venerdì 29 agosto 2014

Buone notizie a chiudere la settimana e l'estate

Una settimana sta per chiudersi e con lei saluteremo anche il mese di agosto, preparandoci ad affrontare l'autunno ormai alle porte. Ecco allora qualche buona notizia dall'Italia e dal mondo, come sempre in ordine alfabetico.
Animali (1): è baby boom per il camoscio nel Parco Nazionale d'Abruzzo; secondo il censimento, sarebbero 141 i nuovi cuccioli nati nell'area protetta (qui la notizia).

Animali (2): E' stata chiamata "Marmitta" la micina che, intrufolatasi nel motore di un'automobile, è sopravvissuta al viaggio ed è stata poi estratta da un meccanico di Belluno. Ora il proprietario dell'auto vorrebbe adottare questo gatto fortunato (qui l'articolo).

Animali (3): al Parco Faunistico Le Cornelle sono nati due cuccioli di tigre, evento reso ancor più eccezionale del fatto che si tratta di rare tigri bianche. Specie seriamente minacciata d'estinzione in natura, questi animali trovano ora speranza di sopravvivenza tramite gli accoppiamenti in cattività (l'articolo qui).

Energia (1): la luce che entra dalle finestre potrebbe venir trasformata in energia elettrica. Merito di uno studio dell'Università del Michigan, che ha portato alla realizzazione di schermi trasparenti funzionanti come celle fotovoltaiche, capaci di catturare i raggi del sole e tramutarli in energia pulita (la notizia qui).

Energia (2): El Hierro è l'isola più piccola dell'arcipelago delle Canarie e, grazie ad un innovativo progetto, è diventata completamente autosufficiente dal punto di vista energetico facendo ricorso esclusivamente a fonti rinnovabili. Tutta l'energia necessaria, infatti, viene ricavata dalle pale eoliche e, quando questa non dovesse essere sufficiente, si ricorre all'energia idraulica (qui l'articolo).

Lavoro (1): 8.400 nuove assunzioni a tempo indeterminato. Succede in Campania, grazie ad una particolare misura che ricorre ad incentivi fiscali promossa dalla Regione (qui la notizia).

Lavoro (2): Cento mila assunzioni di insegnanti in tre anni. E' questo il piano per la scuola del ministro Stefania Giannini che intende reclutare il personale docente in parte attingendo a graduatorie già esistenti ed in parte tramite l'indizione di un nuovo concorso pubblico (l'articolo qui).

Politica (1): Il sindaco rinuncia all'indennità, così riapre l'asilo comunale. Succede a Macerata, dove il primo cittadino Giancarlo Temperilli - fresco di elezione - ha rinunciato a parte del proprio compenso per consentire la riapertura dell'asilo locale (qui la notizia).

Politica (2): netturbini in ferie, le pulizie le fa il sindaco. A Ceriano Laghetto si contano soltanto due netturbini e così, in caso di malattia o di ferie, molti interventi rischiavano di essere rimandati, ma questa estate è intervenuto in prima persona il sindaco Dante Cattaneo, eletto di recente ed aiutato in questa impresa anche da volontari (la notizia qui). 

sabato 23 agosto 2014

San Romedio, l'orso e Daniza

Il santuario di San Romedio
Daniza è diventata, suo malgrado, una star nell'estate 2014; un'estate atipica non soltanto a causa di un meteo impazzito, con piogge persistenti su tutto il nord Italia, temperature in picchiata e trombe d'aria sulla riviera ligure, ma atipica anche perchè, più che soubrette e stelline, a catalizzare l'attenzione dei social network è stata lei, Daniza, un'orsa.

Tutto ha avuto inizio nella mattinata di Ferragosto, quando il quotidiano locale L'Adige ha dato notizia di un fungaiolo aggredito da un orso nei boschi di Pinzolo; l'uomo, un marcantonio dal sangue freddo, è riuscito a salvarsi sferrando calci e pugni all'animale che, si è poi appreso, era un'esemplare femmina ed aveva aggredito il cercatore di funghi convinta che questo potesse rappresentare una minaccia per i suoi cuccioli. In Trentino uomini ed orsi hanno intrecciato le loro storie fin dal più remoto passato; in questa terra, tenacemente aggrappato alla roccia e svettante verso il cielo, sorge anche il santuario di San Romedio: meno noto di San Francesco,  si narra che Romedio di Thaur fece con un vorace orso ciò che il poverello d'Assisi fece con il temibile lupo, tramutandolo in creatura mansueta.

