sabato 26 novembre 2011

Restare in forma. Sì, ma come? - Seconda parte



Tanto tanto tempo fa vi avevo parlato, sollecitata da una domanda di Kaishe, di diverse attività fisiche per restare in forma e mi ero ripromessa di trattare entro breve il capitolo alimentazione. Poi sono successe diverse cose, è passato più tempo del previsto, i buoni propositi sono caduti nel dimenticatoio… Ma adesso eccomi qui, pronta a mantener fede alla promessa fatta!

Qual è l'alimentazione migliore per vivere a lungo sani e felici? Bella domanda! Praticamente non passa giorno senza che qualche Università, qualche dietologo, qualche team di ricercatori non realizzi uno studio o non pubblichi un libro sull'argomento. Come se non bastasse questo bombardamento di informazioni, spesso contrastanti tra loro, ci sono poi condizionamenti culturali che ci portano ad operare determinate scelte in ambito alimentare: per noi occidentali, ad esempio, risulterebbe piuttosto difficile accettare l'idea di pranzare a base di scarafaggi e locuste, anche se eminenti scienziati fossero pronti a giurare sulle loro proprietà nutrizionali.

Personalmente credo che la cucina italiana sia un'autentica miniera di cibi gustosi e salutari e da questa miniera si possono attingere costantemente veri e propri tesori. La Piramide Alimentare, tanto celebre e ancora oggi ritenuta valida dal nostro Ministero della Salute, credo rappresenti un'ottima base di partenza per impostare un regime alimentare completo e adatto a garantire il benessere psicofisico.


Tanta frutta e tanta verdura, poi i carboidrati che ci forniscono zuccheri "di riserva" da trasformare in energia; le proteine (di origine animale o vegetale) importanti per i nostri muscoli; i condimenti e la frutta secca (come noci e mandorle, ad esempio) che ci garantiscono importanti oligoelementi; dolci e bevande alcooliche, che ci assicurano il buonumore.

Quest'ultimo elemento non va affatto trascurato: tantissime diete falliscono miseramente proprio perchè troppo restrittive e punitive. Eliminare completamente alimenti che siamo soliti mangiare si rivela spesso controproducente: molto meglio ridurre le dosi, concedendosi ad esempio dolciumi, birra e vino soltanto nel fine settimana invece che ogni giorno e mangiando a pranzo e cena mezzo panino invece di uno intero. Proprio su questo concetto si basa quella che recentemente è stata proposta come una dieta innovativa, il Mood Food, ovverosia la dieta del buonumore. Se "brucare" soltanto gambi di sedano e insalate scondite vi intristisce (e ci credo!), nessun problema: concedetevi un pezzo di parmigiano o un quadretto di cioccolato fondente oppure un bel trancio di salmone, ricchi i primi di triptofano (precursore della serotonina, l'ormone della gioia), l'altro di vitamina B12.


L'importante, insomma, è trovare anche in questo ambito il giusto equilibrio, senza cadere negli eccessi. Anche l'attenzione ossessiva all'alimentazione, infatti, può rivelarsi pericolosa, tanto che soprattutto negli ultimi anni a tener triste compagnia alle più note bulimia e anoressia ha fatto la sua comparsa un nuovo disturbo alimentare: l'ortoressia. Si tratta di una vera e propria nevrosi del mangiar sano che porta il malato ad isolarsi progressivamente e, al tempo stesso, ad escludere sempre più alimenti (considerati "non salutari") dal proprio piatto, fino anche a morire.
Molto meglio non rinunciare a qualche piccolo sfizio, dunque, ricordandosi anche di fare attività fisica: come ha dimostrato l'incredibile caso di Peter Ajello è possibile perdere la bellezza di 90 chili facendo un po' di ginnastica costante e mangiando cioccolato!

3 commenti:

  1. Contemporaneamente alla palestra ho anche iniziato la dieta...ma il cioccolato non lo mollo.

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  2. Ortoressia! Non conoscevo questa malattia. Sicuro io non corro questo rischio!
    Ultimamente faccio più attenzione a quello che mangio, della serie "niente cibo spazzatura, niente bevande troppo gassate".
    Mi sento meglio!
    Consigliano anche di bere molto, ma io più di un bicchiere d'acqua a pranzo e cena non riesco proprio...

    Però, il quadratino di cioccolato fondente prima di andare a dormire non me lo leva nessuno!!

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  3. * Cinciamogia, e fai bene a non mollarlo! Col cioccolato si può persino dimagrire! La vicenda di Peter Ajello, di cui ho parlato nel post, è davvero un toccasana per chi è a dieta! ;-)

    * Chiara, guarda, mi sa che soprattutto noi donne sappiamo davvero inventarceli i modi per soffrire… O ci vediamo troppo grasse o troppo striminzite, ci si massacra a suon di diete o ci si gonfia qua e là con il silicone… Non è vita, questa, secondo me! Il "trucco", se di trucco si può parlare, sta proprio nel cercare di star bene con se stesse, accettando anche i piccoli difetti che ci rendono uniche. Fai benissimo a stare attenta a ciò che mangi, così come fai benissimo a non rinunciare alla piccola coccola del cioccolato! :-)

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