Con auguri davvero... inusuali.
P.S. Sempre dei Muppets trovate la recensione del film natalizio e l'imperdibile Bohemian Rhapsody... a modo loro!
Detto questo, confesso di non essere uscita troppo delusa dal cinema: ho trovato la vicenda prevedibile oltre misura, tuttavia gli effetti speciali e le numerose scene d'azione la rendono coinvolgente (oddio, poi io ho i miei bei problemi e guardo i combattimenti con le spade laser pensando a quali angoli d'attacco avrei utilizzato io in duello, e bisbigliando al marito al mio fianco cose del tipo "Ha perso tempo, se fosse entrato di angolo cinque era fatta", ma va beh, tutta colpa del Kali... ). E poi, appunto, ci sono i "vecchi ritorni" che ho apprezzato moltissimo: il solo Han, scanzonato ed ironico nonostante il passare degli anni, varrebbe secondo me il prezzo del biglietto.
Sono moltissimi i film le cui vicende ruotano attorno al Natale e questo articolo non si propone certo l'ambizioso obiettivo di scovare i migliori nella storia del cinema, ma solo quello, molto più modesto, di segnalarne cinque che andrebbero assolutamente visti almeno una volta nella vita.
Kringle, che dice di essere il vero Babbo Natale, farà amicizia con la piccola Susan, la figlioletta della direttrice, e le promette per Natale un nuova casa, un papà ed anche un fratellino.
Joyeux Noël, una verità dimenticata dalla storia - Il film ricalca una vicenda realmente accaduta in Europa: era il gelido dicembre del 1914 e nei pressi della cittadina belga di Ypres i soldati impegnati nella Prima Guerra Mondiale si trovavano impantanati nelle trincee dopo una sanguinosa battaglia. Su entrambi i fronti lo sconforto regnava sovrano ed i soldati sopravvivevano tra mille difficoltà, mentre l'impossibilità di sbloccare la snervante guerra di trincea fiaccava gli animi. Il 25 dicembre, però, come scrisse l'artista Mike Herding nella sua canzone folk "I fucili rimasero in silenzio [...] senza disturbare la notte. Parlammo, cantammo, ridemmo [...] e a Natale giocammo a calcio insieme, nel fango della terra di nessuno".
Indovina chi viene a Natale? - Commedia italiana che non a caso richiama nel titolo il celeberrimo "Indovina chi viene a cena?", mostra come l'apparente perfezione di una famiglia possa sgretolarsi sotto il peso di pregiudizi, tradimenti ed incomprensioni che verranno a galla nel corso delle vacanze di Natale, che tutti i parenti trascorreranno insieme.
La lana serve per realizzare i vestiti dei nostri angioletti, ché a Natale fa freddino e bisogna essere ben coperti per annunciare al mondo la lieta novella della nascita di Gesù. Su un ferro da maglia si mettono 20 punti e li si lavora a piacere - va benissimo anche la normale maglia rasata - fino ad ottenere l'altezza necessaria a ricoprire interamente il tappo di sughero, poi si cuciono insieme le estremità, realizzando un cilindro.
A questo punto non resta altro da fare che assemblare i nostri angioletti: per prima cosa "vestiamo" il tappo (eventualmente possiamo fermare la lana con una goccia di colla, se temiamo che bambini o spiritosoni possano denudare il nostro angioletto), poi incolliamo la testa sulla sommità e sul retro (dove c'è la cucitura) sistemiamo le ali. Sulla testa possiamo incollare dei capelli fatti di lana o di quelle "stelle filanti pelose" per alberi di Natale.
Con carota, cipolla e sedano tagliati a tocchetti minuscoli si fa un bel soffritto e vi si mette a rosolare per un istante il riso, aggiungendovi poi un po' d'acqua a temperatura ambiente; nel frattempo si lavano per bene gli agrumi e li si spreme, incorporando il succo nella pentola del riso in cottura. Le quantità d'acqua e di mandarini, mandaranci, arance e limoni sono variabili; personalmente adoro percepire con chiarezza il gusto dolciastro ed agrumato, quindi abbondo, mettendo nella pentola anche parte della polpa dopo averla privata degli eventuali semi.
Il buono e generoso principe Benjamin non sospetta certo che Mal ed i suoi compagni di scorribande sono stati incaricati dai genitori di rubare la bacchetta magica della Fata Smemorina, la sola chiave capace di spezzare l'incantesimo che blocca tutti i cattivi sull'Isola degli Sperduti e far sì che il male si impadronisca dell'intero regno.
I discendenti seguiranno le orme dei loro perfidi genitori o sceglieranno di schierarsi dalla parte del bene e salvare il regno di Auradon? La genetica è più forte dell'ambiente nel plasmare il carattere delle persone? E cosa accade se il più buono dei buoni si innamora della più perfida dei cattivi, abilissima a fingere e manipolare le persone?
I bambini non sono adulti meno dotati, non sono esseri umani incompleti né meno capaci. Hanno, certo, competenze diverse rispetto agli adulti e capacità differenti, ma non per questo devono essere considerati "inferiori". Chiunque abbia avuto modo di confrontarsi in modo piuttosto continuativo con un bambino di 4 o 5 anni si è ben presto reso conto quanto siano vere queste parole.![]() |
| Un'immagine della giovane Georgette |
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| Georgette Bühlmann impegnata con una giovane atleta |