RoboCop 1987 e RoboCop 2014 |
Correva l'anno 1987 e nei cinema usciva "RoboCop - il futuro della legge", film di fantascienza ambientato in un futuro prossimo: nel corso dello svolgimento del proprio dovere, l'agente di polizia Alex Murphy viene barbaramente mutilato da alcuni malviventi, che ne straziano il corpo; soccorso quando è ormai troppo tardi, Alex rinasce a nuova vita grazie all'intervento tecnologico dell'OCP, la multinazionale Omni Consumer Product, che lo "ricostruisce" dotandolo di protesi meccaniche ed integrandolo con un sistema di programmazione informatica.
Anno 1987, dicevamo, e RoboCop era fantascienza; ora buona parte di quella fantascienza è diventata scienza: le protesi, ad esempio, sono entrate a far parte del vissuto comune e non mi riferisco soltanto a quelle utilizzate per plasmare il seno di soubrette e signore insoddisfatte del proprio decolletè, ma a protesi meccaniche che consentono a persone rimaste vittime di incidenti di tornare a camminare sebbene abbiano perso l'uso delle gambe o di afferrare oggetti anche se sono stati privati delle mani; il corridore sudafricano Oscar Pistorius, poi, ha sdoganato l'uso delle protesi in ambito sportivo, raggiungendo livelli agonistici del tutto impensabili soltanto fino a qualche anno prima.
Anche in ambito di esoscheletri, poi, la ricerca continua sia in campo militare che civile, portando a risultati sorprendenti: Honda, ad esempio, ha recentemente consegnato 100 esemplari di esoscheletri a diversi ospedali di Tokio, affinchè li testino nella riabilitazione dei pazienti accompagnandoli nelle normali attività quotidiane.
Esoscheletro Honda, pesa solo 2,6 Kg |
Il remake di RoboCop realizzato nel 2014 non poteva non tenere conto di questi colossali passi avanti della scienza medica e della tecnologia: la trama è pervasa dal dilemma, mai apertamente dichiarato, "fino a quando un essere umano rimane tale?". Se il tuo corpo viene ricostruito, ma mantieni i tuoi ricordi e i tuoi sentimenti sei un essere umano, ma se i tuoi sentimenti vengono rimossi artificialmente, se il tuo cervello viene manipolato così da non aver nessuna esitazione nel mezzo di una sparatoria, se questa manipolazione ti porta a rimanere impassibile davanti a tuo figlio che ti chiama "papà" e se decine di persone possono vedere ciò che vedi, udire ciò che senti e decidere di "spegnerti", allora sei ancora umano?
Film di fantascienza entrambi, dunque, ma di una fantascienza sempre più vicina alla realtà; film che pongono anche quesiti etici e morali che potremmo, tra non molti anni, trovarci a dover affrontare nella cronaca.
Nessun commento:
Posta un commento