Il Santo eremita e l'amico orso
Secondo la tradizione, Romedio, nobile discendente di una famiglia cristiana, nel corso di un pellegrinaggio verso Roma conobbe il vescovo di Trento e, di ritorno a Innsbruck dopo aver incontrato il Papa, decise di rinunciare a tutti i propri possedimenti, facendone dono al vescovado trentino ed alla chiesa di Baviera, e di ritirarsi in eremitaggio e preghiera in una grotta laddove oggi sorge il santuario. Il suo incontro con l'orso fu tutt'altro che amichevole: mentre, insieme al compagno di preghiera Davide, stava per recarsi in visita al vescovo di Trento, l'animale assalì e sbranò il cavallo che avrebbe dovuto accompagnarli nel viaggio. Per nulla intimorito e forte nella fede, Romedio disse a Davide di mettere all'orso la sella e i finimenti che avrebbero dovuto essere destinati al cavallo; Davide, altrettanto confidente nella potenza del Signore, ubbidì e sorprendentemente l'orso si lasciò catturare, mansueto come un agnellino, divenendo inseparabile compagno del Santo.
Da quell'incontro sono trascorsi secoli ed il rapporto tra esseri umani e plantigradi è mutato con lo scorrere del tempo, tanto che l'orso si era estinto in Trentino ed è successivamente stato reintrodotto dall'uomo: Daniza stessa non è un'orsa trentina, bensì un animale proveniente dalla vicina Slovenia, liberata sui monti del gruppo del Brenta nell'ambito del Progetto Life Ursus, nato nel 1996 e co-finanziato con 4 milioni di euro dall'Unione Europea
Panchina-orso lungo il sentiero verso San Romedio
A differenza di altri suoi compagni, che hanno sconfinato in Austria e Germania e che sono stati impallinati senza troppi complimenti (entrambi gli Stati erano stati chiari circa il fatto di non voler plantigradi sul loro territorio), Daniza non solo è rimasta sul suolo italiano ma ha anche pensato bene di riprodursi: un successo per gli amanti della natura e per chi auspica il ritorno dell'orso bruno sulle vette trentine, una catastrofe per quanti - pastori ed allevatori in testa - non smaniano dal desiderio di imbattersi in un bestione di 200 chili o nei suoi misfatti perchè, se è vero, come scrive il WWF, che "la dieta dell'orso varia nel corso dell'anno", altrettanto vero è che, come riportano le cronache dei quotidiani locali laddove gli orsi sono presenti, questi animali non disdegnano di far visita ad alpeggi, allevamenti di ovini e bovini, arnie e frutteti.

L'orso, in fin dei conti, è un mammifero intelligente e non ci vuol molto a capire che è più facile abbattere una placida vacca in un recinto o saccheggiare frutteti ed arnie ricolme di miele piuttosto che inseguire cervi nei boschi. Varrebbe dunque, forse, la pena di interrogarsi sulle dinamiche e sull'opportunità delle reintroduzioni "forzate", quelle cioè pianificate a tavolino e realizzate dall'essere umano e non frutto del naturale girovagare degli animali - orsi, certo, ma anche lupi così come pure delle loro prede - che non tengono conto dei confini. Certo, di norma l'orso preferisce evitare di avvicinarsi troppo all'uomo, ma non va dimenticato che quelli che in passato erano terreni di caccia sono diventanti ambienti fortemente antropizzati: là dove gli orsi trentini inseguivano le prede oggi sorgono piste da sci ed agriturismi, la radura nel bosco in cui l'orso bruno si mangiava con gusto una carcassa è diventata una piantagione di mele della Val di Non. E anche laddove il bosco esiste ancora, fitto e rigoglioso, può capitare che un'orsa si imbatta in un cercatore di funghi e creda possa rappresentare un pericolo per i propri cuccioli.

