martedì 31 luglio 2012

Circe e la cincia portata dal vento

Domenica 22 luglio ha fatto il suo arrivo in Italia Circe, una perturbazione che ha portato in molte regioni vento forte, pioggia e tempeste. A casa nostra, invece, il forte vento ha portato… una cincia!
Davide l'ha vista "in diretta" schiantarsi contro la vetrata della nostra cucina e l'ha subito raccolta, mentre io tenevo alla larga il gatto Puxi.


Con il becco spalancato e il cuoricino che batteva all'impazzata, la cinciallegra è stata raccattata e tenuta con delicatezza dal mio maritino mentre io allestivo la sua "camera degli ospiti", una scatola da scarpe con all'interno della stoffa, un po' d'acqua e dei semini.


Il colore poco brillante del piumaggio ci ha fatto pensare che questo uccellino fosse un esemplare giovane; gli adulti, infatti, sviluppano una livrea dai colori accesi e brillanti, con il petto giallo vivo e screziature blu su ali e coda. Stando ai manuali di ornitologia, il Parus major (è questo il nome scientifico della cinciallegra) è un vorace insettivoro, ma dal momento che è un ghiottone non disdegna semi, frutta e bacche; noi, che in casa eravamo a corto di larve e ragni (!!!), le abbiamo sistemato in una ciotolina un po' del mio muesli contenente pinoli, uva sultanina, grano e altre ghiottonerie.

Fortunatamente la "nostra" cincia ha dimostrato di avere la testa dura perchè, nonostante la capocciata picchiata contro il vetro, appena messa nella scatolina sul balcone, ha spiccato un bel voletto andando a posarsi sul davanzale e da lì è poi volata verso un albero del giardino, scomparendo subito. Noi abbiamo disfato prontamente la scatola da "sos uccellino" ma, ad ogni buon conto, le abbiamo lasciato il piattino con il muesli sul davanzale e siamo stati ben contenti di scoprire in seguito che "qualcuno" aveva banchettato.

lunedì 30 luglio 2012

Prevenzione e divertimento, ecco "Pensa alla Salute!"

Ve lo avevo promesso qualche tempo fa ed ecco qui il video della serata "Pensa alla Salute!", evento che si è tenuto a Milano lo scorso fine settimana e che, nonostante le premesse, ha avuto un buon successo (alla faccia di chi gufa! He! He! He!).

Quello che trovate qui è soltanto un riassunto della serata, che ha fatto il punto sui rischi correlati all'obesità ed ha promosso la conoscenza di uno stile di vita sano, che passa attraverso la corretta alimentazione e la giusta pratica di un'attività sportiva.
In questo video, dunque, potete trovare degli assaggi delle esibizioni proposte da diverse scuole e palestre, spaziando dal ballo latino-americano all'Aikido, dal Krav Maga alle MMA e al Kali, ma anche alcuni simpatici "dietro le quinte"… che altro dire? Buona visione!

sabato 28 luglio 2012

Estate: anche la palestra chiude per ferie

In questi ultimi tempi ho parlato di alcuni stage ai quali ho preso parte, tralasciando di dirvi che avevo ripreso anche i "normali" allenamenti; in realtà, dal momento che la Scuola di T'Ienshu ha chiuso l'attività in simultanea con la chiusura delle scuole, da metà giugno e sino a mercoledì 25 luglio ci siamo allenati "in trasferta" e "ufficiosamente", nel senso che siamo andati presso un vicino centro sportivo e che ci siamo allenati alternativamente nella boxe occidentale e nel Sanda.

E' stata una bella occasione per mettersi alla prova con discipline diverse, comunque molto ricche e interssanti. Certo in questa manciata di giorni non posso dire di aver imparato nè la boxe nè il Sanda che, come tutte le cose, richiedono impegno e costanza: il mio è stato un "assaggio estivo", in attesa di ritornare a settembre a ritrovare il mio amato Kung Fu.

