Come la pensi circa i murales ed i graffiti credo emerga chiaramente da certe mie prese di posizione, come questa.
Potrebbe stupire, dunque, questo mio post, ma vi prego di non trascurare la seconda parte del titolo... che non si riferisce soltanto alla tonalità utilizzata per decorare i muri, ma anche al fatto che si tratti di scritte ecologiche.
L'artista, Anna Garforth, è l'ideatrice di "Mossenger" (proprio con la "o"), progetto sperimentale di arte urbana che fonde muschio (moss, appunto) e messaggero (messenger).
Partendo dai versi della poetessa Elly Stevens, a lei unita in questa collaborazione col nome di El&Abe, la Garforth scrive sui muri degradati della capitale britannica utilizzando muschio "incollato" alla parete da una mistura naturale di yogurt e zucchero.
Niente bombolette nè scritte imbrattanti, dunque, ma un'arte viva che aderisce alle pareti degli edifici decadenti di Londra e, sviluppandosi, ne ricopre la superficie con un manto di muschio, piacevole a vedersi e 100% ecologico.
(immagini per gentile concessione di http://www.crosshatchling.co.uk/MossengerII.html)
Simpatica, questa graffitara verde.
RispondiEliminaLe sue opere mi hanno fatto venire in mente il cigno di edera che da qualche anno decora un pezzo delle mura di Bergamo Alta.
Un vero wallpaper!
(Wall-paper, paper(o) su muro... si era capita? Ahahahah! Ehm... ok, non farci caso).
Viviana... scusa l'OT, ma leggi questo articolo:
RispondiEliminahttp://www.maristaurru.com/index.php/Articoli/Eluana-non-voleva-morire-Crisafulli-lo-afferma.html
Io sono davvero demoralizzata.
* Ross, sì, l'avevo capita... ma solo perchè sono assolutamente geniale! He! He! He! Dai, lo sai che scherzo!
RispondiEliminaIl cigno (= paper) bergamasco non lo conoscevo proprio, grazie della segnalazione. Un abbraccio, a presto!
* Kai, ho letto con attenzione il link che mi hai segnalato. Mi è venuta anche una leggera nausea. Ancora parole sprecate su una vicenda umana dolorossissima... con citazioni di partiti politici, "e questo ha detto così", "e quest'altro invece ha detto cosà"...
Io, davvero, di Eluana non voglio parlare. Perchè comunque sia lei non può controbattere.
Per quello che è il mio personalissimo modo di sentire, continuo a non ritenere possibile che un padre possa decidere di sbarazzarsi a cuor leggero di sua figlia, ma questo, lo ripeto, è soltanto il mio modo di pensare e sentire. Non conosco personalmente nè Eluana nè alcun suo familiare nè chi le è stato vicino prima o dopo l'incidente.
Ciò che ho scritto io qui è stato in larga misura dettato proprio dal timore che, qualora dovesse accadermi qualcosa di simile a quanto avvenuto ad Eluana, si possa scatenare un simile putiferio. Io ho detto chiaramente ciò che vorrei per me e, visto che verba volant, scripta manent, l'ho pure scritto a chiare lettere.
Il problema, caso mai, si pone per chi resta. Ieri sera, parlando con Davide proprio di questo mio post, mi ha detto che lui non se la sentirebbe mai di farmi staccare alcun sondino, nè respiratore, nè alcunchè. E, in tutta onestà, non credo proprio che a ruoli invertiti io riuscirei a fare altrimenti... E' sempre molto, molto difficile lasciar andare via chi ami. Per questo sono convinta che sia una decisione molto, molto sofferta anche per papà Beppino.
Davvero geniale .. non resta che proporlo ai nostri amministratori che crollano sotto le birichinate dei nostri graffiters un po' vandalici a dire il vero.
RispondiEliminaDiamogli spazio e strumenti invece di spendere e spandere in CANCELLATURE !!
cHE DICI vIVI ?
che figata!!! anche io, e parlo da ex writer di città, avrei voluto usare qualcosa di più ecologico...ma ero piccola, si parla di più di 10 anni fa, e le finanze permettevano solo poche scelte.
RispondiEliminaNon t'arrabbiare, cmq, ti assicuro che io portavo qualche colore solo sui muri delle ferrovie, e a me sembravano più belli colorati che grigi. Non sopporto gli imbrattatori di case, invece.
* Vale, io ho sempre trovato più piacevole un graffito ben realizzato che un muro cadente. Il problema è che, per un writer-artista, ci son centinaia se non migliaia di writers-cretini che insudiciano monumenti con scritte insulse. Onestamente, poi, non credo siano stati gli amministratori britannici a fornire yogurt e muschio a quest'artista... Il problema è che fantasia, arte e buon gusto o li hai o non li hai e nessun amministratore potrà mai fornirli.
RispondiElimina* Zion, non mi arrabbio no! Io amo i graffiti ben fatti. Quelli che danno un tocco di colore e d'arte a periferie fatiscenti, a mura cadenti, a superfici degradate. Ciò che non sopporto sono sigle e nomi (tipo "Rat", "Dumbo" et similia) ripetuti ossessivamente, frasette insulse tipo "Gingiulio ti amo!" o "Maristella quanto sei bella!" urlate su mura, portoni, vagoni ferroviari o, peggio ancora, su monumenti di pregio storico e architettonico come, appunto, il Tempio Voltiano di Como. Per come mi pari tu, credo che neppure nella tua più tenera età possa essere stata tanto sconsiderata! :)
Quello che intendo io per graffiti è molto diverso anche se non sono niente male. I graffiti per devono colpire l'immaginazione devono darti il botto dentro altrimenti...è meglio lasciar perdere
RispondiEliminaL'unico "botto" che riescono a darmi nomi o sigle ripetuti ossessivamente su metri e metri di un palazzo, o peggio ancora su un monumento come il Tempio Voltiano, è l'urto di vomito. Ma i gusti son gusti...
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