sabato 31 maggio 2014

Rapina una banca. Poi restituisce i soldi, a rate

"Giuro, ve li restituirò": sono queste le parole, secondo il personale della banca, che un rapinatore avrebbe detto all'impiegato di cassa dopo essersi fatto consegnare i contanti, 6.500 euro. Ma a un malvivente, che si presenta in banca a fare una rapina, certo non c'è da dare fiducia. Eppure, qualche tempo fa, ecco una busta indirizzata al direttore dell'istituto di credito; dentro, cinquecento euro in banconote ed un foglietto con poche parole: "Questa è la prima tranche".
Ricostruendo la vicenda, per la quale c'è un fascicolo aperto in Procura e su cui stanno indagando le forze dell'ordine, emerge che l'uomo sarebbe un signore di mezza età, italiano, e che forse non era neppure armato; nella tasca dei pantaloni c'era la sagoma di una pistola, ma chissà, forse era semplicemente formata dall'apertura di pollice e indice. Lui, poi, dopo essersi fatto consegnare i soldi, ha tenuto a precisare di non essere un un delinquente: ha subito detto che non è da lui fare certe cose e  che quella non era una rapina bensì "un prestito senza interessi", che avrebbe restituito la somma. 
Ovviamente, nessuno nell'istituto di credito ha... dato credito a queste parole. Grande la sorpresa, dunque, quando il postino ha consegnato, insieme ad altre missive, anche quella busta contenente i 500 euro in contanti ed il biglietto che annunciava la prima trance della restituzione del maltolto.
A Milano le rapine che restano impunite sono in forte calo: telecamere di sicurezza e procedure investigative hanno portato all'arresto di un numero sempre più consistente di malviventi e anche questo rapinatore verrà preso e riceverà la punizione che gli spetta. Intanto fioccano le ipotesi su chi possa essere quest'uomo di mezza età, dai toni decisi ma mai violento, che si è dileguato dopo aver intascato 6.500 euro e che ora ha iniziato a restituire il maltolto: forse quei soldi gli servivano per rimettersi in sesto, forse aveva perso il lavoro o ha dovuto affrontare un grosso imprevisto in famiglia... Le ricerche continuano.

giovedì 29 maggio 2014

Due settimane con 80 euro...

...Forse in un universo parallelo! Ora che le elezioni sono passate, ora che il PD renziano ha ottenuto una percentuale di voti inaudita, posso scrivere in libertà della mia "sfida sopravvivenza" senza temere di essere ritenuta di parte. D'altro canto, se c'è qualcosa di cui posso andare fiera è di non avere preconcetti di sorta e di non essere schierata "per principio" con alcun partito politico.
Ecco dunque: venerdì 23 maggio - ben prima della prevista scadenza della "sfida" - sono andata a fare la spesa e, pur cercando di rientrare nel budget ed aguzzando la vista alla ricerca di offerte e sconti, il risultato finale è stato quantomeno sconfortante, come potete vedere dall'immagine dello scontrino.
La realtà forse è che, come aveva giustamente suggerito Cinciamogia nel suo commento, due settimane non bastano per fare media e che sarebbe necessario valutare se la cifra di 80 euro mensili può o meno essere risolutiva sulla lunga distanza.
Basta aver la necessità di acquistare qualcosa di particolare - un pezzo di formaggio di una determinata qualità, degli aperitivi per una cena tra amici, un vino non scontato o altro - ed ecco che fatalmente la cifra finale può lievitare anche vertiginosamente, portandoci ben lontani da quegli 80 euro complessivi che dovrebbero bastare per due settimane.
Se ci si limita alla pura sopravvivenza - pane, latte, un po' di frutta e verdura possibilmente di stagione, pasta - allora è verosimile che si possa effettivamente rientrare nella cifra di 80 euro di spesa per due settimane, a patto però che di sopravvivenza si tratti e non ci si concedano troppi pericolosi sgarri.
Per quanto mi riguarda, dunque, la sfida è miseramente fallita. Ma, ben inteso, si tratta solo della mia personale esperienza, che non pretende di essere paradigma di alcunchè.

