Il 20 luglio 1973 moriva a Hong Kong Bruce Jun Fan Lee. Quarant'anni sono trascorsi da quel triste giorno in cui il "piccolo drago" lasciò prematuramente il mondo, ma forse proprio la sua scomparsa tanto improvvisa e precoce ha contribuito ad alimentarne il mito, accrescendo a dismisura il fascino di questo grande uomo, autentico innovatore delle arti marziali.
Attore di film d'azione, filosofo e uomo dalla personalità poliedrica quanto irrequieta, Lee fin da piccolo evidenziò un carattere fin troppo esuberante, che lo portò da ragazzino a scontrarsi con la piccola criminalità giovanile di Hong Kong; le arti marziali - i rudimenti del Tai Chi, insegnatigli dal padre, e il Kung Fu Wing Chun, appreso dal grande Maestro Ip Man - non riuscirono a tenerlo lontano dai guai e per questo la famiglia decise ben presto di mandarlo a vivere negli Stati Uniti.
Non voglio dilungarmi sulle note biografiche nè su quelle cinematografiche: sia internet che le biblioteche traboccano di informazioni e personalmente credo che chiunque abbia una propria idea di Bruce Lee, un'idea che difficilmente accetterebbe di veder messa in discussione (e, d'altro canto, io non intendo avvallare nè criticare la visione di alcuno).
Ciò su cui praticamente tutti concordano, però, è il fatto che quest'uomo sia riuscito ad essere innovatore nell'ambito del fitness e della preparazione fisica: arrivò a costruirsi personalmente gli attrezzi che riteneva essere i più adatti per allenarsi e migliorare sempre le proprie prestazioni. Altrettanto innovatore fu certamente nell'ambito delle arti marziali, non fossilizzandosi mai in un unico stile ma sperimentando i più diversi stili di combattimento, ricercando uno stile-non stile che rifuggisse alle codifiche e consentisse di adeguarsi a qualunque tipo di avversario in uno scontro reale. Bruce Lee ha segnato indelebilmente la storia del cinema e delle arti marziali.
Per questo - ma forse non soltanto per questo - il suo mito resiste al trascorrere del tempo e, mentre i monumenti si sgretolano ed i libri ingialliscono, il nome di Bruce Lee evoca oggi come in passato ricordi e suggestioni indelebili.
Bruce Lee è il più grande di tutti i tempi ed è grazie a lui che mi sono dedicato alle arti marziali cmq bell'articolo fatto bene ti linko un'altro articolo interessante sempre su bruce lee http://www.combattimentototale.it/2012/09/il-pugno-un-pollice-di-bruce-lee.html
RispondiEliminaCiao Salvatore, benvenuto e grazie per il commento. Ti ringrazio anche per il link: le notizie su Bruce Lee non si approfondiscono mai abbastanza.
EliminaBuona giornata e a presto.