • Amarene mature
  • Zucchero
  • Limone
  • Acqua
Come vedete, non ho indicato le quantità esatte dei diversi ingredienti perchè... il bosco non è mica il supermercato! Potremmo trovare più fragole che bacche di gelso, oppure più amarene... insomma: le quantità sono variabili, ma vi assicuro che il gusto sarà comunque più che appagato.

Iniziamo con la crema di bosco, che è la più lunga da preparare: laviamo ben bene la nostra frutta e le nostre bacche, privandole del picciolo e togliendo il nocciolo alle amarene. Pesiamo il tutto. La quantità di zucchero deve essere di 1/4 rispetto al peso della frutta. Mettiamo in una pentola le bacche di gelso, le fragole di bosco e le amarene, aggiungiamo acqua fino a ricoprirle, poi lo zucchero ed il succo di limone (non troppo, se no il composto risulterà acido. Diciamo 1/2 limone per mezzo chilo di frutti).
Lasciamo cuocere a fuoco lento per almeno un'ora, mescolando di tanto in tanto, poi frulliamo il tutto: otterremo così una crema fluida, giusta via di mezzo tra liquido e solido (se è troppo liquida, facciamo rapprendere continuando la cottura; se viceversa è troppo solida, aggiungiamo un goccio d'acqua).

Mentre la nostra crema cuoce, prepariamo l'impasto per le frittelle.
Laviamo ben bene i fiori di sambuco, privandoli dei gambi e rimuovendo gli eventuali insetti, asciughiamoli delicatamente. In una ciotola mescoliamo 100 gr di farina con un cucchiaino di bicarbonato ed un cucchiaio di zucchero, poi aggiungiamo un zic di olio d'oliva ed acqua in quantità tale da ottenere una pastella cremosa. Incorporiamo i fiori e mescoliamo bene. 
Imburriamo o oliamo una padella antiaderente e versiamoci a cucchiaiate il nostro preparato per frittelle, facendole ben dorare su entrambi i lati. 

Come potete notare dalla lista degli ingredienti, si tratta di una preparazione adattissima anche per i vegani, dal momento che le frittelle sono senza uova e non contengono nulla di origine animale, inoltre potete oliare la padella invece di utilizzare il burro. 
Ed io con questa ricetta chiudo il mio pranzo dell'Independence Day.

venerdì 29 maggio 2015

"Piccoli" esami di T'Ienshu

Piccoli, ma solo per l'età degli esaminati (il più "cucciolo" ha compiuto 6 anni a febbraio), perchè l'impegno che ci mettono è davvero grande! Giovedì 28 maggio, presso l'Area KSD di Caronno Pertusella in provincia di Varese, si sono tenuti gli esami per il passaggio di grado degli allievi della Scuola Wo Chen e, come sempre, non sono mancate le sorprese.

C'è stato, ad esempio, chi ha saputo dare prova di una concentrazione insospettabile, chi ha dimostrato una resistenza fisica mai raggiunta in allenamento ed anche chi, bravo e concentrato durante le lezioni, si è lasciato un po' prendere dal panico - forse per i numerosi genitori, zii, fratelli e sorelle presenti - sbagliando esercizi che conosce benissimo. Fa parte del gioco, se così si può dire. Di certo, fa parte del crescere.

Martedì torneremo sul tatami; i miei piccoli - già lo so - sfoggeranno orgogliosi le loro fasce nuove di zecca e forse farò un po' fatica a tenerli con i piedi per terra, a convincerli a lavorare con impegno, ma è così che si cresce col T'Ienshu.  




mercoledì 27 maggio 2015

McVeggie, ho provato l'hamburger vegetariano e...

Ne avevo scritto, potevo forse non assaggiarlo? Tanto più che, almeno nelle premesse (e promesse) il McVeggie avrebbe potuto essere il mio panino ideale: "Abbiamo guardato lontano, fino all'India, per portarvi il nostro primo burger vegetariano - proclama la confezione, ovviamente verde e cosparsa di allegri vegetali - Ispirato ai sapori di questa terra meravigliosa e reinterpretato con i gusti mediterranei, con scamorza affumicata e salsa al pesto rosso. Ecco a voi il McVeggie. Per la prima volta e in edizione limitata, abbiamo tolto l'Hamburger dall'Hamburger. Solo chi è in tutto il mondo può portarti il mondo". Fantastico, no? E allora assaggiamolo questo panino delle meraviglie.

Come sempre accade con in prodotti McDonald's, sebbene non sia scritto da nessuna parte, l'"immagine ha il solo scopo di presentare il prodotto": basta aprire la scatoletta, infatti, per trovarsi di fronte un panino che poco o nulla ha in comune con quello che, invitante, occhieggia dai cartelloni pubblicitari. Ma va beh, è la stessa cosa che accade sempre: i dipendenti, sempre di corsa e super indaffarati, magari scuotono un pochino le confezioni e la forza di gravità fa il resto, facendo collassare la pila di pane, verdura, condimenti...
Comunque gli ingredienti visibili nel panino pubblicitario ci sono tutti: c'è il veg burger, ovviamente, così come c'è il pane, ma ci sono pure i pomodori, la rucola (per la verità poca e molliccia, nel mio panino), il formaggio e la salsa.

