domenica 31 agosto 2008

Cuore di gatta



Credo che chiunque abbia condiviso parte della propria esistenza con un cane o un gatto sia portato a pensare che quel cane o gatto fosse assolutamente speciale, unico ed insostituibile. Se si volesse fare una divisione molto sommaria del genere umano, si potrebbe cominciare creando il gruppo “possessori di animali domestici” e il gruppo “non possessori di animali domestici”; quasi certamente i primi non avrebbero alcuna difficoltà a raccontare le prodezze del loro amico a quattro zampe, verosimilmente lo considererebbero parte integrante della propria famiglia e ci sono ottime possibilità che si lancino anche ad elencare i punti che rendono il loro amico peloso assolutamente unico e differente da qualunque altro esponente della stessa razza o persino genere.
Nell’altro gruppo ci sarebbero le persone che ascolterebbero un po’ annoiate questi discorsi, fingendo interesse per cortesia, assolutamente incapaci di comprendere come si possa arrivare a considerare una bestia come un elemento indispensabile del puzzle che è l’umana esistenza.
Io non ho mai ritenuto di “possedere” un altro essere vivente, ma ringrazio Dio per avermi concesso di trascorrere parte della mia vita in compagnia di animali più o meno domestici (tutto iniziò con lo scoiattolo Baffy, poi ci furono un po’ di storie spezzate con dei cani, infine il grande amore Ralf che visse al mio fianco 13 meravigliosi anni, poi ancora Snippy ed infine Pulce…). E ciascuno di questi animali era ed è assolutamente unico ed eccezionale per me.

Proprio da questo presupposto parte anche Licia Colò, che afferma candidamente: “Se avete un gatto, la mia storia con Pupina potrebbe essere simile alla vostra, con un’unica differenza: che io, come voi, sono certa che la sua esistenza sia unica e irripetibile”. Ed è proprio questo, nel libro, che affascina, coinvolge, commuove. La consapevolezza che quella “sua” storia potrebbe essere in gran parte la storia di ciascuno di noi e del nostro amico a quattro zampe.

Pupina è una gatta trovatella, come tante; che incappa in qualche acciacco fisico, come tanti gatti; che conduce una vita di esplorazioni, sparizioni e ritorni, come tanti gatti. Ma Pupina è stata una gatta eccezionale, con una storia ed una vita uniche. Ne è certa Licia Colò, che afferma di aver trovato in questa gatta un’autentica maestra di vita. Ne sono certa anch’io, dopo aver letto il libro, perché davvero ho rivisto tra quelle pagine tutte le lezioni di vita che Baffy, Ralf, Snippy e Pulce mi hanno impartito e continuano con pazienza e dolcezza ad insegnarmi. Giorno dopo giorno, stando al mio fianco. 



Titolo: Cuore di gatta
Autore: Licia Colò
Editore: Mondadori  Data di pubblicazione: 2007  
Vi invito, come sempre, a segnalare il vostro "Libro mai recensito": basta un clic qui!

P.S. Questo libro lo regalo virtualmente alla cara Miciapallina, alle Ragatte e a Paola.

9 commenti:

  1. Ohibò, una supermicia col mio nome? Lusingatissima. :o)

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  2. Buongiorno Viviana, hai scritto ciò che io, e ognuna di noi felici mamme di quadrupedi pelosi, affermiamo con convizione granitica: il nostro gatto/cane é/era assolutamente unico e irripetibile. E nessun altro suo consimile gli assomiglia minimamente. Nessuno fa le le fusa/abbaia come lui, nessuno ci aspetta, ci guarda, ci lecca, ci annusa, ci coccola come fa/faceva lui. Se un da un lato è vero, dall'altro sappiamo bene che ci sono atteggiamenti comuni a tutti i mici e a tutti i cani, ma nel nostro amore peloso vogliamo vedere un'unicità che - in fondo - è uno dei mitivi per cui riescono a farsi amare.
    Bustina, per me, sarà sempre l'Insostituibile. Nina e Nano lo diventeranno ....