Per approfondire:

venerdì 22 agosto 2014

Rondine, la pace possibile

Sedere a tavola con il nemico. Parlare con chi, fin da bambino, ti hanno insegnato a temere e odiare. E' così che si costruisce la pace, partendo dalle nuove generazioni, con pazienza e coraggio. Succede in un borgo medievale italiano, uno dei tanti che costellano il Bel Paese, ma unico nel suo genere: succede a Rondine, poco distante da Arezzo.

La ricetta di Rondine per diffondere la pace parte da uno Studentato Iternazionale che accoglie giovani provenienti da Paesi storicamente in conflitto; qui si mescolano corsi di studio universitari a un'esperienza internazionale di convivenza, confronto e dialogo. Ragazzi e ragazze divisi per cultura e fede, alimentati per anni da propaganda e nutriti di sospetto e rancore, si guardano negli occhi, frequentando gli stessi corsi universitari, studiano insieme, mangiano l'uno accanto all'altro e iniziano a cambiare. Iniziano a capire che, al di là delle bandiere e dei confini, ci sono persone.
Il 29 luglio 2014, mentre in Medio Oriente imperversava il conflitto tra Palestinesi ed Israeliani, gli studenti Raz (israeliano) e Rana (palestinese) si sono uniti ai loro compagni di ogni provenienza e credo per un incontro di preghiera per la pace: "Quello che ci accomuna - hanno detto - è il valore della vita umana"; le loro interviste, raccolte da Terra Santa Link, potete ascoltarle qui (da 1.10 a 4.32), sentimenti condivisi anche da Rabee (palestinese) e Naomi (israeliana) che hanno rilasciato una lunga intervista a "San Francesco".

Era il 1977 quando l'allora vescovo di Arezzo affidò l'uso della chiesa e di alcune strutture ad essa adiacenti nel paese di Rondine ad un gruppo di giovani famiglie che si era impegnato a ricostruire e ravvivare il piccolo borgo; da allora, come dalle macerie di antiche mura sono sorti nuovi edifici, così dalle rovine di giovani vite segnate dal conflitto e dall'odio rinascono speranza e voglia di pace. Una pace possibile non solo tra Israele e Palestina, ma anche nei Balcani, nel Caucaso, in Sierra Leone come in Libano, in Georgia come in Kosovo e in tutti quei luoghi da cui, oggi, giungono voci di guerra e in cui giovani vite riporteranno a casa, al termine degli studi in Italia, semi di fratellanza.
L'esperienza di studio e pace di Rondine è aperta anche ai ragazzi italiani; ad esempio, giovani studenti dei licei possono frequentare il quarto anno in questo borgo, seguendo i corsi delle proprie discipline di studio e confrontandosi nel quotidiano con i giovani dello Studentato Internazionale. Un anno di studio che li porterà a confrontarsi con realtà completamente nuove e diverse, un'esperienza all'interno della Cittadella della Pace che li maturerà ed arricchirà profondamente.

Per approfondire:
Rondine, missione e storia

mercoledì 20 agosto 2014

Hamburger? Mai provato vegetariano?