Il gusto è nel suo complesso piuttosto piacevole, sebbene quello del veg burger non risalti affatto, a favore della salsa, del formaggio e dalla rucola. Fatto piuttosto strano se si considera che McDonald's asserisce di essersi ispirato all'India e che, quindi, il sapore di spezie orientali dovrebbe, se non sovrastare, almeno percepirsi in mezzo a tutti gli ingredienti. Invece io confesso che il sapore dell'hamburger non sono nemmeno riuscita ad identificarlo. C'era un vago sentore di frittura, probabilmente dovuto all'impanatura del veg burger, ma si sentivano soprattutto la scamorza, a sua volta sormontata dalla salsa e dall'amarognolo della rucola.
Il costo: 4,40 euro. Un prezzo abbordabile, senza dubbio, ma con una cifra simile si può acquistare un veg burger con tutti i crisimi o un panino vegetariano al bar. Per non parlare di tutti gli hamburger vegetariani che potreste realizzare, secondo il vostro gusto, direttamente a casa spendendo anche meno.
Insomma: il McVeggie è commestibile, ma se davvero vuole conquistare il pubblico - sempre più numeroso - dei vegetariani, il colosso del fast food dagli archi dorati dovrà impegnarsi di più.

martedì 26 maggio 2015

Il benessere? Non è (solo) questione di dieta

Il benessere non è solo una questione fisica e se è vero che, come cantava Luca Carboni, "ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti della vita", altrettanto vero è che, se la mente vacilla, a nulla serve un corpo in perfetta forma. Il ben - essere, lo stare bene, è, in ultima analisi, una questione d'equilibrio tra mente e corpo e questo spiega, ad esempio, perchè tante diete non funzionano o, se anche portano ad un'iniziale perdita di peso, alla lunga falliscono miseramente e si riacquistano tutti i chili persi, se non ancora di più: perchè si concentrano sul lato fisico, trascurando completamente quello mentale.

La parola "dieta" deriva dal greco - come molti termini medici, del resto - δίαιτα significa "modo di vivere", ma proprio qui sta l'inghippo: chiunque abbia provato diverse diete ha presto o tardi scoperto che queste non erano affatto adatte a diventare un modo di vivere, un qualcosa cioè che si fa autonomamente ed automaticamente, senza pensarci su, come respirare o camminare. Perchè se è vero che "non di solo pane vive l'uomo" altrettanto vero è che accontentarsi di gambi di sedano e carote scondite, o riso bollito e pollo ai ferri, non è esattamente una festa, nè men che meno qualcosa di desiderabile ogni giorno. E allora che succede? Succede che, dopo i primi giorni o le prime settimane entusiastiche, durante le quali magari ci si è pure iscritti in palestra o si è cominciato a fare jogging al parco, ci si ritrova a svaligiare il frigorifero alla ricerca delle più bieche porcherie alimentari, ma tanto soddisfacenti per il palato.

Non sto a parlare qui della correlazione che c'è tra cibo e psiche, basti ricordare che, ad esempio, secondo diversi studi il gusto dolce ci dà soddisfazione ed appagamento perchè è il primo che impariamo a conoscere: quello del latte materno. O che il cioccolato, ricco di monoammine presenti nel cacao, stimola la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell'umore: la gioia che si prova addentando un pezzo di cioccolato, insomma, ha solide basi scientifiche. 
Ecco perchè privarsi troppo a lungo di zuccheri - e con "zuccheri" intendo anche i glucidi presenti in grande quantità in alimenti come pasta e pane - porta ad uno stato di insoddisfazione, anche se magari stiamo perdendo peso. Perchè stiamo investendo troppo sul corpo e poco o nulla sulla mente

Qual è la "formula magica" per conquistare il vero benessere, allora? In una parola: equilibrio. Mangiare in modo sano, senza grandi abbuffate, preferendo alimenti semplici e poco elaborati (meglio i prodotti freschi dei conservati, meglio scegliere frutta e verdura di stagione e così via), evitando gli eccessi (sia di sale che di zucchero che di qualsiasi altro elemento: il troppo stroppia, anche a tavola) e "condendo" il tutto con un po' di sana attività fisica.
Che deve essere adatta alla nostra condizione fisica. Rischiare un infarto correndo come un forsennato se si è in forte sovrappeso non ha senso: molto meglio cominciare con lunghe camminate. 
Fare le scale invece di prendere l'ascensore, andare dal giornalaio a piedi invece di prendere l'auto, portare a passeggio il cane una volta in più, sono tutte piccole attività che costano pochissimo, in termini di tempo e di impegno, ma che possono fare la differenza soprattutto all'inizio, quando i nostri muscoli abituati alla sedentarietà devono riabituarsi poco alla volta all'azione.
Queste sono indicazioni di massima, naturalmente, dal momento che ogni persona è del tutto unica e deve essere seguita in modo specifico (se volete approfondire l'argomento, contattatemi privatamente). 

giovedì 21 maggio 2015

Buone notizie!

Ho notato che è da un po' di tempo che non pubblico la mia consueta raccolta di buone notizie fresche di stampa. Può sembrare strano, ma la cronaca non è fatta solo di morti ammazzati e brutture varie: è solo che, per un motivo piuttosto che un altro, spesso le buone notizie finiscono in secondo piano. Ma ci sono anche loro, eh, state tranquilli! E allora, nel caso ve le foste perse eccole qui, come sempre in ordine alfabetico per argomento (così potete andare direttamente a ciò che più vi interessa).

Ambiente - L'agricoltura italiana è la più "verde" d'Europa. Non solo nel nostro Paese si trova il maggior numero di prodotti DOP e IGP (ben 271), ma vantiamo la bellezza di 43.852 imprese biologiche, pari al 17% di quelle europee. Inoltre i nostri prodotti agroalimentari sono molto sicuri, con residui chimici irregolari quasi dieci volte inferiori rispetto alla media europea e oltre 30 volte inferiori rispetto a quelli extracomunitari (qui l'articolo).

Animali - Diventa sempre più difficile per i cacciatori trasportare i propri trofei dei safari. Dal 15 maggio infatti anche la compagnia aerea Emirates Airlines ha deciso di bandire sui propri voli i trofei di caccia ai danni di specie a rischio come elefanti, rinoceronti, leoni e tigri. Il colosso del trasporto aereo segue così la via tracciata dalla South African Airwais "per eliminare il commercio illegale e il trasporto di trofei di caccia" (qui la notizia).

Animali (2) - Il Giappone è stato espulso per violazioni del codice etico dalla Waza, l'associazione mondiale degli zoo ed acquari. La decisione è conseguente alla cattura dei delfini a Taiji, evento che ogni anno scatena numerose polemiche, e renderà molto difficile per gli zoo e gli acquari giapponesi trovare cooperazione all'estero per ottenere animali rari ed altre questioni (qui l'articolo).

