Serve davvero andare a scuola? Abbassate subito quelle sopracciglia inarcate, non sto scherzando. Nell'Italia del 2015 serve veramente andare a scuola? E a che cosa, di grazia? Preparare adeguatamente i giovani ad un lavoro futuro? Dotarli di cultura?
Lo ripeto, non sto scherzando: queste domande me le sono posta sul serio. Soprattutto dopo aver letto gli
strafalcioni raccolti dagli insegnanti su
Orizzonte Scuola, un quotidiano online dedicato a docenti, dirigenti e personale amministrativo delle scuole italiane. Un quotidiano "serio" e per "addetti ai lavori", insomma, su cui è possibile trovare, ad esempio, notizie relative alla
riforma della scuola e le conseguenti modifiche che comporterà per l'insegnamento della lingua inglese nella primaria o le fasi per le immissioni in ruolo. Ebbene, questo serissimo quotidiano ha pensato bene di raccogliere gli strafalcioni che i
maturandi sono riusciti a fare nel corso degli esami e che i professori, tra lo sconcertato ed il disperato, hanno messo su facebook. Perchè le disgrazie si sopportano meglio quando sono condivise.
Lo sapevate, ad esempio, che Pirandello scrisse "Il fu Mattia Bazar"? E sempre questo autore venne premiato con un Oscar (il sito non specifica se come attore protagonista o altro). Cambiando autore, non è che vada molto meglio: Leopardi, ad esempio, "era un umorista" (ai miei tempi lo si diceva classicista romantico, ma forse le cose sono cambiate); D'Annunzio, dal canto suo, era un estetista, mentre l'Inferno dantesco "è una voragine provocata dalla caduta di Lucignolo" e Dante, che "nacque da una famiglia nobile deceduta" e a cui si deve "la legge del contrabbasso", per scrivere la Divina Commedia si è ispirato a Napoleone.
Ah, già, la storia! Questa materia inutile (vi garantisco, una ragazzina di prima media mi ha detto: "Ma a cosa serve? Tanto sono tutti morti!"). Da dove vogliamo cominciare? Da Cristo che è nato nel 33 a.C.? O preferiamo la storia più recente, con la Rivoluzione Francese che è scoppiata... in Germania e - cito testualmente - "Alla presa della Bastiglia parteciparono donne senza mutande"? O, per avvicinarci ancora più ai tempi moderni, vogliamo parlare del compagno di Stalin: Tronky?
Meglio passare a geografia? Mh, potrebbe non essere una buona idea, dal momento che c'è chi parla di "erezioni vulcaniche", chi, in un'esaltante commistione di castronerie, afferma che "Vittorio Emanuele III era il regnante del Piemonte che si trova in Veneto" e chi, dopo aver guardato a lungo la cartina, si rivolge alla prof dicendo che proprio non riesce a trovarlo il Mar Occo.
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Per gentile concessione di OrizzonteScuola.it |
Arte? Ecco, sì, forse è meglio: passiamo all'arte. Così scopriamo che "Il Grido di Munch fu dipinto da Van Gogh", che Picasso è il maggior rappresentante del Culturismo e che la Gioconda si trova... a Lourdes!
E spostandoci alle materie scientifiche non va molto meglio: c'è chi, elencando le subparticelle atomiche, parla di "protoni, neuroni ed elettroni"; chi, parlando di energia atomica, cita le "scorze nucleari"; chi interpreta il principio di Archimede come "Un corpo, se non galleggia, affonda" e chi, alla domanda "Unendo tre punti che figura si ottiene?", risponde "Due rettangoli sovrapposti!".
Per ultima, una chicca d'inglese che non si può nemmeno definire maccheronico: "Il paradigma di find (trovare): find, fend, Findus" e, naturalmente, persino i prof hanno pietà e non citano nemmeno le castronerie lette e sentite grazie ai "false friends", i "falsi amici" che suonano simili ad una parola ma ne significano una diversa, come ad esempio "factory" che non è "fattoria" bensì "fabbrica", "estate" che significa "proprietà" o "education" che non ha a che fare con le buone maniere ma significa "istruzione".
Compresa adesso la disperazione del prof nella foto a inizio articolo? Capito, adesso, il perchè delle mie domande? Perchè è certamente vero che la maggior parte degli studenti non sono capaci di simili prodezze, ma è anche vero che certi soggetti non soltanto sono arrivati a sostenere gli esami di maturità, ma li supereranno pure (conoscete qualcuno, negli ultimi quindici, vent'anni, che sia stato bocciato alla maturità?) ed andranno ad ingrossare il già consistente gregge di caproni (senza offesa per gli animali) dei neo diplomati italiani.
E questo mi conduce dritta dritta alla domanda successiva, ovvero: perchè diamine non si boccia praticamente più nessuno alle elementari ed alle medie? Su quale dannatissima base psico-socio-educativa si suppone che gli insegnanti delle superiori possano colmare lacune accumulate negli otto precedenti anni e, evidentemente, mai corrette in modo adeguato? E, ancora, perchè questi insegnanti ammettono i caproni (sempre senza offesa per gli animali) a sostenere gli esami di maturità quando è evidente che maturi non sono dal punto di vista culturale e, fin troppo spesso, anche dal punto di vista umano e sociale?
Il sistema dell'"avanti tutti" non solo non premia gli studenti più impegnati e brillanti, ma ingenera anche il pericoloso meccanismo del "tirare a campare", del fare il minimo indispensabile, tanto quel minimo mi consente comunque di progredire. Col risultato che si fa sempre meno, si impara sempre meno e, cosa ben peggiore, si diventa adulti sempre meno consapevoli del mondo e sempre più incapaci di comprenderlo.