martedì 27 maggio 2014

Autodifesa donna al parco

Sabato 24 maggio è stata una giornata magnifica: sole splendente, leggera brezza, il tempo ideale per un allenamento all'aperto. E così alcuni volenterosi appartenenti all'Accademia Marziale Saronno si sono dati appuntamento al Parco Lura per provare tecniche di autodifesa femminile sotto la guida del Maestro Sabino Gemma, Maestro di Kung Fu T'Ienshu e responsabile del Programma Autodifesa Donna per la Lombardia.
L'idea di incontrarci al Parco è nata dal desiderio di "contestualizzare" le aggressioni: le donne spesso vengono approcciate pesantemente proprio mentre si trovano all'aperto, per strada o al parco, per questo si è pensato che potesse essere utile uscire dalla palestra, immergersi in un contesto più realistico e vedere quali sarebbero state le nostre reazioni avendo a che fare con, ad esempio, un terreno sconnesso invece che con il liscio parquet o il tatami.
Dopo un'introduzione teorica al PAD ed alle sue applicazioni, abbiamo iniziato a mettere in pratica le tecniche di autodifesa. 
Il PAD è nato dal T'Ienshu e si sviluppa parallelamente ad esso, ma con un'attenzione particolare all'universo femminile; sebbene qualsiasi arte marziale possa contenere tecniche adatte per potersi difendere, infatti, è innegabile che una donna è, per struttura fisica e meccanismi psicologici, diversa da un uomo. Il nostro modo di reagire alle provocazioni, il nostro modo di affrontare le difficoltà e di fronteggiare un eventuale pericolo sono diversi da quelli degli uomini - non a caso si dice che gli uomini siano di Marte e le donne di Venere - e chiaramente anche la nostra struttura fisica è più esile e leggera rispetto a quella degli uomini. Proprio qui sta la bellezza e la ricchezza del PAD: nel fatto che non proponga la forza-contro-forza (che sarebbe del tutto improponibile nel caso di aggressione da parte di un uomo) ma che si basi invece su rapidità di reazione ed utilizzo di "trucchetti" (colpi ai punti più sensibili, applicazione di leve articolari ecc.). 
Chiaramente nessun articolo, per quanto appassionato, potrebbe mai riassumere in modo efficace ciò che viene effettivamente spiegato ed insegnato nel corso degli allenamenti di PAD, allenamenti che fanno molta attenzione anche all'aspetto psicologico ed alla preparazione emotiva delle praticanti alle aggressioni.
Per quanto mi riguarda, così come ho avuto modo di dire al Maestro nel corso dell'allenamento, io parto dal presupposto che chiunque sia più grande e forte di me (sono "alta" poco più di un metro e mezzo, peso 50 Kg scarsi): sono una potenziale "vittima ideale". Per questo riuscire a liberarmi dalla presa di un uomo che, nel migliore dei casi, pesa 20 chili più di me rafforza la mia autostima e la presa di coscienza delle mie potenzialità: sapere che, in caso di aggressione, avrei qualche carta da giocare mi fa sentire più sicura. Anche quando passeggio da sola al parco.

lunedì 26 maggio 2014

Dall'immondizia nasce una casa

"Pazzo", "visionario", "strambo" sono solo alcuni degli aggettivi - e nemmeno tra i peggiori, nel mondo dell'edilizia e non solo - che sono stati utilizzati nel corso degli anni per descrivere Michael Reynolds, architetto statunitense che progetta e realizza case coi rifiuti.
Lattine di birra per le mura, vecchi copertoni d'auto per garantire la coibentazione, bottiglie di vetro per realizzare una sorta di variopinto vetrocemento che assicura l'illuminazione dei locali... 
Il progetto di Reynolds parte da lontano, quando, nel 1969, già architetto, iniziò a pensare a come gli "scarti" della società potessero essere reimpiegati in modo utile ed ecologico: "Mio padre era lattaio - ha dichiarato in un'intervista - non avevamo molti soldi e in famiglia si cercava di usare e riusare qualunque cosa prima di buttarla via; questo ha senza dubbio influenzato il mio lavoro. Avevo scelto architettura perchè mi piaceva disegnare, ma tante cose non mi tornavano nel modo in cui, poi, venivano costruite le case"; così, dal desiderio di "far tornare le cose", è sorta nel 1972 la Thumb House, la prima casa ecosostenibile realizzata con uno speciale impasto di terra cruda, lattine di birra ed intonaco overlay.

