domenica 31 maggio 2015

Frittelle fiorite con crema bosco

In primavera il bosco è un'autentica meraviglia! Non solo per i colori, i profumi ed i suoni che lo riempiono in ogni dove, ma anche perchè è un vero e proprio scrigno di sapori preziosi. Spesso, sapori perduti. Come le frittelle coi fiori di sambuco, ad esempio, o la marmellata di murun (= moroni).

Ricette dei nostri nonni, di quei quaderni di cucina scritti magari con la grafia incerta di chi doveva dedicare più tempo ai campi che ai compiti di scuola, con pochi e semplici ingredienti, facili da trovare ed economici anche quando infuriava la guerra. 
Durante la mia passeggiata nel bosco mi sono imbattuta in fragole selvatiche e false fragole, alberi di gelso già carichi di bacche, piante di sabuco dalla fioritura profumata e, sorpresa!, ci sono persino già delle amarene mature! Impossibile resistere alla tentazione di usare queste leccornie per una ricetta!
Ecco allora a voi le frittelle fiorite con crema di bosco.
Ingredienti per le frittelle:
  • Fiori di sambuco
  • Farina
  • Bicarbonato
  • Zucchero
  • Olio 
  • Acqua
Ingredienti per la crema di bosco:
  • Bacche del gelso mature (murun o moroni)
  • Fragole di bosco mature o false fragole mature (le prime sono più rare, le seconde più insapori ma... fanno massa!)
  • Amarene mature
  • Zucchero
  • Limone
  • Acqua
Come vedete, non ho indicato le quantità esatte dei diversi ingredienti perchè... il bosco non è mica il supermercato! Potremmo trovare più fragole che bacche di gelso, oppure più amarene... insomma: le quantità sono variabili, ma vi assicuro che il gusto sarà comunque più che appagato.

Iniziamo con la crema di bosco, che è la più lunga da preparare: laviamo ben bene la nostra frutta e le nostre bacche, privandole del picciolo e togliendo il nocciolo alle amarene. Pesiamo il tutto. La quantità di zucchero deve essere di 1/4 rispetto al peso della frutta. Mettiamo in una pentola le bacche di gelso, le fragole di bosco e le amarene, aggiungiamo acqua fino a ricoprirle, poi lo zucchero ed il succo di limone (non troppo, se no il composto risulterà acido. Diciamo 1/2 limone per mezzo chilo di frutti).
Lasciamo cuocere a fuoco lento per almeno un'ora, mescolando di tanto in tanto, poi frulliamo il tutto: otterremo così una crema fluida, giusta via di mezzo tra liquido e solido (se è troppo liquida, facciamo rapprendere continuando la cottura; se viceversa è troppo solida, aggiungiamo un goccio d'acqua).

Mentre la nostra crema cuoce, prepariamo l'impasto per le frittelle.
Laviamo ben bene i fiori di sambuco, privandoli dei gambi e rimuovendo gli eventuali insetti, asciughiamoli delicatamente. In una ciotola mescoliamo 100 gr di farina con un cucchiaino di bicarbonato ed un cucchiaio di zucchero, poi aggiungiamo un zic di olio d'oliva ed acqua in quantità tale da ottenere una pastella cremosa. Incorporiamo i fiori e mescoliamo bene. 
Imburriamo o oliamo una padella antiaderente e versiamoci a cucchiaiate il nostro preparato per frittelle, facendole ben dorare su entrambi i lati. 

Come potete notare dalla lista degli ingredienti, si tratta di una preparazione adattissima anche per i vegani, dal momento che le frittelle sono senza uova e non contengono nulla di origine animale, inoltre potete oliare la padella invece di utilizzare il burro. 
Ed io con questa ricetta chiudo il mio pranzo dell'Independence Day.

6 commenti:

  1. Wow, questa ricetta è favolosa. Vedo che anche tu, come me, non indichi mai quantitativi precisi. Io cucino a occhio e mi hai fatto sorridere quando hai scritto "...un ZIC di olio...". Anche io cucino così: un zic di qua, un tot di la... e via!
    O.K., L'Independence Day è terminato. Io personalmente avrei voluto cucinare più selvatico ma non ho avuto la possibilità, causa schiena, di andare per boschi e per campi. Pazienza, mi rifarò alla prossima edizione!
    Ti abbraccio e davvero grazie di avere partecipato a questa Giornata dell'Indipendenza Alimentare.
    Francesca

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    1. Beh, Francesca, in questo caso indicare le dosi precise era proprio complicato perchè non avevo la più pallida idea, quando ero uscita di casa, di quanti frutti e fiori sarei riuscita a raccogliere! Ha! Ha!
      Comunque sì, quello di cucinare a occhio è un brutto vizio che ho ereditato da mamma e nonna... rende un po' difficile seguire alla lettera le mie ricette, ma allo stesso tempo lascia a chiunque la libertà di variare, interpretarle secondo il proprio gusto personale e... beh, in fondo è questo che voglio.
      Per quanto riguarda l'ID, sono io a ringraziare te per avermi coinvolta in quest'avventura! Ciao, alla prossima.

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  2. Ho sguinzagliato mia mamma alla ricerca dei fiori di sambuco, ma mi sa che ormai è tardi perchè tanti erano già sfioriti. La ricett della crema comunque l'abbiamo seguita e provata con dei pancakes normali ed è davvero buona!

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    1. Elena, sono contenta che tu abbia provato questa ricetta e che ti sia piaciuta! Mi spiace per i fiori di sambuco, quest'anno sta facendo davvero caldo e probabilmente diversi alberi hanno anticipato la fioritura... Anche nel bosco dove ero andata a "fare la spesa" io ormai ne sono rimasti proprio pochi pochi, tardivi.
      Ciao e grazie per la visita ed il commento.

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  3. Ciao cara,
    Sono passata per dirti che ho chiuso il blog perché non ho tempo e voglia di correre appresso alle follie della legge dui cookies. Se mi ci raccapezzo, bene e riapro, se no, verrò a trovarti io qui! Un caro saluto
    Chiara

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    1. Chiara, mi dispiace davvero che tu abbia deciso di chiudere il blog. Spero comunque che tu voglia passare a trovarmi, di tanto in tanto, e che magari in futuro torni a riaprire la tua "casa" virtuale. Un abbraccio e buon tutto!

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