mercoledì 6 luglio 2016

Le MMA in intimo, l'ultima follia dello "sport" made in USA

Una simile boiata poteva arrivare solo dagli Stati Uniti. 
Un Paese che non si crea difficoltà a sbattere bambini in una gabbia a picchiarsi di santa ragione certo deve essere stato ben lieto di accogliere la nascita della Lingerie Fighting Championship, in cui bambolone rifatte fingono di fare a botte.

Non abbastanza belle per poter sfilare coi costumi e l'intimo di Victoria's Secret, non abbastanza brave per poter combattere nelle autentiche leghe di MMA che accolgono campionesse come Ronda Rousey e socie, le gonfiate bonone si azzuffano all'interno della gabbia ottagonale.
Per finta.
Stando ben attente a non sconvolgere troppo trucco e parrucco.
Una gioia per gli occhi dei figli di quanti, negli anni '90, strepitavano al vedere procaci fanciullotte sguazzare nelle farsesche lotte nel fango. Il più becero sessismo ha solo cambiato location.
Uno squallore per le vere donne e le vere praticanti di arti marziali.

2 commenti:

  1. Che vergogna! Che tristezza!
    Dovrebbe esserci la giusta via di mezzo tra il seppellirsi sotto i burqa e il denudarsi per "spettacoli" così... trovo tristi e avvilenti per le donne entrambi questi estremi

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    1. Martina, mai come in questo momento - in cui il caso burkini surriscalda le spiagge e la cronaca - il tuo commento appare condivisibile.

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