domenica 21 luglio 2019

Peppermint, vendetta per amore

La vicenda non è nuova: quando la giustizia si mostra ingiusta, quando la legge protegge i fuorilegge, chi ha subito dolori indicibili e perdite inumane abbandona l'umanità, sceglie di divenire eroe. 
Che si tratti del celeberrimo Batman o del pacifico insegnante Gerard, il sottile confine tra comune cittadino ed angelo vendicatore si dissolve come nebbia quando la legge morale decide di non soggiacere alla legge scritta degli uomini. E questa diatriba etica, il dilemma se sia più giusto accettare la legge od opporvisi quando questa ci scuote l'animo con la propria ingiustizia, avvince il genere umano fin dai tempi della prima messa in scena di "Antigone", attorno al 440 a.C. 
In "Peppermint" non si trova una storia nuova, dunque. No. Ma ciò non toglie che si tratti di un bel film, ricco di colpi di scena e di... colpi marziali.

Fin dalle primissime scene il regista - lo stesso di Taken, Pierre Morel - mette ben in chiaro che nulla sarà come sembra ed infatti la vicenda di questo film di fine 2018 si sviluppa senza mai cadere nel banale o nello scontato, nonostante la trama di base non certo innovativa.
A vestire i panni dell'angelo vendicatore Riley North è Jennifer Garner, attrice non nuova agli action movie e che studiò Taekwondo ed arti marziali fin dai tempi dei suoi primi ruoli in Alias, così da essere più credibile e poter rinunciare, per quanto possibile, ad una controfigura. Ancora una volta, dunque, si assiste alla plateale dimostrazione del fatto che, se vuoi che un film d'azione risulti ben fatto, senza la necessità di ricorrere ad inquadrature da mal di mare, la scelta migliore è quella di affidare i ruoli di picchiatori a chi a botte sa fare davvero, almeno nelle nozioni di base.
Anche nella lavorazione di questo film - come già in Daredavil ed Elektra - la Garner si è avvalsa della stunt (ed amica, dopo lunga e collaudata collaborazione) Shauna Duggins, ma, inutile negarlo, quando una fisicità marziale c'è emerge nelle riprese.
La Duggins, dal canto suo, può vantare un curriculum che la vede stunt di Charlize Theron, Cameron Diaz ed Anne Hathaway, tanto per nominarne alcune, ed è stata anche nominata agli Emmy nel 2018 come coordinatrice delle controfigure: una professionista coi fiocchi, insomma.

"Peppermint" è un buon film d'azione, ben diretto e con valide tecniche di combattimento, verosimili ed applicabili - spoiler alert: ottimo il disarmo con leva articolare sfruttando il muro - una visione godibilissima e certo non banale, una buona prova di recitazione e di regia. 

lunedì 15 luglio 2019

Incontri con gli autori: le #Tweetinterviste

Romanzo storico o romantico, poesia o saggistica, fantasy o ironico... La letteratura ha mille anime e può contare su legioni di autori pronti a dar voce alla Musa con racconti e narrazioni.

Ogni martedì, su Twitter, ne incontro uno, con una #tweetintervista: qualche domanda - talvolta forse anche un po' scomoda - per conoscere più da vicino chi della passione per la scrittura ha fatto una vocazione ed una professione.
Ma chi sono gli autori e le autrici che intervisto? Innanzi tutto sono persone coraggiose. Perché accettare di rispondere, nel breve spazio di tempo e di caratteri di un tweet, a domande estemporanee è tutt'altro che facile! 

Qui di seguito le tweetinterviste realizzate fino ad oggi (l'elenco verrà aggiornato di volta in volta). Buona lettura!

- Daria Ubaldeschi (qui la pagina dell'autrice)
- Fulvio Gatti (qui la pagina dell'autore)
- Francesco Musolino (qui la pagina dell'autore)
- Monica Coppola (qui la pagina dell'autrice)
- James Lucas (qui la pagina dell'autore)
- Giulia Ciarapica (qui la pagina dell'autrice)
- Dario Levantino (qui la pagina dell'autore)
- Lorenza Ghinelli (qui la pagina dell'autrice)
* INTERVISTA CON L'EDITORE - Las Vegas Edizioni (qui la pagina)
- Corrado Occhipinti Confalonieri (qui la pagina dell'autore)
- Ginevra R. Cardinaletti (qui la pagina dell'autrice)
- Fulvio Drigani (qui la pagina dell'autore)
- Dario Barone (qui la pagina dell'autore)

Appena mi sarà possibile, per consentire una più facile lettura delle tweetinterviste, realizzerò una pagina su ciascun autore intervistato (quelle che trovate ora tra parentesi sono le pagine ufficiali o comunque di riferimento di ciascun autore). Quindi... tenete d'occhio il blog! 

martedì 9 luglio 2019

Ogni storia è una storia d'amore

Qual è il vostro metro di giudizio per un buon libro? Quale unità di misura utilizzate per giudicare un testo? Io misuro a segnalibri. 
Ogni volta che una frase mi colpisce, quando un pensiero mi stupisce - nel senso etimologico del termine, in positivo o in negativo - quando sento, tra le scapole, quel brivido di puro piacere che dà la scoperta di un sentimento corrisposto o di un'idea condivisa, ma anche di qualcosa capace di farmi sobbalzare sulla sedia o fremere d'indignazione, ecco, spunta il segnalibro. Perché poi tornerò a meditare su quelle parole, magari le annoterò da qualche parte, così da poterle tenere con me, le rimuginerò o le depositerò in un angolino della mente, per rispolverarle poi in futuro, chissà.
Ebbene, "Ogni storia è una storia d'amore" l'ho riempito di segnalibri.

Eppure il mio non è stato un amore a prima vista, no, no.
Anzi, all'inizio questo libro, con le sue descrizioni della donna genitrice che dona la vita, della donna che conosce l'amore perché fa l'amore, racchiude l'amore e dà l'amore divenendo madre, mi ha urtata. E parecchio.
Perché io madre non lo sono potuta diventare, non lo sarò mai, e certe parole, quando vivi una condizione di maternità negata, ti cadono addosso come macigni. Una lapidazione emotiva.

Ma le donne sono forti, questo sì. Ed anch'io ho trovato la forza di andare avanti, pure nella lettura di un libro che, nelle sue prime pagine, mi ha riservato tanta amarezza.
La verità è che la sofferenza fa parte della vita, di ogni vita. Ciascuno soffre a modo proprio. E l'amore non è mai tutto rose e fiori, a meno che con le rose non se ne accettino anche le spine.
Bene lo dimostrano Orfeo ed Euridice, il cui amore leggendario, un amore capace di spingersi oltre la vita e la morte, fa da filo conduttore di questo libro; bene lo dimostrano gli uomini e le donne le cui storie sono raccolte in queste pagine, esseri umani divisi tra l'amore per l'altro e la devozione alla Musa, che tutto vuole e, spesso, tutto ottiene.
Le vite e gli amori di Kafka e di Fitzgerald, di Bach e di Hitchcock, di Tolkien e di Modigliani scorrono tra le nostre dita e sotto i nostri occhi, narrate ora da un fratello, ora da una prostituta, ora da un amico o dal custode di un cimitero; la voce di D'Avenia sa mutare tono e profondità, affabulatore ed accompagnatore in un percorso che non è mai lineare, talvolta aspro ed irto di difficoltà, ma in cui è l'amore - comunque lo si voglia declinare - ad avere l'ultima parola.

Titolo: Ogni storia è una storia d'amore
Autore: Alessandro D'Avenia
Editore: Mondadori
Anno d'edizione: 2017
Codice ISBN: 9788804681571