Dalla continua ricerca di Mike e dal suo instancabile impegno nella bioarchitettura prendono vita le prime Earthship, le "navi della terra", case che si integrano perfettamente nella natura e che con questa vivono in simbiosi: realizzate con rifiuti come lattine di alluminio e bottiglie di vetro e materiali naturali come paglia, terra e legno, sono autosufficienti ed indipendenti da ogni punto di vista.
Grazie alla particolare conformazione del tetto, raccolgono l'acqua piovana in cisterne di accumulo dove viene depurata ed in seguito utilizzata per fini alimentari e sanitari; non necessitano di riscaldamento, assicurato dall'energia solare, nè di impianti di raffrescamento, sostituiti da tubi metallici che mettono in comunicazione i diversi ambienti dell'abitazione, garantendo un continuo ricircolo d'aria interno/esterno e tra i locali; le acque reflue, vengono convogliate per irrigare le piante della serra, dove si coltivano gli ortaggi per uso alimentare ed in cui avviene anche la fitodepurazione. E l'autonomia per quanto riguarda l'energia elettrica è assicurata dai pannelli fotovoltaici.

Geniale per alcuni, folle visionario per altri, Reynolds non ha avuto vita facile, tanto che si è visto anche revocare la licenza di architetto dal Consiglio di Stato del New Mexico, riconquistata soltanto dopo 17 anni.

Quando, nel dicembre del 2004, un terribile tsunami colpisce le coste dell'Indonesia e dell'intero sud est dell'Asia, arrivando a coinvolgere con la sua violenza anche le coste del Kenia e della Somalia e causando migliaia di vittime, Michael mette insieme una squadra di volontari e parte per portare aiuto alla popolazione. Nascono così le prime abitazioni Phoenix che, come la mitologica fenice, risorgono dalle proprie ceneri: dalla devastazione delle coste, dalle montagne di detriti si raccolgono vetri, plastica, bambù e si costruiscono case in grado di resistere a terremoti del nono grado della scala Richter e completamente indipendenti come le "tradizionali" Earthship.
(Per approfondire: Garbage Warrior)

venerdì 23 maggio 2014

Signore, pronte per l'estate e pronte a tutto

L'estate si avvicina e molte donne già iniziano a pensare con una certa preoccupazione alla "prova costume": intero, bikini o trikini che sia, il costume da bagno è spietato e non c'è rotolino di ciccia o buccia d'arancia che possa essere nascosta in riva al mare.
In tv e sulle pagine dei magazine compaiono sempre più spesso creme che promettono miracoli e la famiglia dei super cosmetici si è andata allargando, con un docciaschiuma che promette di snellire i punti critici mentre ci si lava, ma, inutile negarlo, il sistema più efficace per ottenere risultati duraturi resta sempre lo stesso: attenzione al cibo + esercizio fisico.
Decathlon e Domyos hanno presentato, proprio in questi giorni, cinque semplici esercizi adattissimi - anche per le donne indaffarate o pigre - per contrastare le rotondità indesiderate: pochi minuti al giorno, anche nella comodità di casa propria, bastano per combattere la sedentarietà che tanto spesso si trasforma in grasso e ritenzione idrica. 
Per chi tanto pigra non è e vuole affiancare alla forma fisica anche una maggior tranquillità personale, poi, c'è il PAD, il Programma Autodifesa Donna: nel pomeriggio di sabato 24 maggio, meteo permettendo, l'Accademia Marziale Saronno sarà al Parco Lura per un allenamento open nel corso del quale chiunque lo desideri potrà sperimentare semplici quanto efficaci tecniche di autodifesa.
Per informazioni: accademiamarzialesaronno@gmail.com o 338 3052798.