    Buon lunedì

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  3. Hai proprio ragione...Ho condiviso 14 anni della mia vita con un batuffoloso barboncino con gli occhi che sembravano amarene.La mia adolescenza trascorsa con lei...Quando è morta, parte della mia gioia e spensieratezza sono andate via...Poi è entrato un micione, quello nella foto del blog, con cui ho diviso tanto amore...Il mio piccino...E poi Cip, il mio uccellino che scorrazzava libero in casa. criceti, pappagalli e trovatelli...Ognuno di loro ha con sè un pezzo del mio cuore.
    possederli è impossibile(soprattutto un gatto!). E'un concetto sbagliato. Loro sono i nostri onesti e sinceri compagni di viaggio.
    Mi piacerebbe leggerlo...per poi, come al solito, mi conosco, commuovvermi e fare la frignona!!!
    Bentornata! :)
    E'un piacere tornare a leggerti :*

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  4. Ciao Viviana, arrivo qui passando dalle Ragatte. Quale amante degli animali e catofila irriducibile, condivido in pieno le parole che hai scritto perché rappresentano tutte noi che abbiamo aperto il nostro cuore (e mai più chiuso, giacchè è un processo irreversibile) ad una o più creature, pelose o pennute, quadrupedi o bipedi che siano.
    E sorrido, anche se con un po' d'amaro in bocca, alla tua perfetta rappresentazione dell' "altro" gruppo, quello di coloro che non possono capire e mai capiranno, a meno che la vita non li metta in condizioni di "sperimentare" cosa significhi farsi adottare da un animale, qualunque sia il modo in cui il presunto confine tra uomo e animale verrà attraversato.
    Conosco il libro che hai citato e mi sono commossa molto nel leggerlo, soprattutto per quell'inevitabile identificazione "a distanza" in cui si incorre sempre quando ci si trova a parlare, anche solo virtualmente come adesso, con qualcuno che abbia colto l'infinita bellezza del poter condividere la propria vita con un animale e non possa più farne a meno.
    Un abbraccio affettuoso e tante fusa dalla mia Emily.
    A presto, miao =^-^=

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  5. ed io raccolgo volentieri l'invito! condivido ogni tua parola, la mia vita come puoi vedere, è costellata da miriadi di animali, e ognuno di loro ha lasciato un ricordo indelebile ed alcuni di loro mi camminano ancora accanto, li vedo ogni tanto con la coda dell'occhio che mi proteggono come la grande napo o mi coccolano come meme e lisetta e, tutti, veglliano su di me esulla mia famiglia

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  6. Da quando avevo tre anni, non è praticamente passato giorno che non abbia condiviso con degli amici animali e, sebbene qualcuno mi prenda in giro e dica che esagero, continuo a sentire che alcuni dei momenti più felici, più teneri e più commoventi della mia vita io li debba proprio a loro.
    E' vero, chi non ha mai avuto un animale, o anche chi l'ha avuto trattandolo però come un qualsiasi altro oggetto funzionale alla sua esistenza, non può comprendere cosa significa. Non può capire ad esempio l'emozione che si prova sacrificando il proprio sonno per assistere la propria gatta durante il suo primo parto, o quale curiosa compagnia si possa trovare in una tartaruga, o ancora quale buffo affetto siano in grado di regalare delle oche (tanto per citare alcune delle mie esperienze più recenti).
    Essere scelti da un animale (perchè è lui che sceglie, mica noi) è un privilegio, un dono per il quale non si dovrebbe mai smettere di ringraziare.

    Un abbraccio a tutti, e come sempre un grazie a te, Viviana, per la dolcezza e la sensibilità delle tue parole.

