Film la cui visione forse non è molto adatta in questi giorni di attacchi terroristici nei più svariati angoli del pianeta, questa produzione è tutto ciò che può desiderare un collezionista di americanate: tutti muoiono fuorché il Presidente a stelle e strisce, tanto per cominciare, e le rocambolesche fughe dai più differenti attentati sono infarcite di spirito di sacrificio made in USA, grondano patriottismo quanto gli hot dog trasudano ketchup.
I cattivoni, ovviamente, sono mediorientali; i salvatori del mondo, altrettanto ovviamente, sono americani. Gli inglesi sono alleati un tantino ottusi, del tutto incapaci di prevedere ed affrontare la terribile minaccia che mina le fondamenta della civiltà occidentale. I capi di stato dei più diversi Paesi, convenuti nel Regno Unito, sono solo comparse, tuttavia fin troppo caratterizzate: lo spocchioso francese, la simil-Merkel tedesca...
Ed un segno indelebile nell'immaginario collettivo statunitense deve averlo lasciato un primo ministro italiano, che appare qui appartato con una trentenne. Il nome assegnatogli dalla sceneggiatura è Antonio Gusto, ma non sfugge il parallelismo col gusto che un noto esponente politico del Bel Paese ha spesso dimostrato di avere nei confronti del gentil sesso, specie se giovane, piacente e disponibile.
Sparatorie infinite, esplosioni a non finire, centinaia di vittime civili in una Londra attonita e sotto scacco, che perde i suoi monumenti più celebri e diviene teatro dello sterminio dei capi di Stato di mezzo mondo.
In tutto ciò il super bodyguard Mike Banning (interpretato da Gerard Butler), in procinto di diventare padre, si trova a dover difendere il presidente degli Stati Uniti praticamente da solo, mentre il mondo potrebbe assistere al collasso del baluardo di democrazia in diretta Youtube.
Le tecniche marziali applicate sono realistiche, ma elevate all'ennesima potenza: ciò che farebbe un plotone di soldati scelti qui è tutto opera dell'iperbolico Banning, capace persino di sfuggire alle fiamme e precipitare per due piani senza riportare danni rilevanti. Lo stesso avviene al suo protetto, ma, che diamine, lui è il presidente degli Stati Uniti!
I cattivoni, ovviamente, sono mediorientali; i salvatori del mondo, altrettanto ovviamente, sono americani. Gli inglesi sono alleati un tantino ottusi, del tutto incapaci di prevedere ed affrontare la terribile minaccia che mina le fondamenta della civiltà occidentale. I capi di stato dei più diversi Paesi, convenuti nel Regno Unito, sono solo comparse, tuttavia fin troppo caratterizzate: lo spocchioso francese, la simil-Merkel tedesca...
Il primo ministro italiano, Antonio Giusto, con... amica |
Sparatorie infinite, esplosioni a non finire, centinaia di vittime civili in una Londra attonita e sotto scacco, che perde i suoi monumenti più celebri e diviene teatro dello sterminio dei capi di Stato di mezzo mondo.
In tutto ciò il super bodyguard Mike Banning (interpretato da Gerard Butler), in procinto di diventare padre, si trova a dover difendere il presidente degli Stati Uniti praticamente da solo, mentre il mondo potrebbe assistere al collasso del baluardo di democrazia in diretta Youtube.
Le tecniche marziali applicate sono realistiche, ma elevate all'ennesima potenza: ciò che farebbe un plotone di soldati scelti qui è tutto opera dell'iperbolico Banning, capace persino di sfuggire alle fiamme e precipitare per due piani senza riportare danni rilevanti. Lo stesso avviene al suo protetto, ma, che diamine, lui è il presidente degli Stati Uniti!
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