Adesso, però, anche questo corso estivo chiude e va in ferie e io ne approfitto per salutare gli storici compagni di allenamento e le "new entry" appena conosciute, ringraziando tutti per i bei momenti e le tante sudate vissute insieme. Ci rivediamo a settembre!
(Come sempre, cliccate sulle foto se volete vederle ingrandite e tenete d'occhio la colonna di destra se volete rimanere aggiornati sulle arti marziali: è lì che si trova "In primo piano", con le ultime novità)

Foto di gruppo "ufficiale"
Foto di gruppo "ufficiosa". Proprio come a scuola,
l'ultimo giorno di lezione si scherza tutti insieme!
Le Karpauan's Angels :-D

venerdì 27 luglio 2012

Judo e solidarietà, la magia dei bambini diventa un libro


L'arte marziale fortifica il corpo, ma anche lo spirito. Chi pratica arti marziali cresce come persona e come individuo prima ancora che come atleta. E queste parole, che possono magari apparire dal significato oscuro per chi non si è mai avvicinato a queste discipline, sono state rese concrete grazie ad un gruppo di bambini di Torino.

La scuola elementare di San Giacomo ha saputo trasformare l'ora di educazione fisica in un'esperienza di crescita e di integrazione che nessuno dei piccoli allievi dimenticherà mai, crescendo: il corso del Maestro di Judo Massimo Audino, infatti, contava un alunno del tutto speciale, Vittorio, un ragazzino gravemente disabile. Vittorio, colpito da tetraparesi spastica, ha difficoltà a muovere mani e piedi, ma non per questo è stato emarginato, anzi: durante tutto l'anno scolastico i ragazzi hanno giocato con lui, sotto la guida del maestro Massimo, imparando a interpretarne gli sguardi e i sorrisi, riuscendo a capire quando si divertiva e quando invece era spaventato. "Da subito abbiamo provato a inserire Vittorio in ogni attività - ha detto il judoka - e gli alunni si sono divertiti a coinvolgerlo nel gruppo, anche se dal punto di vista motorio non riusciva a seguirli".

Il tatami è diventato per loro il luogo del divertimento, dell'apprendimento, ma anche della solidarietà e dell'inclusione e questa esperienza condivisa con un compagno tanto speciale è poi confluita in un libro, che i ragazzini hanno realizzato con fotografie, racconti, disegni e ricordi del loro sport preferito, scoperto e praticato tutti insieme durante le ore di educazione fisica a scuola: "A noi piace fare Judo con Vittorio - si legge nel libro, che è stato premiato dal Coni con la medaglia del Premio Nazionale di Narrativa 2012 - perchè è coccolone, bravo, ride con noi, è simpatico, è nostro amico". Parole semplici e dolci, capaci di toccare il cuore come solo le parole sincere dei bambini sanno fare.

martedì 24 luglio 2012

A.a.a. lavoro carcasi, astenersi perditempo

Credevo di aver toccato il fondo quando, cercando lavoro, mi era stato proposto un contratto - ovviamente precario - di 45 ore settimanali per 600 euro lordi al mese. In realtà non era così ma, dopo la presa per i fondelli (come definirla altrimenti?) dell' "hobby ma serio", mi pareva proprio di aver raggiunto i minimi storici. E invece mi sbagliavo ancora. Recentemente ho avuto testimonianza del fatto che, come si suol dire, "al peggio non c'è mai fine" e, udite udite!, mi sono stati proposti trenta giorni complessivi di lavoro come segretaria, spalmati sui mesi di fine luglio, agosto e settembre, per la bella cifra di dieci euro netti al giorno.

Il mio interlocutore, che aveva impostato il discorso fingendo di non conoscere la mia età, aveva anche vaneggiato di una sorta di apprendistato, ma se non altro gli va riconosciuto il merito di non aver osato chiamare la sua ridicola proposta economica "rimborso spese" perchè, di fatto, in Lombardia con 10 euro al giorno non ci rimborsi un fico secco. Io, tanto per fare un esempio, avevo speso 5 euro e 20 centesimi soltanto per il biglietto del treno.

