giovedì 21 aprile 2016

La dea della guerra

Boudica, regina degli Iceni, ospitava in sé lo spirito del Morrigan, la "grande regina" che nutre i suoi fedeli corvi con i corpi dei morti in battaglia. Questo le consentì di tramutare la rabbia in vittoria, la furia in trionfo; questo fece sì che le diverse tribù di Celti si unissero sotto la sua guida per affrontare e sconfiggere le legioni romane giunte in Inghilterra. 

"La dea della guerra" è un libro fantasy ma, a differenza di molti altri, miscela immaginario e storia, mito e realtà. Reale e comprovata storicamente è l'esistenza della regina Buodica - conosciuta anche come Budicca o Boadicea - ed altrettanto veritieri sono il suo matrimonio con il re degli Iceni Prasutagos, le vittoriose battaglie sostenute dai Britanni attorno al 60 d. C. contro le città romane di Camolodonum, Colonia VictricensisVerulamium, oltre che molti altri personaggi - per lo più re di tribù celte e Romani - come Caratac, Corio, Venutios, Tiberio Claudio Nerone Druso Germanico, Catus Decianus, Gallus, Seneca...

Dove sta allora il fantasy? Sta nei druidi, nella loro capacità di evocare e comprendere gli dei fino ad esserne posseduti, nelle magie che gli abitanti della mitica Lys Deru sull'isola di Mona riescono a compiere per tentare di avanzare l'avanzata delle aquile imperiali, nei canti e nei riti misterici ormai persi in un passato di cui non restano tracce se non nella tradizione orale e nelle leggende. 

Un bel libro che, a parer mio, ha meritato di divenire un best seller a livello mondiale perché, ritengo, miscelare sapientemente storia e fantasia è tutt'altro che impresa facile; un'impresa che comporta il doversi documentare approfonditamente, da un lato, così da non incorrere in grossolani strafalcioni e, d'altro canto, il lasciar libero spazio all'inventiva personale. Il tutto in modo tale da avvincere il lettore. 

Titolo: La dea della guerra (Ravens of Avalon)
Autore: Marion Zimmer Bradley - con Diana L. Paxson
Editore: Tea
Anno di edizione: 2007

2 commenti:

  1. Grazie per il suggerimento, della Bradley ho letto quasi tutto ma questo mi manca!
    Emanuela

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    1. Emanuela, te lo consiglio decisamente. E' stato uno degli ultimi lavori della Bradley, concluso grazie al cospicuo intervento di Diana L. Paxson. Buona lettura!

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