Se n'è andata a soli 28 anni Elena Ivashchenko, campionessa di Judo russa incoronata per ben quattro volte regina europea e vincitrice di un argento e due bronzi mondiali. A dare il triste annuncio, la stessa Federazione russa che, in una nota, ha dichiarato: "Le sue vittorie resteranno impresse per sempre nella storia, Lena continuerà a vivere nei ricordi di quanti l'hanno conosciuta". Con il passare del tempo, si sta facendo chiarezza anche sulla probabile causa della morte, avvenuta il 15 giugno ed inizialmente ignota; stando a quanto riportato da "Russia Oggi" la giovane atleta si sarebbe suicidata, gettandosi da una finestra di un palazzo nella città di Tyumen, versione sostenuta anche dall'allenatore Vladimir Elchaninov che ha subito parlato di suicidio.
A far propendere per un gesto estremo e non per una caduta accidentale ci sarebbe pure quanto riportato sul sito del Comitato Investigativo russo: "Durante i rilievi sul luogo della tragedia è stato rinvenuto il passaporto, all'interno del quale c'era un messaggio scritto prima di morire". Elena avrebbe dunque perso il combattimento più duro e più importante, quello con le sfide della vita. Qualunque sia la motivazione nascosta dietro questa tragedia, resta il rammarico per una giovane vita spezzata tanto presto e per la perdita di una grande atleta del mondo marziale.
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