Sul momento, ve lo confesso, mi è cresciuta dentro una rabbia indicibile: sono convinta che se, lui come altri, avesse letto il mio curriculum invece di fermarsi al nome e cognome, non mi avrebbe nemmeno fatta uscire di casa per un colloquio.
Ho quasi 37 anni, ho iniziato a lavorare quando ne avevo 18, non sono mai stata schizzinosa e ho sempre accettato qualunque impiego purchè legale che mi facesse arrivare a fine mese: campionarista tessile, segretaria, educatrice d'infanzia, impiegata in un'assicurazione, aiuto cuoca, giornalista, receprionist, segretaria di direzione… ho accumulato tanta di quella esperienza in tanti e tali settori che venirmi a parlare di "palestra di vita", "opportunità di crescita personale" o "possibilità per fare esperienza" lo trovo quasi insultante, soprattutto se queste parole sono utilizzate per accompagnare una proposta economica che rasenta lo schiavismo.

Personalmente non credo che il problema sia da ricercare in queste persone che propongono lavoro a simili condizioni: secondo me il problema vero è che tutto questo è legale. Nessuno, mai, mi ha  parlato di lavoro nero. Tutto avviene nella perfetta legalità. E' legale il precariato pluriennale, sono legali il praticantato e l'apprendistato sottopagati, sono legali le più svariate forme di stage non retribuito e via dicendo.
Io di economia non capisco nulla, ma una cosa mi è ben chiara: se ai giovani e alle persone nel pieno dell'età per lavorare non si fornisce un impiego che dia loro una paga adeguata almeno per pagarsi vitto, alloggio e bollette è assurdo aspettarsi che questi facciano shopping. Chi non ha lavoro, così come chi guadagna dieci euro al giorno e ne deve spendere più della metà soltanto per andare e tornare dall'ufficio, se ne frega delle "Notti bianche" e delle aperture domenicali dei centri commerciali. Se si vuole davvero far ripartire l'economia, è qui che occorre fare qualcosa. Di concreto e urgente.
Termino qui, con una preghiera rivolta a coloro che riceveranno in futuro il mio CV: cerco lavoro, ho molta esperienza, un marito disoccupato, un mutuo e bollette da pagare; astenersi perditempo. Grazie.

lunedì 23 luglio 2012

Salute, benessere, divertimento e… un incontro grandioso!

Non sono superstiziosa. Non cambio strada se un gatto nero attraversa, ad esempio, e non faccio gesti scaramantici. Però, certe volte, vien proprio da pensare che qualcuno o qualcosa remi contro… Sabato 21 luglio, ad esempio, era tutto ormai pronto per la grande serata "Pensa alla salute!", occasione per fare il punto sul benessere, sulla prevenzione dell'obesità ma anche per assistere ad esibizioni di arti marziali, sport da ring e balli latino americani.

Alla buona riuscita di questa serata io tenevo moltissimo e per più di un motivo: ho collaborato all'organizzazione dell'evento, ad esempio, ma come se questo non bastasse tra coloro che si sarebbero esibiti ci sarebbe stato anche Davide con alcuni suoi allievi e, ciliegina sulla torta, proprio in occasione di "Pensa alla salute!" avrei incontrato finalmente dal vivo Serena, una web amica con cui ormai da tempo ci scambiamo twittate e commenti sui rispettivi blog.

Insomma: aspettative alle stelle, tutto pronto e… arriva una telefonata. A Milano sta per scatenarsi il finimondo, quindi si cambia location. Tre ore scarse prima del previsto inizio della serata! Disastro! 

E invece no! Il cataclisma ha davvero colpito Milano - in alcuni punti ha grandinato chicchi grossi come noci e Roberto Formigoni ha postato un tweet di questo tenore - ma la serata è andata benissimo anche grazie all'impegno che tutti (ma proprio tutti: Amedeo, Luca, Serafino, Kenia, Simone, Brian, Katia, Lucia e un sacco di altre persone!) hanno profuso per la riuscita dell'evento e io sono riuscita ad incontrare Serena, che nemmeno la grandine riesce a fermare!
Quando l'ho vista, all'ingresso, non mi sono trattenuta e, rinnegando completamente il mio animo da Marmotta, l'ho abbracciata con slancio: incontrarla di persona e conoscerla finalmente "dal vero" è stata una grande emozione. Spero di riuscire a rivederla presto, perchè è davvero una bella persona, nel virtuale come nel reale!