mercoledì 21 maggio 2014

United European Fighters, la prima tappa italiana

Domenica 18 maggio si è svolta la prima tappa italiana del Torneo Thunder Fight Extreme targato UEF; organizzato dal Maestro Walter Fayer presso il palazzetto dello sport di Bagnolo Cremasco, l'evento sportivo ha visto la presenza di atleti provenienti da diverse regioni italiane, che si sono incontrati ed affrontati all'interno della gabbia ottagonale nelle discipline di K1, Grappling e MMA.
Gli incontri, caratterizzati da un buon livello tecnico e da un elevatissimo senso sportivo, hanno alla fine decretato i vincitori nelle diverse categorie:

K1 Light – 65kg: Costa Giacomo (Evolution Krav Maga Academy Crema - M. Fayer)
K1 Light – 75kg: Calarasu Andrei (Combat Hapkido Olbia - M. Rama)
K1 Light – 85kg: Soldo Matteo (Evolution Krav Maga Academy Crema - M. Fayer)
K1 Full – 85kg: Adebinaj Kevin (MMA Meiyo Dojo Academy Torino - M. Novelli)
K1 Full – 95kg: Parità tra Saporita Marco (MMA Meiyo Dojo Academy Torino - M. Novelli) e Carenti Leonardo (Combat Hapkido Olbia - M. Rama)
Grappling – 65kg: Meda Riccardo (WFC Self Defense Academy Pioltello - M. Maiocchi)
Grappling – 80kg: Parità tra Ferrante Fabrizio (WFC Self Defense Academy Pioltello - M. Maiocchi) e Cattaneo Carlo (Evolution Krav Maga Academy Crema - M. Fayer)
MMA Light – 65kg: Tiozzo Andrea (A.S. D. Accademia Marziale Saronno - M. Carpanese)
MMA Light – 75kg: Serventi Michele (Evolution Krav Maga Academy Crema - M. Fayer)

Premiati anche i team che, per numero di partecipanti e risultati agonistici conseguiti, si sono distinti nel corso della manifestazione; i padroni di casa, sportivamente e generosamente, hanno rinunciato al primato a favore dei gruppi seguenti.


(Altre foto dell'evento le trovate su Scattiliberi, cliccate sulle immagini per ingrandirle)