Hamburger di fagioli e ceci con cheddar inglese
Il numero di vegetariani, in Italia e nel mondo, è in costante crescita: una scelta dettata non soltanto dal rispetto per le altre forme di vita animale, ma anche da un'etica dei consumi e dal desiderio di una più equa distribuzione delle risorse oltre che da motivazioni puramente scientifiche (tanto che persino il programma di divulgazione scientifica SuperQuark ha parlato dell'opportunità di diventare vegetariani o, almeno, di ridurre il consumo di carne nella puntata andata in onda il 7 agosto 2014).
La maggior parte dei terreni coltivati a livello mondiale, così come dell'acqua dolce disponibile in termini planetari, non vengono infatti utilizzati direttamente per l'alimentazione umana bensì per gli allevamenti di carne da macello; ridurre le portate di carne sulle nostre tavole consentirebbe di salvare aree boschive dalla deforestazione e dalla trasformazione in pascoli, oltre che di limitare il consumo di acqua dolce (che, sebbene viviamo in un pianeta blu, rappresenta meno del 3% di tutta l'acqua presente sulla Terra, dal momento che il resto è acqua salata). Comunque, quanti sono interessati alla puntata di SuperQuark la possono trovare qui (da 1:47:42 la parte inerente l'alimentazione), e veniamo adesso al punto focale di questo post: gli hamburger vegetariani
Hamburger di soia con melanzane grigliate
Realizzare degli hamburger senza carne è facilissimo: esistono, in commercio, degli hamburger di soia già pronti che vanno soltanto cotti in padella, come quelli della Sojasun o della Kioene o della Valsoia, ma si possono preparare degli hamburger anche in casa: una ricetta per gli hamburger di soia home made la trovate qui, mentre quello che vedete nella foto qui sopra, ad esempio, è a base di fagioli e ceci. In una pentola si fa un soffritto di cipolla, sedano e carote, aggiungendo poi acqua, fagioli e ceci; l'acqua non deve essere molta, in quanto serve soltanto per cuocere i legumi fino a quando questi diventino ben morbidi.  Io, non usando sale, ho insaporito il tutto con qualche grano di pepe nero. Si frulla il tutto fino ad ottenere un impasto piuttosto consistente - se è troppo morbido si può aggiungere del pangrattato - che poi viene ripartito negli involucri di plastica rotondi per dar loro la giusta forma e si cuociono in padella, con un po' d'olio d'oliva affinchè non "attacchino". Se ne preparate un buon quantitativo e non vi servono tutti subito, non cuoceteli: potete tranquillamente surgelarli per consumarli in un secondo momento. 
Cotoletta di soia con doppio formaggio e ketchup
Naturalmente ci si può sbizzarrire nella preparazione del nostro panino: i panini con semi di sesamo stile fast food si trovano ormai comunemente anche nei supermercati, il formaggio che ho utilizzato per il panino qui sopra è del cheddar inglese in fette, poi pomodoro, lattuga e salsa tartara. Ma si possono guarnire anche con verdure grigliate, con il contorno vegetariano, con la salsa d'estate... 
Non manca nemmeno la possibilità di mangiarsi uno squisito chicken burger (senza chicken): ci sono infatti in commercio delle cotolette vegetariane gustose ed adattissime allo scopo, della Io Veg. Anche in questo caso potete poi dare libero sfogo alla vostra fantasia per quanto riguarda le verdure che andranno ad arricchire il panino, così come pure in fatto di salse e condimenti. Che dire? Buon appetito!

lunedì 18 agosto 2014

Kung Fu T'Ienshu, si riparte

Con la ripresa dell'anno scolastico torna in piena attività anche la Scuola Wo Chen di Saronno, scuola di Kung Fu T'Ienshu attiva in città da oltre trent'anni. Il T'Ienshu è l'unico stile di Kung Fu nato in Italia e riconosciuto dalla Federazione Cinese e letteralmente significa "Arte della quiete, della pace interiore"; la Scuola Wo Chen è una delle poche scuole di T'Ienshu CSeA, inserite cioè nell'elenco approvato dal Maestro Fondatore stesso della disciplina, che periodicamente ne verifica la preparazione e l'adesione alle direttive da lui dettate per lo stile. La Scuola prevede corsi sia per adulti che per bambini a partire dai 4 anni d'età.
Il PAD è il Programma Autodifesa Donna, nato quasi biblicamente da una costola del T'Ienshu e sviluppatosi per adattarsi alla perfezione all'universo femminile: le donne, infatti, sono diverse dagli uomini sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico e proprio su queste differenze fa leva il PAD, tendendo a sviluppare i punti di forza ed a minimizzarne le debolezze. 
Per ulteriori informazioni sui corsi, così come per prendere parte ad una lezione gratuita di prova, contattate i recapiti riportati nel volantino (cliccateci sopra per ingrandirlo). 

giovedì 14 agosto 2014

Le Amazzoni del Benin, combattenti per il re

Non solo guerriere, ma coraggiose e spietate come e più degli uomini: sono le donne che riemergono dalla storia grazie ai bassorilievi del palazzo reale di Abomey, capitale dell'antico regno di Dahomey nell'attuale Benin. Le immagini riportano attimi di battaglie e scontri corpo a corpo di queste Amazzoni nere di un recente passato; una raffigura una donna che con un grosso coltello taglia la gola ad un nemico, un'altra immortala una combattente che morde al collo, con denti affilati, un avversario maschio.