Animali (3) - Si può aiutare il WWF con le emoticon, le "faccine" tanto usate in internet e sui social network. Molte di queste "faccine" ritraggono animali in via d'estinzione, come l'elefante, il panda, la tigre, il lupo, il delfino, il pinguino...  Bene, aderendo a EndangeredEmoji si decide di donare 10 centesimi di euro ogni volta che si utilizza l'emoticon di uno dei 17 animali minacciati d'estinzione. La tecnologia a sostegno della natura.

Commercio internazionale - Il Parlamento Europeo chiede la tracciabilità obbligatoria per le 800.000 mila imprese dell'UE che utilizzano oro, stagno, tungsteno e tantalio nella fabbricazione di prodotti di consumo. Questo per garantire che i minerali acquistati non vadano ad alimentare guerre, conflitti e violazioni dei diritti umani nelle zone di estrazione (spesso Africa). L'articolo lo trovate qui.

Generazioni - Nonna e nipote, al lavoro insieme. Lei è nonna Leonilda, 96 anni, lui il nipote Fabrizio: insieme hanno aperto il primo "home restaurant" di Genova. In pratica, l'ultima frontiera della sharing economy, l'economia della condivisione, quella degli ormai conosciutissimi Bed & Breakfast: negli home restaurants tu vai a casa di qualcuno e mangi come al ristorante, ovviamente pagando (qui l'articolo).

Lavoro - Chiara, giovane giornalista disoccupata, il lavoro se l'è inventato. Oggi è la wedding blogger più seguita d'Italia, con 55 mila utenti al giorno (qui la notizia).

Lavoro (2) - Francesco, ultraquarantenne, si reinventa vita e lavoro, partendo col triciclo per le vie di Milano. Oggi ha una sua azienda (qui l'articolo).

Lavoro (3) - Poco distante da Firenze apre un colossale centro benessere, la Asmana Wellness World assume 50 persone (qui la notizia). Assunzioni in vista, un po' in tutta Italia, anche nei grandi marchi d'abbigliamento Zara e Calzedonia, per tutti i dettagli e candidarsi, leggere qui.

Salute - Donne in gravidanza o neomamme vegane? Da settembre sarà più facile sapere come alimentarsi, per il benessere proprio e del bambino, grazie ad un nutrizionista ed un pool di ostetriche appositamente formati che saranno operativi presso l'Asl di Monza e Brianza (qui l'articolo).

Salute (2) - Viaggiare sicuri in Europa, conoscendo e facendo valere i propri diritti di cittadino europeo in termini di assistenza sanitaria all'estero. E' possibile, grazie ad un'app messa a disposizione del Ministero della Salute (qui la notizia).

mercoledì 20 maggio 2015

JJ, la bambina regina delle arti marziali

Altro che Uma Thurman in "Kill Bill", lei Bill l'avrebbe accoppato senza troppi complimenti già a metà del primo episodio e lasciato Quentin Tarantino con un bel po' di quattrini in meno.

Piccola, bionda e carina, questa bambina irlandese di soli nove anni è in realtà una pluri campionessa di arti marziali (ha già conquistato 117 premi, tra i quali il Campionato Mondiale Junior dell'Associazione Mondiale di Kickboxing) e si appresta a girare un film il cui titolo è tutto un programma: "The martial arts kid", che verrà realizzato quest'anno e la vede protagonista con due grandi nomi delle pellicole d'azione, Cynthia Rothrock e Don "The Dragon" Wilson. A luglio, poi, inizierà le riprese di "Awakening" accanto a Zac Efron, idolo delle ragazzine divenuto famosissimo grazie a "High School Musical".

Jesse Jane McParland, già notissima col nomignolo di JJ Golden Dragon, ha iniziato a praticare arti marziali quando aveva 3 anni, con qualche perplessità da parte della mamma che avrebbe voluto una figlia ballerina; ma lei fin da piccolina aveva capito che la danza classica non faceva al caso suo ed ha scelto un altro tipo di disciplina. Perchè fare sport, fin da piccoli, è importante. E i risultati poi si vedono nel tempo. 
Dunque, ha iniziato a praticare arti marziali a 3 anni e a 8 anni ha aggiunto lo studio della spada alle sue conoscenze che includono Kickboxing, Kung Fu e Tae Kwon Do, tutte discipline nelle quali ha disputato competizioni e mietuto successi. Ad oggi, si allena quattro volte a settimana in Irlanda, dove vive con mamma, papà e due sorelle più piccole, presso la scuola di Sensei Gary Kelly.

Non contenta dei risultati fin qui ottenuti, JJ ha pensato bene di iscriversi al Britain's Got Talent, con la speranza di accaparrarsi anche questo premio. Fino ad ora ha avuto successo, impressionando i giudici e tenendo incollati allo schermo 8,19 milioni di spettatori, molti dei quali si sono poi scatenati con entusiastici commenti su Twitter.
Al termine della sua esibizione, il pubblico presente in sala si è alzato in piedi applaudendo entusiasta ed i quattro giudici hanno dato la loro approvazione, incluso il severo Simon Cowell che ha asserito di volerla come sua guardia del corpo.

"JJ adora la competizione - ha detto la madre, Sinead, intervistata circa la partecipazione della figlioletta alla popolarissima trasmissione televisiva - Le arti marziali sono la sua passione e lei ha imparato moltissimo da queste discipline. Il suo sogno è di poter partecipare un giorno alle Olimpiadi. Jesse Jane adora le nuove sfide e cerca sempre di imparare nuovi stili di arti marziali, per questo ha voluto cimentarsi con le armi e lo scorso anno ha iniziato ad esercitarsi con la spada".