sabato 17 maggio 2014

Nuova sfida: 80 euro per due settimane

La mia nuova sfida di sopravvivenza ha preso spunto dai tanto contestati 80 euro mensili che il premier Matteo Renzi dichiara di elargire, dal mese di maggio 2014, a lavoratori e disoccupati e dalla ancora più contestata affermazione dell'onorevole Pina Picierno, candidata alle Europee per il PD, la quale ha affermato che con questa cifra è possibile fare la spesa per due settimane. Lei, almeno, la fa, e lo ribadisce con orgoglio.
Va detto che, mentre la capolista PD per il sud Italia è single, noi in famiglia siamo in tre (due adulti e un gatto, che però mangia pure lui e necessita, ad esempio, della sabbia per la lettiera), quindi il conto potrebbe risultare a nostro svantaggio. 
Venerdì 16 maggio, comunque, sono andata a fare la spesa con i miei 80 euro; obiettivo: comprare il necessario e risparmiare abbastanza per raggiungere il 31 maggio, ovvero sia le fatidiche due settimane.
Mi sono recata al supermercato "di fiducia", quello del quale ho la tessera cliente e che quindi mi garantisce di poter beneficiare di promozioni, sconti e via dicendo; la lista della spesa annoverava articoli sia per noi che per il micio e devo ammettere che, stando attenta alle varie offerte, sono riuscita ad acquistare tutto mantenendomi al di sotto dei 50 euro. Degno di nota il fatto che, una volta tanto, i ribassi interessassero anche gli articoli per vegetariani: io, nello specifico, sono riuscita a trovare gli hamburger di soia "Sojasun" scontati e così ne ho prese più di una scatola (tanto hanno una conservazione piuttosto lunga).
Con l'occhio attento a ribassi e sconti mi è stato possibile concedermi anche qualche "lusso", come ad esempio i coni gelato al cioccolato. Ed anche il micio ha avuto la sua scorta di scatolette e croccantini (questi, in confezione risparmio da 2 Kg, in offerta). Alla fine lo scontrino è stato di 48,74 euro, quindi mi sono rimasti in tasca 31,30 euro (mi è stato applicato un arrotondamento a mio favore) per arrivare a fine mese e vincere questa "sfida di sopravvivenza".
In fila alla cassa, però, ho assistito ad una scena che mi ha davvero scossa: un po' distante da me, un signore sui sessant'anni ha dovuto rinunciare a parte della spesa perchè non aveva abbastanza per pagare tutto. Purtroppo mi sono accorta della cosa quando era ormai troppo tardi, altrimenti mi sarei offerta di pagargli io quei due articoli "di troppo" (generi alimentari, non articoli di lusso), ma arrivato il mio turno mi è sfuggito un commento con la cassiera e la sua risposta, se possibile, ha persino accresciuto il mio magone: "Non sai cosa vediamo... Gente che arriva a pagare con le monetine, che aspetta di accumulare i punti per poter avere lo sconto di 10 euro...".
Ce la farò a vincere la mia "sfida sopravvivenza"? Probabilmente sì, ma il punto non è questo e, forse, il punto non sono neppure gli 80 euro al mese: forse il punto sono le persone che, dopo aver lavorato una vita, non sono riusciti a mettere da parte i risparmi per garantirsi una vecchiaia dignitosa, o chi si ritrova senza lavoro a cinquant'anni, troppo giovane per andare in pensione e troppo vecchio per essere assunto da chicchessia, o anche i quarantenni disoccupati, soppiantati negli uffici e nelle aziende dai giovani per i quali sono previste agevolazioni fiscali... Certo, è giusto e sacrosanto prevedere iniziative che agevolino l'ingresso  dei giovani nel mondo del lavoro, ma chi giovane non lo è più cosa dovrebbe fare?  

venerdì 16 maggio 2014

Arti marziali contro il tumore, i bambini prendono a calci il cancro

Anche a Torino i bambini prendono a calci il cancro grazie alle arti marziali. Domenica 30 marzo infatti il Lions Club Torino Principe Eugenio ha organizzato un evento per sostenere la lotta al tumore nei bambini, con diverse manifestazioni atletiche e marziali che si sono susseguite all'interno del palazzetto "Le Cupole" per raccogliere fondi da destinare alla Kids Kicking Cancer Italia Onlus, l'associazione non profit che aiuta i bambini colpiti da tumore e da altre gravi malattie croniche a contrastare la patologia attraverso la pratica delle arti marziali.
Foto Kids Kiking Cancer Italia
Di questa iniziativa, partita come molte altre dagli Stati Uniti ed "importata" in Italia, avevo già scritto in passato: purtroppo non si può affermare che attraverso la pratica delle arti marziali si sconfigga il cancro, tuttavia è ormai dimostrato che i pazienti oncologici traggano grandi benefici da questa attività, coadiuvante della terapia medica. Da un lato lo sfogo fisico, che consente di allentare la tensione ed eliminare il senso di frustrazione; dall'altro la concentrazione su di sè ed il rinvigorimento emotivo e psicologico, indispensabili per affrontare nel migliore dei modi le terapie e il decorso della malattia, fanno sì che i pazienti si rafforzino, acquistino maggior consapevolezza delle proprie possibilità ed investano ancora più energie ed impegno nella lotta contro il tumore. 