Non si tratta di raffigurazioni mitologiche, ma di espressioni artistiche che testimoniano una storia confermata anche dai giornali occidentali: il 26 ottobre del 1892 l'esercito del re Gbèhanzin resistette strenuamente all'assalto francese del villaggio di Kotopa, destando molto clamore in Europa perchè, come riferì il parigino "Le Petit Journal", queste "donne combattevano con un'energia incredibile e totale sprezzo della morte". 
Inizialmente le Amazzoni del Dahomey erano addette alla guardia personale dei regnanti, ma nel 1880, quando l'incoronazione del re Gbèhanzin coincise con l'espansione coloniale francese, il sovrano inserì le donne nell'esercito regolare, un esercito composto da 12.000 mila guerrieri, un terzo dei quali donne e, comunque, già da tempo partecipavano attivamente alle incursioni nei regni vicini, procurando schiavi e facendo scempio dei nemici. Le ragazze venivano reclutate durante l'adolescenza, senza particolare distinzione sociale ma scelte tra le più sane e forti (anche dal punto di vista psicologico, oltre che fisico) perchè dovevano resistere ad una preparazione rigorosissima: alcuni degli esercizi di addestramento, ad esempio, prevedevano che passassero a torso nudo attraverso barriere di spine o che affrontassero ed uccidessero un toro. E parte dell'addestramento consisteva nell'uccidere condannati a morte e vittime sacrificali. Le fanciulle dovevano poi giurare fedeltà al re e fare voto di castità.

Armate di un lungo coltello simile a un machete, un rasoio e un fucile a pietra focaia, tenevano spesso un chiodo legato al polso e si limavano i denti per renderli più affilati; il loro coraggio e la loro ferocia in battaglia divennero leggendarie, di loro si diceva che fossero indomabili e molte persero la vita difendendo fino allo stremo la capitale del regno dall'assalto francese. Le Amazzoni del Dahomey non si sentivano per nulla inferiori agli uomini e, anzi, rivaleggiavano con loro orgogliosamente. Anche l'esploratore britannico Sir Richard Francis Burton, che nel corso dei suoi viaggi ebbe occasione di assistere ad alcune dimostrazioni da parte di queste donne guerriere, ne rimase profondamente impressionato, tanto da descrivere il Dahomey come una Sparta nera.

mercoledì 13 agosto 2014

Contorno mediterraneo d'estate

Io adoro le verdure. E amo l'estate. E impazzisco per le verdure tipiche di questa stagione, gustose e colorate. Ecco dunque un contorno preparato con gli squisiti prodotti che Madre Natura ci regala in tutta l'area del Mediterraneo in questa stagione, un piatto facile facile, veloce e gustoso.

Ingredienti:
  • 2 melanzane
  • 3 o 4 pomodori (dipende dalle dimensioni)
  • 1 peperone
  • 1 scalogno
  • 1 manciata di capperi
  • 1 manciata di olive denocciolate
  • sale
  • olio e.v.o.
Lavate le melanzane, tagliatele a tocchetti di circa 1 cm di lato e mettetele a fare acqua con il sale; nel frattempo lavate e pulite il peperone e tagliatelo a listarelle dello spessore di circa un centimetro, pulite ed affettate anche lo scalogno, lavate e tagliate a tocchetti i pomodori.
In una padella capiente fate scaldare un po' d'olio d'oliva con le melanzane a tocchetti ed aggiungete poi peperone, pomodori e scalogno. Fate cuocere a fuoco moderato per una decina di minuti - in modo che le melanzane siano ben cotte e i pomodori si sfaldino, rilasciando il loro sughetto - ed aggiungete i capperi e le olive, tagliate a rondelle; lasciate cuocere per altri cinque minuti, mescolando in modo che tutti i sapori si amalgamino per bene e poi... beh, poi servitelo come accompagnamento a ciò che più vi piace e buon appetito!