Ed ecco a voi il video di Jesse Jane McParland al Britain's Got Talent

martedì 19 maggio 2015

Vacanze, anche per i nostri amici animali

L'estate si avvicina, tempo di iniziare a pensare alle vacanze. E se in famiglia abbiamo un amico a quattro zampe (o anche a due, piumato) è meglio darsi da fare per trovare una sistemazione che faccia trascorrere anche a lui delle belle ferie. 
Normalmente per uccelli, pesci, roditori, rettili ed anfibi ci si affida a parenti, amici o persone di fiducia e dall'esperienza consolidata che possano venire nelle nostre case ad occuparsi dei nostri piccoli amici in nostra assenza (secondo una statistica Eurispes nel 2013 i pesci erano nel 4,9% delle abitazioni italiane, le tartarughe - senza distinzione tra acquatiche e di terra - nel 4,7%,  i volatili nel 4,1%, i conigli nel 2,1% seguiti dai criceti che vivono nell' 1,6% delle case italiane e terminano l'elenco i rettili, presenti nello 0,8% delle abitazioni). 

Spesso anche i gatti, amanti del quieto vivere e poco inclini ai cambiamenti, vengono lasciati a casa dopo aver incaricato qualcuno di famiglia o comunque ben conosciuto sia da noi che da Micio di prendersene cura, mentre i più avventurosi possono andare in vacanza in una pensione per animali. Già vi vedo storcere il naso al pensiero di abbandonare Micio in una gabbietta 24 ore al giorno per l'intera durata delle vostre ferie, ma sappiate che siete ancorati ad una vecchia idea di pensione per animali, molto in stile lager: nulla a che vedere, ad esempio, con la pensione a cinque stelle "La Casa degli Animali" in provincia di Roma. 
Un gatto gironzola, al sicuro, nello strolling cat
lungo il parco de "La Casa degli Animali"
Qui i gatti hanno a disposizione, nelle ore diurne, giardini di varia grandezza nei quali muoversi liberamente e (su prenotazione) ci sono persino gli strolling cat, percorsi protetti lungo diversi itinerari all'interno della tenuta. In estate questa pensione per animali accoglie, oltre a cani e gatti che sono i benvenuti tutto l'anno, pure conigli nani, cavie e pappagalli. Un'eccellenza che ha suscitato l'interesse anche televisivo, che ha dedicato a questa pensione diversi servizi (in fondo all'articolo trovate un video).

Chi non vuole rinunciare al piacere di una vacanza in compagnia del proprio cane, però, può cogliere al volo l'occasione proposta dalla LAV, "LAVacanza": una settimana all'interno dello splendido Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi cadenzata da escursioni, visite guidate, relax ed attività ludiche da fare tutti insieme, padroni e quattrozampe.
Un'escursione durante la scorsa LAVacanza
Quest'anno la settimana sarà dal 29 agosto al 5 settembre presso il Passo Croce d'Aune ed è ancora possibile prenotarsi contattando direttamente il sito della LAV, scrivendo una mail a lavacanza@lav.it o telefonando al numero 3480407565.

Il riposo, la tranquilla gioia del ritrovare il tempo per stare insieme, uomini e cani, la meravigliosa natura delle Dolomiti assicureranno una vacanza da ricordare, resa ancora più piacevole dalla degustazione dei piatti, tutti della cucina vegana e rispettosa degli animali, basata su prodotti di stagione ed equilibrata per il benessere delle persone e dell'ambiente. 

Secondo la ricerca statistica Eurispes citata in precedenza, oltre il 60% di chi decide di dividere la propria vita e la propria abitazione con un animale domestico (il 41,7% per il piacere di avere compagnia, il 18,5% perchè desidera avere qualcuno di cui prendersi cura) arriva a considerarlo un vero e proprio membro della famiglia; non stupisce, dunque, che anche in vacanza cerchiamo per i nostri amici la migliore sistemazione possibile. Quelle riportate in questo articolo sono soltanto due delle numerose possibilità di vacanza piacevole sia per noi che per i nostri amici animali; l'ENPA, dal canto suo, è già attiva con le sue vacanze bestiali, per aiutarvi ad organizzare delle ferie con i cuccioli di casa o trovare delle soluzioni per far passare anche a loro un periodo sereno in vostra assenza. Sono molti, ormai, in Italia e all'estero, gli alberghi, gli hotel ed i Bed and Breakfast che accettano animali domestici insieme ai loro ospiti, consentendoci di organizzare una vacanza... a prova di quattrozampe.  Ed anche le spiagge diventano sempre più amiche degli animali: qui trovate le migliori quindici spiagge per i nostri cani.  

Qui di seguito, il video, ripreso in tv, della Casa degli Animali

lunedì 18 maggio 2015

Fashion sul tatami

Ogni tanto un post leggerino me lo concedete, no? E allora eccolo qui, un articolo leggero e fresco come un sorbetto che mette insieme femminilità ed arti marziali. Perchè questi due fattori non sono in antitesi: lo dimostrano splendide donne che praticano queste discipline e... ebbene sì, lo dimostrano anche le signore e signorine della nostra Accademia Marziale Saronno.

Rosa tenue glitterato, per la praticante over 35
Sebbene il Kung Fu T'Ienshu sia una disciplina decisamente tosta, per praticare la quale ad esempio non è consigliabile presentarsi truccate (a meno di non voler sembrare un panda a fine allenamento, con mascara, matita ed ombretto completamente colati sotto litri di sudore), le nostre ragazze non rinunciano alla propria femminilità e, ad esempio, sfoggiano delle magnifiche unghie.
Colori fashion e applicazioni: le ragazze non rinunciano a nulla
Per ovvi motivi d'igiene e di sicurezza (non vogliamo ferire nessuno mentre ci alleniamo!), le unghie sono tenute corte, ma c'è modo di sbizzarrirsi sia con il taglio rotondo, a goccia o squadrato che con i colori degli smalti.

Le praticanti "diversamente giovani" solitamente optano per il nude look, declinato nelle tonalità del rosa pastello, rosa antico, beige, oppure puntano sulla tradizionale french o, ancora, si limitano ad un tocco di smalto trasparente.