Insomma: tornando al discorso iniziale circa la superstizione, se è vero che qualcuno "gufa" è altrettanto vero che le persone belle e positive riescono a vincere le difficoltà, soprattutto quando lavorano insieme per un obiettivo comune.
E adesso bando alle ciance: ecco alcune foto della serata!

I maestri Virginio Laurini (Aikido), Davide Carpanese (Kung Fu, ma si è esibito con i suoi allievi in MMA e Kali) e Stefano Maiocchi (Krav Maga) in posa con alle loro spalle il mega cartellone pubblicitario realizzato per l'occasione.

Il gruppo degli atleti e dei maestri di arti marziali e disciplina di combattimento che si è esibito nel corso della serata: in maglietta azzurra, Krav Maga; in bianco, Aikido; in nero, MMA e Kali.
Nonostante la pioggia, la grandine, i ritardi dei mezzi pubblici e le strade allagate, il pubblico inizia a riempire la sala.

E dopo cena ci si scatena con l'animazione di Katia e i suoi balli di gruppo.

Questo è un semplice assaggio: a breve il video della serata! 

domenica 22 luglio 2012

Michele Verginelli, straordinaria normalità di un campione


Presa dall'entusiasmo della mia rinascita marziale, dopo il fantastico stage con il Gran Maestro di Krav Maga Danny Hazan ho deciso di lanciarmi in una nuova follia, facendo il mio esordio nelle MMA niente meno che con uno stage tenuto da Michele "Iron Mike" Verginelli, autentica leggenda delle Mixed Martial Arts italiane ed internazionali.

La palestra Urban di Milano ha ospitato, grazie all'organizzazione del Maestro Stefano Maiocchi, questa due giorni di stage ed io mi sono accodata a mio marito ed ai suoi allievi, un po' timorosa: non ho mai fatto MMA in vita mia e Michele Verginelli non è certo un atleta alle prime armi…

Al di là degli elementi tecnici, che per me erano del tutto nuovi e che ho cercato di assorbire come una spugna pur con tutte le mie limitazioni, a lasciarmi felicemente sorpresa è stata proprio la straordinaria umanità di questo grande campione: una persona semplice, disponibilissima, "normale" e assolutamente senza il minimo atteggiamento da vip. Michele non solo non "se la tira", ma anzi è sempre stato disponibile a fornire spiegazioni e suggerimenti a tutti i partecipanti e si è persino lasciato fotografare senza il minimo problema in pose scherzose e divertenti!

Iron Mike in trionfo 
Michele Verginelli scherza col
Maestro Davide Carpanese
  
La scherzosa vendetta di Iron Mike Verginelli


Per me, oltre che istruttivo e divertente, partecipare a questo stage è stato un modo per conoscere una persona eccezionale (che mi ha persino autografato la maglietta! He! He! He!) e di questo sono davvero grata e felice.

M° Davide Carpanese, io, Iron Mike, Eleonora De Agosti e
M° Stefano Maiocchi del World FC
Il gruppo di Saronno insieme a Michele Verginelli
Vi lascio qui sotto il video, realizzato dal World Fighters Club Self Defence Academy di Stefano Maiocchi, di queste straordinarie giornate marziali

sabato 21 luglio 2012

"Pensa alla salute!" cambia location

Comunicazione importante per l'evento di questa sera, "Pensa alla salute!": in considerazione delle previsioni meteo - che danno forte probabilità di temporali in serata - si è preferito cambiare location, evitando la cena all'aperto.

Il programma rimane invariato: ci saranno esibizioni di arti marziali, sport da combattimento, ballo e tanto divertimento in compagnia, ma… si cenerà all'asciutto!

Ci vediamo questa sera alle 20.00 in via Toffetti 75 a Milano!

martedì 17 luglio 2012

Il clan degli Insubres a Celtica 2012

Qualche tempo fa avevo scritto un post circa Celtica, importantissima festa internazionale di musica, arte e cultura celtica che si svolge annualmente nella splendida cornice della Valle D'Aosta e che è giunta quest'anno alla sua sedicesima edizione. Vi avevo lasciato con un interrogativo: cosa caspita ci faranno mai due Maestri, una Marmotta e alcuni allievi in un simile contesto? 


Ebbene, ecco qui sotto la risposta!



