Non stupisce che gli antichi cercassero di spiegare, con miti più o meno verosimili, l'avvicendarsi delle stagioni. Oggi mi sono addentrata un poco nel Parco del Lura e quanto segue è ciò che ho visto.
Il cartello che indicava l'area rimboschita era così, stamattina.
Mentre ecco qui sotto come si presentava sei mesi fa (giorno più, giorno meno)
I cespugli i cui fiori sfamavano bombi ben pasciuti, lo scorso giugno...
...li ho ritrovati scheletrici e rinsecchiti.
Il campo dorato che mi aveva riempita di meraviglia...
...si è tramutato in una distesa da cui sono banditi i colori: bianco e nero, con qualche fugace virata sul grigio, a perdita d'occhio.
Del sentiero che si addentrava nel bosco...
...non è rimasta praticamente nessuna traccia
Inutile dire che non si sentiva nessuna cicala, tutte morte stecchite come da esopico copione! Silenzio quasi irreale, rumore dei miei passi nella neve, il canto dei merli che si rincorrono tra i rami (a proposito, caro Darwin, come lo spieghiamo il colore non proprio mimeticissimo dei merli nella neve?), il gracchiare nervoso di qualche cornacchia grigia che perlustra il territorio in cerca di cibo.
Tutto innevato...
...tutto ghiacciato...
...tutto come morto, mentre l'adirata Demetra attende che le venga restituita la figlia Persefone, rapita dal dio dell'Ade (no, non ho dato di testa a causa del freddo, si tratta di un racconto della mitologia greca per spiegare l'avvicendarsi delle stagioni! Qui trovate il mito).
Tutto ad un tratto mi sento osservata e percepisco un leggero rumore alle mie spalle, nel silenzio quasi completo. Mi giro con cautela, per non perdere l'equilibrio nella neve alta (che se cado io, poco importa, ma la mia amata Canon nooooo!!!), ed eccolo lì, il mio osservatore! Un Erithacus rubecula!
Come "non si vede un tubo!"?
Ah scusate, proviamo così:
Se ne stava lì, a controllarmi, e a farmi rimpiangere di non aver portato con me lo zoom "serio". Ma chi se lo aspettava, in tutto quel bianco, di trovare tracce di vita?
In fin dei conti, hanno rapito Persefone!
...Già, ma il pettirosso ed un altro paio di indizi (uno qui sotto)
mi fanno pensare che Demetra sta già operando attivamente per il rilascio dell'ostaggio!
* Per la foto del pettirosso, valgono le "regole" di tutte le altre immagini da me pubblicate: chi fosse interessato può richiedermene una copia "ripulita" dal mio nome, ovviamente a titolo gratuito, ed utilizzarla, purchè non ne tragga profitto alcuno ed indichi la fonte.
Oggi pomeriggio anch'io mi sono messa a fare qualche foto alla natura vestita d'inverno in giardino e nei dintorni. I merli quasi si mettevano in posa per farsi fotografare (quegli invadenti), mentre le cince e i pettirossi si sono fatti inseguire per tutto il tempo, senza concedermi neanche uno scatto decente. Troppo timidi... o forse c'entra qualcosa il fatto che nella mia breve passeggiata ero marcata stretta da Camola e da una piccola squadriglia di gatti affamati? :D
RispondiEliminalascio a voi fare passeggiate e foto. :-) sono un piacere da guardare!!!
RispondiEliminaSono in ufficio, ad aspettare che terminino le otto ore per potermene andare a casa. Lo so, è ridicolo buttar tempo così, ma ieri, come te, ero rimasta bloccata a casa (auto sotterrata dalla neve) e così non volevo "sprecare" un altro giorno di ferie oggi. Quindi sono venuta al lavoro. Giusto in tempo per scoprire che i tre quarti dei miei colleghi non ci sono. Quindi il mio lavoro, che è di equipe, è bloccato a tutti gli effetti. Da stamani mi son limitata a rispondere a qualche telefonata, invariabilmente con la frasetta "La collega è in ferie, la trova dopo il 3 gennaio".
RispondiEliminaGuardiamo il lato positivo: almeno ho modo di passare a trovarti e lasciarti un saluto!
Curioso per un'altra mezz'oretta nel tuo blog e poi vado a casa. Ciao ciao.
O santo cielo, mi chiedevo che roba poteva essere un erithacus rubecula!
RispondiEliminabè però il viale innevato ha tutto un suo fascino... anche addormentato sotto il piumone pesante ha il suo perchè.
RispondiEliminaCiao Giorgia
Cara artista della fotografia, passo per farti mille cari auguri di un felice Natale, con il tuo sposatissimo consorte e tutte le persone che ami.
RispondiEliminaNon posso lasciarti un fiore, ahimè, come vorrei, perchè riesco a postarli solo nei commenti della mia stessa piattaforma.
AUGURI AUGURI AUGURI...
* Ross, mi pare di vederti tipo Pifferaio magico, seguita da gatti anzichè da sorci e con in mano la macchina fotografica al posto dello strumento musicale, mentre avanzi nella neve... :-)
RispondiEliminaCerto, un simile seguito non deve aver messo molta tranquillità nei cuoricini di cince e pettirossi.
* Zion, tu stà al calduccio e riguardati, che a foto e scarpinate nella neve ci pensiamo noi! Un abbraccio!
* Elena, scusami ma ho il difetto della sincerità: secondo me è scandaloso rubare lo stipendio! Mi rendo conto che, per chi svolge un lavoro d'equipe, lavorare senza i colleghi sia estremamente difficoltoso e mi lusinga che tu abbia scelto il mio blog tra tanti, tuttavia... possibile che tu non potessi fare nient'altro di più costruttivo in ufficio?
Senza rancore, buone feste.
* MaTeo, ben ritrovato. He! He! He! In effetti i nomi scientifici sono spesso astrusi... che te ne pare, ad esempio, di Hirundo rustica? A quale animale ti fa pensare? ...Beh, è semplicemente una rondine! :-D
* Ciao Giorgia, ben arrivata. In effetti io amo scandalosamente la neve! Questo voleva essere un post che mettesse in risalto le bellezze dell'inverno, che pure appare spoglio e come morto in confronto all'estate. Per me è stato tutt'altro che un sacrificio camminare in quello splendore ammantato di bianco! Ciao!
* Rosaspina, in ritardo per il Natale ma in anticipo per il 2010 (quindi, facendo media, sono perfettamente puntuale!), tanti tanti auguri di vero cuore a te e a tutti i tuoi cari!