Ad essere una vera gioia per gli occhi sono le ragazze più giovani, sempre molto glamour dalla testa ai piedi, ovviamente unghie incluse!
Le loro dita sono un fiorire di colori allegri e sgargianti: blu tiffany, viola melanzana, rosa shocking, rosso corallo, turchese hawaiano, arancio papaia (quest'anno pare vadano alla grandissima gli smalti "Hawaii collection" di Opi...) e non mancano nemmeno applicazioni e glitter.

venerdì 15 maggio 2015

Un giorno in Pretura. Coi fratelli Grimm (e non solo)

Dimenticate le favole dove ci sono i "buoni" e i "cattivi": la legge è uguale per tutti e tutti hanno diritto ad un equo processo. 
Pensate ad esempio alla matrigna di Biancaneve, come la definireste così, di primo acchito? Perfida? Strega? Sanguinaria? Ebbene, secondo la difesa di Grimilde sarebbe lei la vittima di un progressivo disinteresse da parte del Re, rinchiusa, di fatto, nell'indifferenza, in un castello dove suo unico interlocutore era un perfido specchio magico; lei, che aveva accolto Biancaneve ancora bambina e si era prodigata affinchè, con la sua educazione rigida, crescesse senza adagiarsi sui privilegi regali ed inseguendo futili traguardi. Metodi educativi forse troppo duri, ma che mai vennero contestati dal Re e che, comunque, diedero i loro frutti dal momento che la piccola crebbe con sani principi e modi regali.

E il Lupo che mangiò Cappuccetto Rosso e l'anziana nonna? Indubbiamente il suo operato è stato criminale, tuttavia il Cacciatore secondo la Procura si sarebbe reso colpevole di maltrattamento gratuito nei confronti degli animali, ledendo i diritti che fin dal 1978 vengono riconosciuti grazie alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale e, trattandosi il Lupo di una specie protetta, la sua tutela è rafforzata. 
E che dire invece della povera Biancaneve, giunta affamata e stremata alla casetta dei Sette Nani? Secondo la requisitoria, è per lei ravvisabile il reato di violazione di domicilio, mentre i Nani avrebbero costruito la casa nel bosco abusivamente, non avendo mai chiesto al Re il permesso di edificarla, per di più nel bel mezzo di un bosco, zona di particolare interesse paesaggistico.

I personaggi più indifendibili delle favole mettono da parte spada, fucili e sortilegi e si affidano ai migliori avvocati, alla ricerca di un cavillo legale nel Codice Penale che consenta loro di farla franca.
"Favole alla sbarra" è un libro di Enzo Beretta, giornalista romano che si occupa di cronaca nera e giudiziaria e che ha raccolto in queste pagine l'operato di eminenti principi (e principesse) del foro: la difesa di Capitan Uncino, ad esempio, è affidata a Luciano Ghirga, avvocato di Amanda Knox, mentre il magistrato Fausto Cardella, procuratore capo dell'Aquila che indagò sulle stragi mafiose di Capaci e di via D'Amelio sostiene l'accusa nei confronti di Robin Hood; a difendere il Gatto e la Volpe è Nicola Di Mario, docente universitario di diritto penale che ha partecipato ai processi sulla scalata BNL-Unipol e su Calciopoli 2, mentre ad emettere la sentenza nei confronti di Jafar il Gran Visir nemico di Aladdin è il magistrato Andrea Claudiani, che ha ricoperto incarichi presso il Ministero della Giustizia e ordinato l'arresto di presunti sfruttatori di baby-squillo. 
Gli atti della Polizia Giudiziaria del "caso" Aristogatti sono a firma del luogotenente dell'Arma dei Carabinieri Mario Fringuello, che ha indagato su un sequestro ad opera dell'anonima sarda, mentre è il sostituto commissario della Polizia di Stato Massimo Vergati, che ha svolto servizio di scorta a Giovanni Paolo II ed è responsabile della sezione investigativa della Digos di Perugia, a firmare la notizia di reato a carico del Principe Giovanni, Sir Biss e dello Sceriffo di Nottingham.

In queste pagine le favole incontrano la realtà processuale; prendendosi scherzosamente sul serio, procuratori, magistrati dell'Antimafia, avvocati e docenti universitari hanno trascinato nell'aula di un severo tribunale immaginario i cattivi ma anche i buoni dei cartoni animati. E nelle sentenze non mancano certo le sorprese. Perchè la legge è uguale per tutti. O, almeno, dovrebbe esserlo, non soltanto nell'Isola che non c'è.

Autore: Enzo Beretta
Editore: Ultra - Lit edizioni
Anno di edizione: 2014

(P.S. - Questo libro, come molti altri, l'ho acquistato alla Pagina 18 dove, fino al 15 giugno, c'è uno sconto del 20% su tutti i libri. Approfittatene!)

In piazza, con le associazioni

Sono a pezzi, è vero, ma non basta certo questo a tenermi alla larga dal T'Ienshu! A dimostrazione del fatto che questa disciplina non è solo formazione fisica, ma ben di più, domenica avrò comunque modo di rendermi utile e di "far squadra": l'Accademia Marziale Saronno parteciperà infatti alla manifestazione "Associazioni in Piazza", alla quale prenderanno parte moltissime associazioni - sportive e non - del territorio.
Sarà una grande festa, con tanto di corteo storico che sfilerà per le strade cittadine e circa 150 diversi stand delle associazioni, dalla LAV al Motoclub, dal Gruppo Astrofili alla Caritas, dalla Protezione Civile alla Ginnastica, passando per il Gruppo micologico, il Centro culturale islamico, i Carabinieri in congedo, Amnesty International, il Gruppo pittori...