Ci siamo allenati con le spade (vere!).
Le armi sono in metallo e legno, ricostruzioni realizzate sulla base delle spade rinvenute nel corso degli scavi archeologici e hanno peso variabile a seconda delle dimensioni (ne esistono anche a due mani, più lunghe e pesanti, che risultano chiaramente meno maneggevoli e che venivano usate prevalentemente per sferrare fendenti dall'alto verso il basso, sulla testa o sulle spalle dei nemici).


Sentire, nel silenzio del Bosco del Peuterey, il rumore delle lame che si scontravano tra loro ci ha procurato un certo numero di… pubblico, legittimamente incuriosito. Ma la loro curiosità durava soltanto pochi istanti: in fondo, in un contesto come Celtica, in cui è normale imbattersi in guerrieri e folletti, antiche dame e fate dei boschi, un manipolo di persone che si allenano con le spade non desta particolare clamore!













Foto di gruppo dei "Celtes Insubres" in abiti contemporanei.
La nostra denominazione deriva chiaramente dall'area geografica di provenienza, l'Insubria
Circa l'abbigliamento celtico, dobbiamo lavorarci… ma nei prossimi anni penso proprio che se ne vedranno delle belle!

giovedì 12 luglio 2012

Prevenzione e divertimento, accoppiata possibile?

E' possibile parlare di prevenzione dei rischi cardiovascolari e al tempo stesso divertirsi? Io credo di sì! Penso che l'informazione sulla salute e il benessere non debba per forza essere noiosa e per questo è nata "Pensa alla salute!", una serata di divertimento e benessere inserita nella Campagna Mondiale per la Lotta all'Obesità e ai problemi ad essa correlati. 

Quello che trovate qui sotto è il volantino dell'evento. L'uomo sorridente con la maglietta grigia è Chris Powell, specialista della trasformazione e notissimo personaggio tv grazie a "Extreme Makeover", reality nel quale aiuta persone obese a riconquistare salute e benessere oltre che fiducia in loro stesse (perchè, forse vale la pena ricordarlo, l'obesità non è tanto un problema estetico - che dell'estetica uno può benissimo fregarsene altamente! - ma un serio problema che comporta gravi rischi, a cominciare da ipertensione, rischi cardiovascolari, aumento della possibilità di ictus…).
Quello in guardia su fondo blu, invece, è niente meno che mio marito, il Maestro Davide Carpanese, che insieme ad altri grandi nomi del panorama marziale ha aderito con entusiasmo a questa importante iniziativa.

E' bene precisare che nè Davide, nè gli altri Maestri e Insegnanti che prenderanno parte all'iniziativa percepiranno alcun compenso: hanno sposato con gioia la filosofia etica di questa serata che vuole essere davvero un'occasione di informazione e di divertimento per tutti!
Quindi vi aspettiamo tutti a braccia aperte sabato 21 luglio in via Oldofredi e, se abitate troppo lontano e non avete modo di raggiungerci, vi prego di dare diffusione dell'iniziativa. 

mercoledì 11 luglio 2012

Celtica 2012: storia, leggenda, arte, musica e...

Qualche tempo fa vi avevo parlato di Budicca, la regina guerriera dei Celti che oppose fiera resistenza all'avanzata romana; ebbene, credo si possa dire che dalle parole ho deciso di passare ai fatti, immergendomi da capo a piedi nelle atmosfere di Celtica 2012, festa internazionale di musica, arte e cultura celtica giunta ormai alla sua sedicesima edizione nella splendida cornice dei boschi della Val Veny, in Valle d'Aosta.

La locandina di Celtica 2012
Anche quest'anno come già in passato il programma era estremamente vario e interessava, oltre al Bosco del Peutery (un magnifico bosco secolare di straordinaria bellezza, a circa 1500 metri di quota), anche la cittadina di Courmayeur, il forte di Bard e Pré-Saint-Didier.


Gioielli celtici ricostruiti fedelmente
grazie all'archeologia sperimentale
400 artisti, 300 eventi, 43 concerti e spettacoli dal vivo, 72 animazioni e oltre 100 diverse attività hanno animato questa tre giorni valdostana che ha preso il via nella mattinata di venerdì 6 luglio con una bella passeggiata fino al lago del Miage.

