mercoledì 20 aprile 2016

La prima scuola 100% sostenibile dell'America Latina

Le lezioni nella scuola di Jaureguiberry, in Uruguay, sono iniziate. Niente di strano, se non fosse che questa scuola non esisteva neppure fino a febbraio di quest'anno e che è stata realizzata grazie all'intervento di Earthship Biotecture, sotto la guida dell'architetto Michael Reynolds.
Costruito utilizzando, come da "tradizione" di Reynolds, materiali naturali disponibili in loco (40%) ed oggetti di scarto come pneumatici, bottiglie di vetro, lattine e cartone (60%), questo edificio è divenuto la prima scuola 100% ecosostenibile dell'America Latina, anche grazie all'impiego di pannelli fotovoltaici e del consolidato sistema di raccolta e depurazione dell'acqua piovana.

Ad affiancare l'elevato valore sociale del rispetto ambientale, troviamo qui la profonda valenza educativa: in quest'area rurale, infatti, vivono circa 500 persone e sono molti i bambini in età scolare che ora avranno modo di frequentare quotidianamente le lezioni. 
Durante la costruzione, i piccoli allievi hanno avuto l'occasione di vivere un contatto diretto con la natura e l'ambiente circostante e saggiare in prima persona come sia possibile ottenere grandi risultati attraverso l'innovazione sostenibile: chi aiutando a portare le lattine (ne sono state utilizzate 8000) o le bottiglie di plastica, chi pressando la sabbia all'interno dei copertoni, chi occupandosi delle piante nella piccola serra o contribuendo a dipingere le pareti, tutti i ragazzi sono stati coinvolti in prima persona nella realizzazione di quest'opera alla quale ha collaborato anche l'italiano Francesco Fassina, membro dell'equipe dell'istruzione di Tagma Ong e volontario nella costruzione della scuola.
L'edificazione, infatti, è stata affiancata a lezioni di architettura - ovviamente rivolte agli adulti, provenienti da 25 diversi Paesi del mondo - in lingua inglese e spagnola: il gruppo che frequentava il corso in spagnolo seguiva la lezione mentre l'altro gruppo lavorava alla costruzione e poi ci si dava il cambio, così da non fermare mai né il lavoro accademico né quello pratico, con un'ottimizzazione anche dei tempi. Tanto che, avviata la costruzione soltanto il 1 febbraio 2016, oggi la scuola è già perfettamente agibile ed utilizzata per le lezioni.

Il prossimo progetto di Mike Reynolds e di Earthship Biotecture? Realizzare, in collaborazione con Biotecture Planet Earth, una casa per una famiglia residente nelle Six Nations, in Canada, che si trova in grandi difficoltà. Per maggiori informazioni (e per le sempre gradite donazioni) potete cliccare qui.

Mike Reynolds al lavoro nel cantiere in Uruguay

Michael Reynolds nel corso di un'intervista

2 commenti:

  1. Pazzesco cosa si riesca a fare con i "rifiuti" se solo li si considera in modo diverso: materiale! Grazie per aver diffuso questa notizia!

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    1. Anonimo, hai ragione: a volte basta cambiare prospettiva. Reynolds e la sua squadra lo dimostrano con estrema chiarezza.
      Grazie a te per il commento e l'apprezzamento. A presto.

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