Ce ne sarà davvero per tutti i gusti e non è solo un modo di dire: in accordo con il tema di Expo 2015 "Nutrire il pianeta", infatti, la rievocazione storica sarà "Saronno a tavola... come una volta". Ci saranno oltre venti punti ristoro che proporranno i piatti tipici della tradizione, dai pizzoccheri al risotto alla milanese, passando per i fagioli e nervetti e la torta paesana, dalla polenta e merluzzo alle lenticchie e cotechino, fino al trittico pane, salame e vino e gli immancabili biscotti Lazzaroni e Amaretto di Saronno, giusto per citarne alcuni (e farvi venire l'acquolina in bocca). 
Sono molti, insomma, i motivi per venirci a trovare: noi saremo presenti con il nostro stand per l'intera durata della manifestazione, pronti ad incontrarvi e darvi tutte le informazioni che potete desiderare sui nostri corsi. A domenica!

(Cliccate sulle immagini per ingrandirle)

giovedì 14 maggio 2015

Ricetta d'indipendenza e tradizione a Como

Independence Day: non è poi così difficile! Francesca mi aveva invitata a partecipare a questa iniziativa di indipendenza alimentare, ma il problema era che io mi ero fissata a cercare qualcosa di particolare, di "diverso dal solito" e, così facendo, mi ero allontanata da quelle che sono le mie radici. Perchè io, di "ricette indipendenti", ne ho già fatte e scritte tante, dalla confettura di fragole alle amarene sciroppate della nonna, passando per la frittata con l'ortica, il dolce realizzato con castagne e latte o la crema di carciofi multiuso e molte altre ancora, sempre attenta alla stagionalità e privilegiando con decisione il Made in Italy quando non addirittura il Km 0.
Ma in questa occasione mica potevo affidarmi alla retroattività! 
Mi serviva una ricetta nuova da pubblicare sul blog in occasione dell'Independence Day e rimuginavo alla ricerca di qualcosa di particolare.  Così facendo, però, sono andata ad allontanarmi da ciò che sono, da quella che è la mia storia e brancolavo nel buio, fino a quando non ho avuto un'autentica illuminazione e la ricetta sono andata a chiederla in prestito ad Alessandro Volta (1745 - 1827). Andando a ritrovare le mie radici, che sono ben a mollo nel Lago di Como, infatti, è riemersa questa antica ricetta della tradizione che, narra la leggenda, venne ideata proprio dall'inventore di Camnago: il tortino di patate e cipolle.

Storicamente è più verosimile che questa ricetta sia di origine popolare e nasca dall'influenza gastronomica esercitata dai Cantoni della vicina Svizzera Grigioni e Ticino oltre che dall'Austria, con cui ci furono intensi scambi sin dal 1700, ma la leggenda voltiana è più affascinante.
Bando alle ciance, veniamo al tortino!
Ingredienti:
  • Patate
  • Cipolle
  • Pancetta
  • Formaggio (se riuscite ad avere della semüda poco stagionata è fantastico, altrimenti va bene un formaggio tipo taleggio)
  • Olio e.v.o.
  • Burro (sì, olio e burro nella stessa ricetta, che nel '700 mica si pensava al colesterolo!)
  • Brodo (vegetale o di carne, come preferite, ma meglio non di pesce)
  • Due foglie di alloro
Si sbucciano le patate e le si mette a cuocere in una pentola d'acqua, scolandole quando sono ancora indietro di cottura e ben sode; nel frattempo si tagliano a rondelle le cipolle e le si fa saltare in padella con l'olio, il burro e le foglie d'alloro. In un padellino si fa stufare la pancetta, tagliata a cubetti, con un paio di cucchiai d'acqua. Quando le patate si sono raffreddate, si tagliano a rondelle. 
Si imburra il fondo di una pirofila di terracotta, vi si versano le cipolle e poi, procedendo a strati, le patate, la pancetta ed il formaggio tagliato a fette sottili; si irrora con un mestolo di brodo e si inforna a 180° per circa mezz'ora (o fino a quando si sarà formata una bella crosticina invitante ed uno squisito profumino avrà invaso tutta la cucina). Dopo di che, semplicemente, si serve e si gusta, ovviamente badando che la crosticina sia sulla sommità del piatto.
Ora, la ricetta nuova di zecca c'è e non mi resta altro da fare, il 31 maggio, che nutrirmi esclusivamente di alimenti prodotti da me ed invitarvi a fare altrettanto, accettando la sfida dell'Independence Day.

(P.S. Se volete provare la variante vegetariana, senza pancetta e con brodo rigorosamente vegetale, fate pure: prometto che non lo dirò ad Alessandro Volta...)

martedì 12 maggio 2015

Stop!

Tira, tira, prima o poi la corda si spezza. O, nel mio caso, a spezzarsi è la schiena. Di problemi alla schiena ne ho avuti - e belli pesanti - fin da ragazzina, tanto da dover portare persino il corsetto correttivo per anni, ma poi, complici la fisioterapia ed il T'Ienshu, le peggiori storture sono state raddrizzate. Purtroppo, però, qualche magagna deve essere rimasta e adesso eccola lì, a reclamare le cure dovute dopo tanta trascuratezza.
Perchè il dolorino c'era, eh, da tempo, ma la mia filosofia era "fai finta di niente e prima o poi si stuferà". Non si è stufato. 
Dopo tre settimane trascorse facendo finta di niente agli allenamenti e coi fine settimana passati tra impacchi di ghiaccio ed antinfiammatori, domenica sera non riuscivo neppure a star seduta dal dolore. Lunedì ho tempestato la fisioterapista di telefonate, peggio del più temibile stalker, ma alla fine sono riuscita ad ottenere un appuntamento e così... Tecaterapia e niente T'Ienshu nè alcun tipo di allenamento (posso ancora camminare e fare le scale, ma punto) per almeno una settimana e, ha tenuto a precisare, "Ho detto almeno una settimana!". Sì, sì, chiaro, grazie. 
Quindi depressione da stop forzato - quella strana sensazione che solo chi è ormai dipendente da attività fisica può capire - e aspettiamo che la terapia faccia il suo dovere. Incrociate le dita per me, per favore, che già non ce la faccio più a star ferma a guardare!