Sabato di buon mattino il bosco secolare è stato animato dalle voci e dai suoni del mercatino artigianale e delle diverse attività e conferenze che si sono avvicendate sotto le frasche di imponenti alberi. 

Proprio i diversi artigiani che hanno preso parte all'evento hanno raccontato la loro esperienza di vita, originata da una scelta ben precisa che nel ventunesimo secolo può persino sembrare folle: lavorare con le proprie mani, ideando, creando e producendo qualcosa. Che si tratti di monili, calzature, spade o borse, è affascinante assistere a come della materia informe si trasformi letteralmente grazie all'abilità e alla passione di queste persone, fuggite da una vita dietro il monitor di un pc e tramutatesi in ciabattini, forgiatori, falegnami, scultori, armaioli…

C'è anche chi, come Francesca R. D'Amato, dopo aver studiato Scienze Naturali ha pensato di fare della propria passione un mestiere: è grazie a lei se ora ne so infinitamente di più sui draghi che hanno infestato l'Italia! So che può sembrare una battuta di spirito, ma non lo è affatto: Francesca ha censito, raccolto, mappato e studiato le numerosissime leggende che parlano di draghi nel nostro Paese - un lavoro che l'ha tenuta impegnata per circa due anni! - e, avvalendosi anche della sua preparazione scientifica, spiega ad esempio come è possibile che questi giganteschi rettili riescano a sputare fuoco (come lo accendono? Da dove arriva il gas? Come mai non si bruciano il naso?) e perchè non possono esistere draghi con quattro zampe che volino. Nel corso della sua conferenza spiega anche come la casata dei Visconti riuscì in un'abilissima operazione di marketing autopromozionale, sfruttando proprio i draghi e la loro sinistra fama: se volete saperne di più date un'occhiata qui.

Ricostruzione di tessitura celtica
Nel contesto di Celtica ce n'è davvero per tutti i gusti: all'interno dei campi storici, ad esempio,  è possibile rivivere l'atmosfera che si doveva respirare tra i Celti grazie a diversi gruppi che studiano e ripropongono - sempre attraverso l'archeologia sperimentale - gli stili di vita di quelli che i Romani definivano "barbari".
Il gruppo Bibrax, ad esempio, per quest'anno ha proposto "L'antro dell'artigiano: lo scudo gallico. Realizzazione delle spine per gli scudi del III secolo a.C." e, sempre nel contesto de "L'antro dell'artigiano", anche "Realizzazione delle calzature di tipo lateniano e halstattiano" (la civiltà di La Tène - Età del Ferro - e di Halstatt - Età del Bronzo e del Ferro - si svilupparono tra le odierne Francia, Svizzera, Austria, nord Italia, Germania, Croazia, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca, Inghilterra e Irlanda). Sagitta Barbrica, dal canto suo, ha realizzato "Tessitura dei bordi con il metodo della diteggiatura", "Battitura della moneta celtica" e "Banco espositivo didattico di ferri chirurgici e medicine dei Celti".



Esempio di campo celtico
Ascoltare e osservare è interessante ma vorreste provare a "fare il celta" in prima persona? Nessun problema! Le attività proposte sono quasi incalcolabili e si passa dalla "Tessitura con il metodo delle tavolette" proposta da Sagitta Barbarica alla "Decorazione e pittura del viso e del corpo con motivi celtici di La Tène e war painting irlandese e gallese tradizionale" di Bibrax; si può apprendere la "Costruzione di una scarsella o di un portacorno in pelle" o, se preferite, vi potete cimentare con la "Fusione a conchiglia di piccoli monili celtici in stagno", entrambi proposti da Labarum Bagauda Teuta Laevi.
L'artigianato non fa per voi e pensate di celare un animo da antico guerriero? Perchè non cimentarsi con il "Lancio della scure" di Sagitta Barbarica, lo "Stage di spada celtica" di Bibrax o "Spada e sola mano. Filosofia/tecnica di spada e disarmo a mano nuda" del Clan Na Ulriocht Na Tine allora?