lunedì 11 agosto 2014

Boxe: l'Europa si inchina a Simona Galassi

Regina di Romagna, imperatrice d'Europa. E' ancora lei, Simona Galassi, la super Simo azzurra, a sedere incontrastata sul trono del pugilato femminile europeo. Nulla ha potuto il caldo della notte ostiense, a nulla sono valsi gli assalti della trentenne francese Laetitia Arzalier: Simona ha lasciato che l'avversaria dettasse il ritmo, ha contenuto gli attacchi, ha dato la sua ennesima lezione di boxe pulita ed estremamente tecnica e, alla fine, ha portato a casa il risultato.
Il Lido di Ostia si infiamma mentre la Arzalier attacca forsennatamente, pugni anche a casaccio, più che alla tecnica mira a stremare la Galassi. Ma Simona la sa lunga e, dopo aver patito un po' gli assalti della sfidante d'oltralpe tra la quarta e la quinta ripresa, è tornata a dominare la situazione. Sa essere glaciale, Simona, sa dosare energia e colpi. Sa vincere. E vince. Si riconferma Campionessa Europea EBU ai punti, con verdetto unanime della giuria: 97-94, 98-94, 100-91.
E' ancora lei a dominare l'Europa dei pesi mosca.
La "ragazzina", come la chiama il suo allenatore e mentore Alessandro Duran, si è rivelata ancora una volta una pugile più unica che rara ed è lo stesso Duran ad avere parole entusiastiche per la sua pupilla: "Simona è una pugile vera, con la P maiuscola, e stasera lo ha dimostrato. Non dimentichiamoci che ha 42 anni: è un talento vero, dopo di lei non so chi potrebbe prendere il suo posto. Deve tornare sul tetto del mondo, è quello il posto che le spetta". Pochi giorni di vacanza e poi, a settembre, via di nuovo con gli allenamenti, per prepararsi a quell'incontro per il titolo mondiale che l'imperatrice d'Europa vuole riportare in Romagna. 

giovedì 7 agosto 2014

Una petizione per chiudere lo zoo dell'orrore

L'ultimo, in ordine di tempo, è un esemplare di Drago di Komodo. Il terzo della sua specie a morire quest'anno dietro le sbarre del Surabaya Zoo, lo zoo dell'orrore o, com'è stato ribattezzato dalla stampa internazionale, lo "zoo of death" (qui l'articolo). Uno zoo che dovrebbe venir chiuso il prima possibile.

Più delle parole, credo parlino le immagini.



La PETA invita ad inviare commenti ("educati", raccomanda, qui) alle autorità competenti affinchè intervengano per porre fine all'orrore ed è attiva una petizione internazionale per chiedere la chiusura di questo zoo: la trovate qui

mercoledì 6 agosto 2014

Buone notizie d'estate

Con la speranza che il mese di agosto porti l'estate tanto attesa e metta un freno alla pioggia, ecco qualche buona notizia dalla cronaca, per sorridere anche sotto l'ombrello... o l'ombrellone! 
Come sempre, le notizie sono in ordine alfabetico.

Animali: insolito spettacolo nelle acque del Mediterraneo, dove due gruppi di mante si sono incontrati ed hanno iniziato a balzare fuori dall'acqua, dando vita ad uno straordinario balletto tra le onde del Santuario Pelagos (qui l'articolo).

Animali (2): il gatto Smudge salva due bambini dai bulli. Il micio, adottato da una famiglia britannica, si è lanciato addosso ad un bambino che stava facendo il gradasso e spintonava il suo padroncino di cinque anni ed il fratellino (qui l'articolo).

Bambini: avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche la caduta di un bambino di Scampia all'interno di un tombino aperto, ma le sue grida d'aiuto sono state sentite da un automobilista che si è subito mobilitato per salvare il piccolo e la vicenda ha avuto un lieto fine (qui l'articolo).

Energia: 800 Km di autonomia ed una velocità massima di 140 Km/h: sono queste le eccezionali prestazioni della SunSwift eVe, la straordinaria auto elettrica interamente alimentata a pannelli solari realizzata da un gruppo di studenti della South Wales University, in Australia. L'auto, in attesa di omologazione, potrebbe presto circolare sulle strade australiane (qui l'articolo).

Ladri: quella che stava per perdere a causa di un ladruncolo sarebbe stata la dodicesima bicicletta rubatagli in un anno, ma questa volta l'anziano è stato più fortunato: due giovani, infatti, hanno assistito alla scena e hanno messo in fuga il malvivente, riconsegnando la dueruote al pensionato (qui l'articolo).

Ladri (2): un ladro ha scelto male la casa da "ripulire" e, quando si è trovato il proprietario di fronte, non solo è stato bloccato, ma anche arrestato. Il malvivente si era infatti introdotto nell'abitazione di un agente della Questura di Bolzano, che lo ha fermato, disarmato e consegnato alla giustizia (qui l'articolo).