lunedì 12 maggio 2014

Raduno di T'Ienshu a Saronno, the day after

Come avete trascorso il vostro fine settimana? Io, come sapete, sono stata impegnata al raduno nazionale di T'Ienshu che si è tenuto a Saronno con il Maestro Caposcuola: venerdì sera, imperdibile, l'incontro dedicato all'approfondimento degli aspetti teorici e filosofici della disciplina, durante il quale i convenuti hanno potuto rivolgere direttamente al fondatore dello stile le proprie domande.
Sabato 10 maggio ha preso il via la parte più "fisica" dell'incontro, a cominciare dallo Stage Open - ovvero sia aperto a chiunque - delle 15.00. Io ho partecipato a questo Stage, oltre a quello seguente di P.A.D. (Programma Autodifesa Donna) che si è tenuto dalle 16.00 alle 17.00, oltre all'ultimo in programma per la giornata, il Level Master Delta 1 che si è svolto dalle 17.00 alle 18.00. Per essere un pochino più prodiga di dettagli vi dirò che lo Stage Open è stato incentrato in larga misura su tecniche di difesa di base da attacchi di spinta e di presa, il P.A.D. mi ha vista contrapposta ad un "aggressore" alto oltre un metro e ottanta mentre nel Level Master Delta 1 (nel quale confesso di aver dato forfait prima del termine) io ed il mio "aggressore" avevamo oltre trenta chili di differenza (ovviamente a mio svantaggio). 
Dopo tutto ciò, domenica 11 è stata la volta del Level Master Delta 2, al quale ho potuto prendere parte come Assistente Master sperimentando attacchi con armi. 
Il mio Maestro ha detto di essere orgoglioso di me, perchè - unica donna ad aver partecipato a tutti i raduni in calendario - mi sarei comportata "come una leonessa". Le sue parole mi hanno fatto piacere, sebbene non creda di meritare elogi, ma la verità vera è che questa "leonessa" oggi si sente così (vedasi foto) ---->
Ho lividi sparsi per il corpo, se trovassi qualcuno disposto a pagare per avere acido lattico avrei risolto i miei problemi economici a vita, ma, soprattutto, avrei urgente bisogno di un bravo osteopata o, in alternativa, di un collo nuovo. 
Sono molto grata al Maestro Caposcuola Fernando Tronnolone, all'Istruttore Gianluca Bissacco (P.A.D.), ai Maestri Davide Carpanese e Dimitri Calcagnile per la grande opportunità di crescita, per tutti i preziosi consigli e la grande disponibilità dimostrata, oltre che ai miei preziosi "aggressori" Francesco e Stefano, che mi hanno dato la possibilità di sperimentare la reale efficacia delle tecniche di autodifesa. 
Però inizio a pensare di essere troppo vecchia per certe cose...

mercoledì 7 maggio 2014

Incontro open di Kung Fu T'Ienshu

Sabato 10 e domenica 11 maggio a Saronno si terrà un incontro nazionale di Kung Fu T'Ienshu e, per l'occasione, in città arriveranno il Maestro Fondatore della disciplina e praticanti provenienti dalle Scuole CSeA presenti in Italia. 
Mentre la giornata di domenica sarà, come di consueto, riservata all'aggiornamento ed avanzamento delle fasce più anziane (marzialmente parlando), di Istruttori e Maestri, il pomeriggio di sabato sarà invece open, cioè aperto a chiunque voglia sperimentare il T'Ienshu (incluse le persone che non praticano nè hanno mai praticato arti marziali).
A partire dalle ore 15.00, presso la palestra dell'ITIS Riva di Saronno, sarà possibile avvicinarsi a questa arte marziale guidati direttamente da colui che ha dedicato la propria vita all'ideazione, sviluppo e divulgazione del T'Ienshu. 
Al termine dello Stage Open, poi, si terranno gli incontri di P.A.D. (Programma Autodifesa Donna) ed il Level Master Delta Uno; il giorno seguente, come detto, sarà invece dedicato al Level Master Delta Due. 
Per maggiori informazioni e per adesioni: gemmasabino@libero.it o 029692129 oppure 338 8857054.

lunedì 5 maggio 2014

Kung Fu e T'Ienshu

Perchè, tra le miriadi di stili di Kung Fu esistenti, una persona dovrebbe decidere di praticare proprio il Kung Fu T'Ienshu? Iniziamo con il dire che non credo esista uno stile di Kung Fu perfetto, così come non credo esista l'arte marziale perfetta: semplicemente, esiste lo stile più adatto alla nostra personalità o la disciplina che meglio si avvicina al nostro modo di essere.