E i bambini? Cosa facevano i bambini nell'Età del Ferro? Di sicuro ascoltavano storie e giocavano e allora a Celtica non si può certo trascurare i più piccoli, che hanno modo di divertirsi e fare amicizia imparando a suonare il corno, avvicinandosi al tiro con l'arco o addestrandosi al lancio della trottola.
Poi, naturalmente, ampio spazio era lasciato anche alle visioni più new age e fantasy: camminando lungo i sentieri non era difficile imbattersi in fate, elfi e persino in San Patrizio!


A questo punto probabilmente vi stareste chiedendo cosa caspita ci facevamo due Maestri, una Marmotta e alcuni allievi in questo ambito. Beh, continuate a seguirmi e lo scoprirete presto!

lunedì 9 luglio 2012

Storie di mostri e di uomini

Grosse novità bollono in pentola, continuate a leggermi e ne vedrete delle belle! 
Nel frattempo, visto che abbiamo trascorso un fine settimana tra elfi, folletti, fate e draghi (che vi dicevo? Continuate a leggermi… He! He!), ecco qui una piccola chiacchierata di mostri e uomini


P.S. Naturalmente questa canzone ha un "video ufficiale", ma credo che questo video sia la dimostrazione lampante che chi ci sa davvero fare riesce ad emergere anche partendo da un ambiente "alla buona".

venerdì 6 luglio 2012

Melanzane piene di sè

La superbia non è certo una virtù, ma queste melanzane hanno tutte le ragioni per essere piene di sè: questa ricetta per le melanzane ripiene infatti è stracolma di pregi. Economica (ora che sia io che Davide siamo senza lavoro la faccenda "sopravvivenza" è quantomai di primaria importanza…), facilissima da preparare, veloce da cuocere, semplice di gusto e persino vegetariana, questa preparazione è nata da un mio desiderio di sperimentare in cucina ed è già entrata a buon diritto tra le mie top ten.

Ingredienti:
  • 2 melanzane piuttosto grandi 
  • 2 o 3 mozzarelle 
  • 2 o 3 pomodori 
  • un uovo
  • pan grattato
  • uno spicchio d'aglio (a piacere)
  • basilico fresco
  • olio evo
  • sale (a piacere)
Si lavano per bene le melanzane, si ripuliscono tagliando loro la parte alla sommità e si tagliano a metà nel senso della lunghezza; si svuotano, servendosi di un cucchiaio.
Con la mezzaluna si sminuzzano la polpa delle melanzane, le mozzarelle, i pomodori ed il basilico; si mette il tutto in una capiente terrina e si amalgama il composto, come per la preparazione del "normale" ripieno di carne, aggiungendo un uovo intero ed il pan grattato per dare consistenza. Se vi va, aggiungete l'aglio, anch'esso sminuzzato, e un po' di sale (io, come sempre, non ho usato il sale).



Usate questo composto per riempire le melanzane (che quindi sono davvero piene di sè, oltre che di un po' di mozzarella e pomodoro!), cospargete la superficie con del pan grattato, aggiungete un po' di olio evo e passate in forno a 180° per circa mezz'ora.

Questa è la versione base vegetariana, ma potete tranquillamente apportare delle modifiche secondo il vostro gusto personale, aggiungendo ad esempio tocchetti di prosciutto o di salsiccia al ripieno. Oppure potete amalgamare dei pezzetti di scamorza affumicata e un pizzico di pepe nero per renderla più saporita. Le varianti ve le suggeriranno la vostra fantasia ed il vostro frigorifero!

mercoledì 4 luglio 2012

Lotta biologica contro le zanzare

Forse c'è qualcosa che non va. Il Comune in cui vivo già da diversi anni si è attrezzato per la lotta biologica contro le zanzare, arrivando anche a distribuire casette per pipistrelli, ma il problema è che i pipistrelli non ci sono e, di conseguenza, le zanzare abbondano.

Ad essere del tutto onesti devo ammettere che qualche tempo fa abbiamo avuto l'onore di ospitare nella nostra bat box un simpatico serotino, prontamente battezzato Pippi (nome suggerito da un mio vecchio post): trovato a terra, è stato raccattato e avvicinato a quella che era destinata a divenire la sua casetta, della quale aveva prontamente preso possesso.