Aggiornamento: oggi (mercoledì 13), altra visita dalla fisioterapista. Le settimane di stop sono diventate due. Ho fatto ancora la Tecar, ma lei dice che, se non voglio correre il rischio di vanificare il piccolo progresso, devo tener duro e continuare con il riposo forzato almeno per tutta settimana prossima. Per consolarmi sto guardando "Ginnaste" su MTv, che è la sagra dell'infortunio sportivo. Come si dice, "Mal comune..." (anche se io non ho sponsor che mi coccolano, va beh).

giovedì 7 maggio 2015

Colazione surgelata

Ci sono cascata di nuovo. La curiosità ha preso il sopravvento e... sì, confesso, l'ho fatto. Come già successo con gli spaghetti di Zenigata, mi sono lasciata nuovamente tentare da un cibo pronto
Questa volta ho provato i waffle della Findus, lanciandomi così alla scoperta di un'insolita colazione surgelata. 
Il costo è abbordabile (circa 3 euro per una confezione da 8 cialde, certo meno economiche di quelle fatte in casa ma... la comodità si paga), la lista degli ingredienti non è particolarmente lunga ed è priva del tanto contestato olio di palma (viene utilizzato olio vegetale di semi di girasole) così come di conservanti e coloranti; Findus, poi, ha indubbiamente una consolidata reputazione in fatto di alimenti surgelati.

A differenza di quanto accade spessissimo, il prodotto raffigurato sulla confezione non è solo a scopo promozionale ma si avvicina davvero molto a ciò che avrete nel piatto: una cialda dorata, dalla consistenza piacevole, croccante fuori e morbida dentro, con dei quadratini ben disegnati che soddisfano l'occhio prima ancora che il palato. Comodissimi da preparare e "a prova d'imbranato", cuociono in 3 minuti nel tostapane (così non si sporca neppure in giro) e a questo punto viene soddisfatto anche un altro senso, quello dell'olfatto: un piacevole profumino, appena percettibile, si diffonde nella cucina.

Il gusto è piuttosto neutro, non troppo dolce - il che è un pregio riconosciuto da chiunque mangi waffle e pancake - e si accompagna bene al miele, come ho fatto io per la mia colazione, o alle marmellate e confetture o, anche, al più tradizionalmente statunitense sciroppo d'acero. Ovviamente, essendo a base di farina e quindi sostanzialmente di carboidrati, innalza l'indice glicemico e non può essere considerata una colazione ideale per chi deve perdere peso, ma una volta tanto ce la si può concedere. 
Sebbene rimanga una convinta sostenitrice dei cibi preparati in casa - a maggior ragione quando si tratta di preparazioni facili facili come quella dei pancacke - questi waffle li promuovo con un 7 1/2: mantengono ciò che promettono. 

mercoledì 6 maggio 2015

Spaghetti cinesi

Questa ricetta potrebbe entrare a pieno diritto nella raccolta "Orientaleggiamo" perchè, con qualche variante, si trova nei menù dei ristoranti cinesi disseminati nelle diverse città. 
Facili e veloci da preparare, richiedono pochissimi ingredienti di base - ma possono essere arricchiti con elementi extra, come germogli di soia o cubetti di prosciutto, a seconda dei gusti e... delle disponibilità del frigorifero - e sono un ottimo primo piatto, equiparabile in termini nutrizionali ad altri piatti a base di pasta e verdure.

Ingredienti:
  • spaghetti di riso (se non li avete in casa, leggete l'"idea furbetta" in fondo...)
  • 1 carota
  • 1 zucchina
  • 1/2 cipolla (facoltativa, così no problem in caso di incontri galanti o intolleranze)
  • 1 uovo (facoltativo, così la ricetta è ok anche per i vegani)
  • olio e.v.o.
  • salsa di soia
Si lavano carota e zucchina e le si taglia a fiammifero, mettendole poi a saltare brevemente in padella insieme alla cipolla (facoltativa) tagliata sottilmente, con un po' di olio extravergine d'oliva. Nel frattempo si mette a bollire l'acqua e si cuociono poi gli spaghetti di riso. Attenti a non distrarvi, perchè la cottura è molto più rapida rispetto ai tradizionali spaghetti di grano duro o integrali e questi vanno scolati al dente, così da terminare poi la cottura insieme alle verdure. 
Se volete, in una padella potete preparare un uovo strapazzato.
Scolate gli spaghetti al dente ed aggiungeteli alla padella in cui si trovano le verdure (se l'avete preparato, aggiungete anche l'uovo strapazzato), irrorate con salsa di soia e fate saltare il tutto per qualche istante, così che tutti gli ingredienti si amalgamino per benino, dopo di che servite e buon appetito!

P.S. Per non eccedere con il sodio, che non solo può creare problemi a chi soffre di ipertensione e problemi cardiovascolari, ma è anche imputato di contribuire alla formazione dell'odiata cellulite e della non meno antipatica buccia d'arancia, si può evitare di salare l'acqua di cottura degli spaghetti: il giusto tocco di sale lo apporta la salsa di soia.

Idea furbetta da "Sopravvivenza": se non avete in casa gli spaghetti di riso, potete risparmiare utilizzando i comuni capelli d'angelo. Il risultato finale sarà comunque squisito.

