giovedì 12 giugno 2014

RoboCop, i film e la realtà, tra protesi ed etica

RoboCop 1987 e RoboCop 2014
Correva l'anno 1987 e nei cinema usciva "RoboCop - il futuro della legge", film di fantascienza ambientato in un futuro prossimo: nel corso dello svolgimento del proprio dovere, l'agente di polizia Alex Murphy viene barbaramente mutilato da alcuni malviventi, che ne straziano il corpo; soccorso quando è ormai troppo tardi, Alex rinasce a nuova vita grazie all'intervento tecnologico dell'OCP, la multinazionale Omni Consumer Product, che lo "ricostruisce" dotandolo di protesi meccaniche ed integrandolo con un sistema di programmazione informatica.
Anno 1987, dicevamo, e RoboCop era fantascienza; ora buona parte di quella fantascienza è diventata scienza: le protesi, ad esempio, sono entrate a far parte del vissuto comune e non mi riferisco soltanto a quelle utilizzate per plasmare il seno di soubrette e signore insoddisfatte del proprio decolletè, ma a protesi meccaniche che consentono a persone rimaste vittime di incidenti di tornare a camminare sebbene abbiano perso l'uso delle gambe o di afferrare oggetti anche se sono stati privati delle mani; il corridore sudafricano Oscar Pistorius, poi, ha sdoganato l'uso delle protesi in ambito sportivo, raggiungendo livelli agonistici del tutto impensabili soltanto fino a qualche anno prima.
Esoscheletro Honda, pesa solo 2,6 Kg
Anche in ambito di esoscheletri, poi, la ricerca continua sia in campo militare che civile, portando a risultati sorprendenti: Honda, ad esempio, ha recentemente consegnato 100 esemplari di esoscheletri a diversi ospedali di Tokio, affinchè li testino nella riabilitazione dei pazienti accompagnandoli nelle normali attività quotidiane. 
Il remake di RoboCop realizzato nel 2014 non poteva non tenere conto di questi colossali passi avanti della scienza medica e della tecnologia: la trama è pervasa dal dilemma, mai apertamente dichiarato, "fino a quando un essere umano rimane tale?". Se il tuo corpo viene ricostruito, ma mantieni i tuoi ricordi e i tuoi sentimenti sei un essere umano, ma se i tuoi sentimenti vengono rimossi artificialmente, se il tuo cervello viene manipolato così da non aver nessuna esitazione nel mezzo di una sparatoria, se questa manipolazione ti porta a rimanere impassibile davanti a tuo figlio che ti chiama "papà" e se decine di persone possono vedere ciò che vedi, udire ciò che senti e decidere di "spegnerti", allora sei ancora umano?  
Film di fantascienza entrambi, dunque, ma di una fantascienza sempre più vicina alla realtà; film che pongono anche quesiti etici e morali che potremmo, tra non molti anni, trovarci a dover affrontare nella cronaca. 

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