Vacanze 2008, non solo sole. I gatti

Il fatto che lo scorso anno io sia tornata dalle ferie portando come me, quali souvenirs, salami, tonno, pecorino, bottarga e… un gattino malato, denutrito e pulcioso scampato all’investimento automobilistico credo la dica lunga sul fenomeno del randagismo (e sul mio modo di affrontarlo).

Quest’anno, consapevole della presenza di diverse colonie feline disseminate sul territorio ed altrettanto consapevole del fatto del non potermi portare a casa tutti i gatti malaticci, denutriti e pulciosi nei quali mi fossi imbattuta, ho pensato di prendere il problema da un altro lato: se il gatto non va alla pappa, la pappa va al gatto.

Così Davide ed io abbiamo preso l’abitudine, ogni volta che andavamo a far la spesa, di acquistare qualche scatoletta di cibo per gatti da suddividere poi nei numerosi piattini che si trovavano disseminati lungo le strade. Questi qui sono alcuni dei nostri “adottati” (la foto è fatta col cellulare e loro certo non sono abituati a starsene fermi in posa in presenza di bipedi umani…).

Purtroppo credo che necessiterebbero, oltre che di cibo, di una bella visita veterinaria, di qualche vaccinazione, della sterilizzazione e di una solenne dose di antiparassitari. Noi, in quasi due settimane di permanenza, non siamo riusciti ad avvicinarli più di così. Sarebbe davvero bello se qualche residente si mettesse una mano sul cuore e l’altra sul portafogli e prendesse provvedimenti per aiutare questi mici, provvedendo alle cure mediche indispensabili, o, almeno, uno di loro, adottandolo e togliendolo dalla strada.
Come “incentivo” a tale proposito qui sotto trovate alcune foto di Pulce. Prima e dopo la… cura! ;-)

"Bubusettete!" (inizio agosto 2007)
"Oooh, com'è alta quest'erba..." (inizio agosto 2007)

"Ci sarà qualcosa di buono qua dentro?" (luglio 2008)

"Zzzzzz! Zzzzzz!" (luglio 2008)

"Non disturbate, sto meditando!" (agosto 2008)