martedì 5 maggio 2015

L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea

Noi italiani, ormai, ci siamo abituati agli sbarchi quotidiani di immigranti, migranti e profughi (in ordine alfabetico: i, m, p, per non far preferenze) sulle nostre coste, ma l'immigrazione non avviene soltanto tramite barconi e carrette del mare. Così come non avviene soltanto in Italia. 
Non tutti sanno, ad esempio, che in Marocco ci sono due pezzettini di terra spagnola dove sorgono le città di Ceuta e Melilla, sorta di terra promessa per quanti desiderano arrivare in Europa. Per cercare di preservare queste piccole enclave iberiche in terra d'Africa da massicce invasioni è stato costruito un muro, una barriera in filo spinato alta tre metri - ma si sta provvedendo all'innalzamento fino a 6 metri - finanziata con fondi europei per contrastare l'immigrazione clandestina.
I disperati, però, non si lasciano scoraggiare facilmente e si ingegnano per riuscire a raggiungere i "bei paesi"; qualsiasi sistema è buono, che si tratti di nascondersi nel paraurti di un'auto o nel carrello di un aereo, di viaggiare in un tir o a piedi
Lui, però, Ajatashatru Lavash Patel, indiano e fachiro di professione, con immigrati clandestini, migranti e profughi non ha niente a che fare; lui a Parigi ci è arrivato regolarmente, con tanto di visto turistico legalissimo, e con una missione ben chiara in mente: andare all'Ikea - che in India non c'è - per comprare l'ultimissimo modello di letto di chiodi Åkuminat "per notti da urlo!" a soli 99,99 euro (quello da quindicimila chiodi). Da buon fachiro truffatore, Ajatashatru escogita sistemi per mangiare a sbafo e pensa di dormire all'interno del grande magazzino, ma purtroppo proprio quella notte un imprevisto lo costringe a nascondersi all'interno di un armadio, dentro cui resta imprigionato ed inizia così il suo incredibile viaggio in giro per l'Europa. 
Difficile parlare di immigrazione e sans papiers con leggerezza e serenità: troppe le notizie tragiche che quotidianamente riempiono la cronaca. Questo libro, però, dimostra che è possibile farlo e con frizzante umorismo racconta la realtà, in una favola moderna a lieto fine.
Consigliatami dall'infallibile Carla, quest'opera prima del francoispanico Romain Puértolas, è in testa alle classifiche francesi da mesi e si è lanciato alla conquista di 36 Paesi. Nel frattempo, per quel che vale, non ha conquistato me, ma è comunque una lettura piacevole che offre l'opportunità di guardare all'immigrazione senza piagnistei. 

Titolo: L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea
Autore: Romain Puértolas
Traduttore: Margherita Botto
Autore: Einaudi
Anno di edizione: 2014

lunedì 4 maggio 2015

Buon compleanno Dante!

Dante Alighieri,
nato a Firenze nel maggio 1265
Se escludiamo mio marito, che ovviamente è l'amore della mia vita, l'altro mio grande amore è lui: Dante Alighieri. Beh, mica potevo buttarmi via per un tipo qualunque, no? Battute a parte: lui, il "sommo poeta", riconosciuto universalmente come il padre della lingua italiana, nacque a Firenze nel maggio del 1265, sotto il segno dei Gemelli, da Alighiero Alighieri di Bellincione e da donna Bella (Gabriella); per lui, oggi, si aprono le celebrazioni del 750° anniversario della nascita, con una presentazione ufficiale nell'aula legislativa del Senato seguita in diretta televisiva da Rai 1, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Pietro Grasso
Roberto Benigni, il più terribile ed amato "toscanaccio" d'Italia, capace di sublimi interpretazioni della Divina Commedia, ha reso omaggio al sommo poeta nel corso della manifestazione, alla quale è intervenuto anche il Cardinale Gianfranco Ravasi con un messaggio di Papa Francesco.
Saranno 187 le manifestazioni in calendario per questo eccezionale evento, che vedranno impegnate diverse città italiane ma soprattutto quelle più legate al Sommo Poeta: Firenze, Ravenna, Verona e Roma. Convegni, mostre, conferenze, letture pubbliche, ma anche rappresentazioni teatrali e concerti di musica classica, proiezioni e video installazioni, nonchè lectio magistralis e persino una summer school con i massimi protagonisti della scena culturale italiana e studiosi della letteratura dantesca.

Dante è con noi ogni giorno. Non solo con le
monete nelle nostre tasche, ma con la sua
eredità culturale.
Tra questi eventi, a Firenze si terrà - il 5 maggio - un incontro con il filologo Emilio Pasquini e lettura di Michele Placido presso il Battistero di San Giovanni, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana, mentre il 19 maggio ci sarà l'incontro con il Cardinal Ravasi e lettura di Gioele Dix; nel mezzo, il 14 maggio, è prevista la rievocazione storica della grande sfilata di gonfaloni con cui, al tempo di Firenze capitale, venne inaugurata la statua di Enrico Pazzi dedicata al poeta, che all'epoca venne collocata al centro di Piazza Santa Croce e che oggi si trova a lato della chiesa.
Con il Ravenna Festival ed il Festival di Spoleto verrà messa in scena la prima rappresentazione assoluta dell'opera cantata per voce recitante, soprano e piccola orchestra "Dante nostro contemporaneo. La Vita Nuova" di Nicola Piovani. Verona, in collaborazione con il Centro Scaligero di Studi Danteschi e la locale Università degli Studi, organizza un importante convegno internazionale dedicato al rapporto tra Dante e Verona, nonchè la mostra "Iconografia dantesca in Achille Incerti".
Il logo, realizzato dallo studente Kristian Prifti, classe 3/I
dell'ITS Viganò di Merate (LC), vincitore di un concorso
tra 90 differenti scuole.
Non poteva mancare alle celebrazioni l'Accademia della Crusca, che attiverà un assegno di ricerca sul "lessico dantesco": verranno analizzati il vocabolario di Dante, sia in ambito volgare che latino, ed il suo spessore, contestualizzandoli nella cultura del Duecento e del Trecento. Molti, poi, gli speciali in programmazione per la Rai, che darà ampio spazio a documentari, sceneggiati televisivi e letture di brani della Divina Commedia. Ma le celebrazioni non si limiteranno ai confini dell'Italia: grazie agli 80 Istituti Italiani di Cultura del MAECI, infatti, ben 173 eventi verranno realizzati ai quattro angoli del pianeta. 

Tanti auguri, Dante, mio mito ed ispiratore. A te devo la mia "frase totemica", la bussola che indica il mio inamovibile Nord nella vita. Grazie e buon compleanno!