giovedì 26 aprile 2018

T'ienshu, raduno "difficile" a San Severo

Non mentirò, poiché non ne sono capace.
Non importa se questo articolo suonerà "poco da guerriera" a chi lo leggerà, verità è ciò che il T'ienshu propone e verità è ciò che da me avrete.
Quello che quest'anno abbiamo trascorso a San Severo, in provincia di Foggia, è stato senza dubbio il raduno nazionale di T'ienshu più duro e più difficile al quale io abbia mai preso parte: eccola, la verità.
Ed è stato così devastante non per la difficoltà degli esercizi sperimentati, né per i principi di teoria affrontati, bensì per la mancanza del Maestro Caposcuola.
Quello del 21 e 22 aprile, infatti, è stato il primo incontro dopo la morte del Maestro Tronnolone e, per quanto sia stato bello ritrovare gli altri Maestri e gli Istruttori, coloro che negli anni sono diventati una sorta di "famiglia marziale", la mancanza del Maestro ha segnato indelebilmente quelle giornate nella mia memoria e nel mio cuore.
Però si va avanti.
Come lui certamente avrebbe volto.
Come, fino all'ultimo, ha raccomandato che facessimo.
Uniti, nello spirito di questa straordinaria disciplina e nel suo ricordo.

mercoledì 4 aprile 2018

Pulizie di primavera


Piove. 
Fitto fitto, sotto un cielo di piombo che fa pensare a novembre. 
Ma è il 4 aprile ed io ho deciso che è primavera, è tempo di rinascere, di fare le proverbiali pulizie, di gettare il vecchio e spalancare le finestre - almeno metaforicamente - per lasciare entrare aria nuova.
E dunque eccomi qui. 
Potrei far finta che va tutto bene, che sto bene, che la mia vita è un sogno, che il passato è passato. Ma non è così e non intendo fingere. Non va tutto bene, il passato non è passato, perché non riesco a far finta di niente e ciò che sono oggi è il frutto di ciò che sono stata ieri.
Si va avanti, questo sì. 
E non posso far altro che essere profondamente, infinitamente grata a chi in tutti questi giorni mi è rimasto accanto, con una forza ed una dolcezza smisurate, supportandomi e sopportandomi. 
Ci si fa forza e si guarda avanti, cercando di prendere gli insegnamenti che la vita e le persone ci hanno dato e di cavarne fuori il meglio. Con energia, si spazzano via le brutture e si cerca di trattenere solo ciò che di bello e di prezioso ci è stato lasciato in eredità, facendone nuove fondamenta per ciò che ancora deve venire. 
Si ritorna in palestra, si riprendono gli allenamenti, si trasmette ciò che si sa a chi ancora c'è e - in questo sono particolarmente fortunata - alle nuove generazioni. 
Si guarda avanti. Si fa quel che si può per fare la propria parte, consapevole di non essere il tutto, ma soltanto un piccolo pezzetto di un mosaico andato in frantumi. Ma si raccolgono i cocci e si va avanti. 

Si fanno le pulizie di primavera anche nel blog, rispondendo a commenti lasciati mesi e mesi fa (scusate il ritardo!), aggiornando qualche post con doverose precisazioni, scrivendo qualcosa di nuovo, andando a far visita a chi, in tutti questi mesi, ha avuto la costanza di non abbandonare né Nonsolobotte né me (grazie di vero cuore!).
E si riparte. Senza più ragnatele. Forza: è primavera!