Piccolo, morbido e carino divoratore di zanzare

Primo piano di Pippi, un musino che ricorda una volpe

Purtroppo dopo qualche tempo il nostro caro e morbidissimo Pippi ha pensato di andarsene, lasciando nuovamente la "villetta vista parco" sfitta e priva di inquilini volanti. 

Il sole tramonta, Pippi esce di casa

E, se quando il gatto non c'è i topi ballano, vi assicuro che se a mancare è un chirottero sono le noiossime zanzare a gioire! 
Non so se i rondoni che volano in buon numero nel cielo serale sono inappetenti o se le zanzare sono talmente tante da riuscire comunque a scampare ai loro agguati, fatto sta che puntualmente mi ritrovo piena di bozzi pruriginosi e parzialmente dissanguata!

Vivendo in città, paghiamo lo scotto di non aver rondini come vicine di casa (rondoni, rondini e balestrucci non sono la stessa cosa, ricordate?) e chiaramente anche di rospi (altri grandi insettivori) nemmeno l'ombra. Possibile allora che ci si debba rassegnare agli zampironi chimici

Una rondine. Non è vero che se si posa non può più volare!


Non necessariamente: la lotta biologica è dura, ma possibile. Innanzi tutto ciascuno di noi può fare il possibile per agevolare il ritorno e la proliferazione di animali insettivori: informarci su come e dove sistemare una casetta per pipistrelli (io ho fatto tutto secondo disposizioni e aspetto fiduciosa un inquilino!), ad esempio, ma anche non distruggere i nidi dei balestrucci (cosa peraltro fuorilegge! Lo so, trovarsi il balcone tempestato di cacca non fa piacere a nessuno, ma è un piccolo prezzo da pagare e solo per pochi mesi all'anno e si può ovviare al problema semplicemente stendendo un telo di plastica sul pavimento sotto il nido). 
Senza troppa fatica, poi, possiamo cercare di rendere più difficile la vita delle zanzare evitando ristagni d'acqua: bastano pochi minuti al giorno, ad esempio, per controllare che nei sottovasi sui nostri balconi non sia rimasta acqua stagnante, dove le zanzare possano depositare le uova. E, se abbiamo delle taniche e dei bidoni in cui conserviamo l'acqua piovana, basta avere l'accortezza di sistemare una zanzariera sull'apertura del recipiente.
E' importante anche pulire periodicamente le grondaie, facendo così in modo che l'acqua piovana scorra via velocemente e non crei ristagni di materiale vegetale imputridito, che a noi fa schifo ma che costituisce un autentico paradiso per mamma zanzara tigre impaziente di deporre le proprie uova.

Per eliminare il "problema zanzara" alla radice c'è chi ha pensato di intervenire direttamente in acqua, dove le larve di questi insetti attendono la metamorfosi che le porterà a divenire adulte: fin dagli anni '20 del secolo scorso in stagni e corsi d'acqua italiani è stato immesso un piccolo pesce chiamato gambusia, grande divoratore di larve acquatiche. Originario del nord America, questo pesciolino era stato introdotto in Italia - e in gran parte dell'Europa - per tentare di contrastare in particolare le zanzare del genere Anopheles, che veicolano la malaria

Oggi sappiamo benissimo che introdurre specie estere in un habitat naturale causa gravissime ripercussioni sull'intero ecosistema (basta vedere il disastro causato dalle tartarughe "orecchie gialle" e "orecchie rosse" americane, abbandonate negli stagni e nei laghi italiani da proprietari irresponsabili, che stanno letteralmente causando l'estinzione delle nostre tartarughe di palude. O anche la decimazione del nostro scoiattolo rosso europeo, che sta scomparendo a causa della scellerata immissione in natura di esemplari di scoiattolo grigio americano), quindi la gambusia può essere allevata e immessa soltanto i stagni e laghetti artificiali e mai, in nessun caso, liberata in natura.

Sempre in acqua può venir sparso - ovviamente da personale esperto e qualificato - un batterio isolato da un team di ricercatori israeliani nell'ormai lontano 1976, il Bacillus Thuringiensis Israelensis: questo minuscolo bacillo viene ingerito dalle larve delle zanzare e ne causa la paralisi del sistema digerente, portendole alla morte prima che si trasformino in esemplari adulti in grado di pungere e riprodursi.