Salute: continuano le piacevoli sorprese legate al cioccolato fondente. Recenti studi effettuati presso l'Università La Sapienza di Roma hanno infatti dimostrato che l'assunzione di cioccolato fondente ha effetti benefici sui pazienti affetti da malattia arteriosa periferica, i quali riescono a camminare più a lungo senza accusare dolori dopo aver mangiato del cioccolato (qui l'articolo).

Scienza: gli italiani sono in testa alla classifica della tecnologia. Recentemente, infatti, dei giovani e promettenti studiosi hanno conquistato un argento alle Olimpiadi di informatica e sono stati incoronati Campioni del Mondo di robotica (qui l'articolo).

SOS: campionessa nello sport e provvidenziale bagnina. Diletta Carli, campionessa mondiale juniores di stile libero, ha salvato la vita ad una bagnante in difficoltà a Viareggio. La giovane nuotatrice non ha esitato a lanciarsi in acqua per soccorrere una donna che rischiava di essere sopraffatta dalla corrente (qui l'articolo).

SOS (2): un poliziotto in vacanza ha salvato una ragazzina di 12 anni che stava per cadere nel vuoto. La giovane era aggrappata ad un cornicione a circa 10 metri di altezza e chiedeva aiuto; il poliziotto è riuscito ad afferrarla e metterla in salvo (qui l'articolo).

Storia: eccezionale ritrovamento archeologico ad Abydos nel corso del quale sono stati riportati alla luce i resti di un Faraone sconosciuto dell'antico Egitto (qui l'articolo).

Turisti: un turista cinquantenne francese, in vacanza con la famiglia, ha cercato di rubare dei reperti archeologici dal sito di Pompei, ma è stato notato da un altro turista di maggior senso civico che ha dato l'allarme chiamando il 112. I Carabinieri hanno così fermato l'uomo, trovando nella custodia della sua macchina fotografica diversi reperti (qui l'articolo).

Turisti (2): brutta avventura per una turista romana che, con due amiche, si era accampata sulla celebre spiaggia siciliana di Montalbano: nel cuore della notte è stata aggredita da un uomo che ha cercato di violentarla. Le donne, però, hanno reagito picchiandolo e chiedendo aiuto a due venditori ambulanti subito corsi in loro aiuto. Il malfattore è stato rintracciato e bloccato dalle forze dell'ordine (qui l'articolo).

sabato 2 agosto 2014

Alice Caligiuri, dal ring all'UEF (passando dalla Casa)

Molti, in particolare tra coloro che non nutrono una grande passione per gli sport da ring, si ricordano di Alice Caligiuri soprattutto per la sua partecipazione al Grande Fratello televisivo e per trovare notizie su questa atleta nel web è necessario dribblare le chiacchiere da gossip legate alla Casa più famosa d'Italia, eppure Alice non è certo una mezza calzetta, è anzi una sportiva di altissimo livello e dal curriculum impressionante: amante dello sport fin da bambina, è approdata alla Kick Boxing quando aveva 18 anni ed i duri allenamenti, uniti alla sua volontà di ferro, hanno dato i loro frutti; è stata campionessa italiana di boxe nel 2004 e nel 2008, campionessa italiana di Kick Boxing nel 2006 e 2007, vicecampionessa nazionale di pugilato nel 2005 e 2006. Scusate se è poco! Eppure di lei si è parlato - e scritto - soprattutto in relazione alla sua esperienza televisiva con Alessia Marcuzzi e soci.
Ora però le cose stanno per cambiare: Alice Caligiuri è infatti entrata a far parte della famiglia marziale della United European Fighters in qualità di responsabile nazionale del settore femminile Kick Boxing ed andrà ad affiancare i Maestri che già sono membri dell'UEF come il Maestro Mario Rama, Dirigente nazionale e responsabile del settore Muay Thai e, ad esempio, il saronnese Maestro Davide Carpanese, responsabile per l'Italia del settore MMA. La pluricampionessa torna insomma a far parlare di sè e lo fa nel contesto degli sport da combattimento, in quel mondo che ha saputo conquistare con fatica e orgoglio e che le ha portato tanti ammiratori.