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  7. riporto qui il commento che ho lasciato per te sul mio blog. purtroppo il mondo è pieno di delinquenti ai quali auguro di schiantarsi sulla strada delle vacanze:si, viviana, sono stati abbandonati, tobia l'ho trovato ad un incrocio, terrorizzato in mezzo al traffico, conan si era rifugiato nel motore dell'auto di un vicino, lo abbiamo salvato il vicino stesso, giovanna l'altra vicina, che l'aveva sentito piangere e la sottoscritta, Draka e tesla sono stati prima abbandonati e poi (di sicuro volutamente)investiti vicino a casa mia. sono adulti di circa 10 anni, probabilmente fratello e sorella, paolo,il veterinario, e io concordo con lui, pensa che fossero di una persona anziana che o è morta o è stata messas in un ricovero, perchè sono stati sterilizzati, il maschio ha una cicatrice suturata da un veterinario, sono docili...insomma gatti di casa, accuditi ed abituati in appartamento. in seguito all'incidente il maschio ha subito un trauma cranico e perso alcuni denti, la femmina ha avuto alcune costole rotte e sono stati ricoverati da paolo alcuni giorni!

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  8. * Pupina, ciao! Sai, se devo essere proprio onesta la prima volta che ho visto il tuo nome, ed avevo già letto questo libro, ho creduto che avessi preso da qulla micia il tuo soprannome... Evidentemente non era così! ;-)

    * Mamit, condivido ogni singola parola di ciò che hai scritto! Ciascuno di loro è unico, sebbene appartengano ad una stessa razza/famiglia. Esattamente come unico è ciascun essere umano, così anche ogni animale ha il proprio carattere, le proprie "fisse", i propri pregi e difetti... solo che noi mamme pelose di solito ci innamoriamo alla follia anche dei difetti! :-D

    * Aguamala, bentornataaaaa!!! Che bello ritrovarti! Sì, sì, leggilo: garantito che ti scapperà qualche lacrima... Ma sono quelle lacrime che fanno bene al cuore, quelle che sciolgono il ghiaccio che ogni tanto ci si accumula nell'animo e col loro disgelo ci ricordano che siamo esseri umani. E ci ricordano anche che loro, i nostri pelosi, sono compagni di viaggio e non proprietà. Un abbraccio grande grande!
    P.S. Se lo leggi, poi per favore fammi sapere che ne pensi, ok?

    * Ziamaina, benvenuta! Ricambio con immenso piacere l'abbraccio e... le fusa di Emily! Il libro è davvero bello e commovente, per questo ho voluto dividerlo con voi... ;-)
    Per quanto riguarda la "sommaria divisione del genere umano", io me ne vado in giro come una madre orgogliosa con le foto dei miei puffoli sul cellulare... e puntualmente non vengo compresa!

    * Eh, Paola, sì, sono convinta che tutti gli animali che camminano al nostro fianco ci rimangono accanto per sempre. O forse più che accnto, dentro, in fondo al cuore e all'anima.
    Per quanto riguarda i tuo altri commenti... Beh, io non auguro del male a nessuno, ma credo che chi fa del bene ottenga del bene e viceversa. Hai presente la frase "fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi!"? Io non intendo con "gli altri" solo gli esseri umani. E, a quanto pare, neppure tu, visto quanto amore doni a queste povere bestiole!
    Grazie per il link... e a presto!

    * Ross, carissima, come spessissimo accade sono d'accordo con te parola per parola! Onestamente non capisco come possano esistere persone capaci di considerare gli animali come "oggetti funzionali", ma tant'è... e rispetto il loro punto di vista, ci mancherebbe!, pur continuando a non comprenderlo.
    Capisco invece te: non ho mai avuto oche, ma dei pulcini sì (quando ero piccola, per Pasqua, e una volta divenuti galli e galline sono stati portati dai miei nonni, che avevano un giardino con pollaio, e son morti... di vecchiaia! Andavo con mio nonno e mia sorella a dar loro da mangiare... che bei ricordi!), e poi lo scoiattolo (che dimostra affetto, eccome!) ed un sacco di altri animali... Ognuno di loro unico e speciale!

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