Dopo "La leggenda di Al, John e Jack" in molti li avevano dati per spacciati e invece Aldo, Giovanni e Giacomo sono tornati e, più in forma che mai, dirigono (con Morgan Bertacca) ed interpretano questo bel film che, se anche non conquista come lo splendido "Tre uomini e una gamba", che guarderesti e riguarderesti in continuazione trovandolo sempre divertente e a tratti geniale, conferma il ritorno in grande spolvero di un trio molto vivace e vitale.
Aldo, il povero, è un ambulante che vive grazie al commercio di abiti al mercato e qualche truffarella; un giorno, in fuga, viene investito dall'auto del ricco broker Giacomo, guidata dal maggiordomo/ assistente/ tuttofare Giovanni.
Raccattato e trasportato nella fantastica villa dell'uomo d'affari, Aldo si riprende e viene dissuaso dal maggiordomo Giovanni dallo sporgere denuncia, in quanto il dott. Giacomo "ha più avvocati che cravatte nell'armadio" e ci si accorda così per un "simbolico rimborso danni in contanti". Peccato, però, che il dott. Giacomo abbia investito tutto nello Stato africano del Burgundi, nel quale, guarda caso, scoppia una rivolta ed i militari salgono al potere. Riducendolo sul lastrico. Più povero del povero. Il quale, dal canto suo, si mostra più ricco del ricco e del maggiordomo che vive di luce riflessa, mettendo a loro disposizione la casa materna, l'auto...
Un bel film, godibilissimo anche grazie alle figure femminili che affiancano il trio protagonista, a cominciare dalla fantastica "mamma" di Aldo Giuliana Lojodice e passando poi dall'altera e viziata Camilla, la moglie di Giacomo, interpretata da Sara D'Amario e dalla focosa e "muj latina" fidanzata di Giovanni Dolores, interpretata da Guadalupe Lancho.
Molto divertente anche il burbero sacerdote, che punisce le sconfitte della squadra di calcio dell'oratorio infliggendo ore supplementari di catechismo: personaggio di secondo piano ma che dona maggior spessore al film nel suo insieme grazie alla bella interpretazione di Massimo Popolizio.
Immancabile, poi, anche in questo film, la partita di calcio, sorta di fil rouge che unisce le storie narrate dal trio, da quella indimenticabile e multietnica giocata sulla spiaggia per riconquistare la Gamba a quelle che hanno visto Giacomo impegnato a diventare papà ne "Il cosmo sul comò", fino a quella giocata qui dalla squadra di bambini allenata da Aldo.
Villa Claudia, la residenza "verde" sul Lago Maggiore |
Girato nel rispetto del protocollo Edison Green Movie - per realizzare film eco sostenibili - cui il trio tiene molto, "Il ricco, il povero e il maggiordomo" è stato realizzato limitando al massimo anche gli spostamenti ed è stato pertanto girato quasi interamente a Milano e nelle immediate vicinanze; la magnifica villa in cui vive Giacomo, ad esempio, si trova ad Imbersago, poco distante dalla residenza dei Moratti, mentre la maestosa residenza sul lago in cui vive il padre di Camilla è la storica Villa Claudia di Belgirate, che ha aderito al progetto "Lago Maggiore Green Meeting" ed è quindi risultata idonea per le riprese.
Ammetto che non ci vuol molto a convincermi a guardare Aldo, Giovanni e Giacomo. Questo trio mi accomagna fin dall'adolescenza e ora come allora riesco a godere della simpatia e del modo così unico con cui riesce a far riflettere sul mondo, sulle persone, sui vizi, sulle debolezze...
RispondiEliminaNon ho visto questo film, ma naturalmente spero di poterlo fare presto data la tua recensione positiva! :)
Me lo guarderò, anche perchè ho bisogno di un film così, ho bisogno di ridere un po' :D ... ah dimenticavo sono tornata e ti ringrazio anche molto per il tuo commento che mi ha incitata a farlo ;)
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