Il T'Ienshu valorizza l'uomo e non la tecnica, il che significa che pone la massima attenzione sul praticante piuttosto che su ciò che questi è in grado di fare o meno. Naturalmente la tecnica è importante anche nel T'Ienshu: non ci muoviamo tirando colpi a casaccio, ne curiamo l'esecuzione e l'efficacia, tuttavia la tecnica è e rimane sempre soltanto un mezzo. Il mezzo che ci consente di conoscere il nostro limite e cercare di superarlo, ad esempio: se all'inizio troviamo difficile il passaggio Sain - Shenzin - Sain non dobbiamo scoraggiarci, ma provare fino a quando non lo interiorizziamo e procedere poi con una nuova tecnica. Il mezzo attraverso cui temprare il nostro carattere e forgiare, insieme, corpo e spirito.

Rispetto ad altri stili di Kung Fu il T'Ienshu può sembrare poco spettacolare, decisamente non coreografico: i calci alti sono pochi, ad esempio, e riservati soltanto all'ambito agonistico, così come pure i calci girati, mentre si prediligono colpi medio/bassi. Questo per sottolineare, da un lato, il carattere difensivo dello stile e, dall'altro, proprio per essere di ampia applicazione: un calcio allo stinco, ad esempio, può essere sferrato tanto da un adolescente quanto da un sessantenne, lo stesso potrebbe non avvenire per un calcio da sferrare all'altezza dello zigomo dell'aggressore.
E poi, naturalmente, le leve articolari, che consentono - se applicate correttamente - di avere la meglio su un aggressore anche molto più grande e pesante dell'attaccato e, quindi, ottimali ad esempio per le donne.
Poca spettacolarità, dunque, e attenzione rivolta al massimo dell'efficacia, con l'obiettivo di ottenere il massimo risultato con il minor dispendio di energia: questa è una delle caratteristiche peculiari del T'Ienshu.

Poi, come detto, la massima attenzione all'essere umano, che deve essere apprezzato e valorizzato nella sua totalità. Per questo il T'Ienshu si apre a tutti, uomini e donne, giovani ed anziani, apartitico e aconfessionale, con l'obiettivo di portare la persona a sviluppare il massimo delle proprie potenzialità, trascendendo la semplice esecuzione di una tecnica marziale.
Se una persona ad esempio è molto timida e, frequentando i corsi, riesce ad acquisire maggior sicurezza in se stessa, smette di balbettare, crea legami con gli altri allievi e con il Maestro, questo nel T'Ienshu rappresenta già il raggiungimento di un obiettivo, indipendentemente dal fatto che questa persona sappia o meno sferrare un Lao Khun al termine della lezione.
Probabilmente questa persona non vorrà mai affrontare lo stress di una competizione di forme nè men che meno vorrà calcare il tatami per un combattimento, ma tramite il T'Ienshu avrà comunque vinto una propria, personalissima quanto intima, battaglia.

Queste sono le motivazioni che mi hanno portata a scegliere il T'Ienshu e che, ad ogni lezione, confermano la mia scelta e la mia passione per questo stile. 
Se siete incuriositi e volete sperimentare in prima persona di cosa sto parlando, una fantastica occasione vi aspetta: sabato 10 maggio l'ITIS Riva di Saronno ospiterà lo Stage Nazionale di questa disciplina, diretto dal Maestro Fondatore dello stile. Nel pomeriggio chiunque - anche chi non ha mai praticato arti marziali - potrà prendere parte a questo incontro ed avvicinarsi così al T'Ienshu. Per informazioni ed adesioni: M° Sabino Gemma, tel. 029692129.