Quella che segue è la lettera che una mamma ha inviato al gruppo Carrefour in seguito ad un odioso episodio di cui lei ed il suo bimbo di 4 anni sono stati involontari protagonisti lo scorso fine settimana.
Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago
Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.
Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.“La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:
• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”
Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.
Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.
Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.
Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.
Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!”.
Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata, che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto "Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente".
Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.
Ho pianto. Dal dolore.
Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:
-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.
Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.
Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.
Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.
Firma.
Io, e moltissime persone come me, profondamente indignate per questo comportamento inumano, squallido ed assolutamente inqualificabile, abbiamo inviato delle mail al Servizio Clienti Carrefour (servizioclienti@carrefour.com ).
Ecco, qui di seguito, la risposta che ho trovato stamani nella mia casella di posta elettronica:
Buongiorno.
Il Gruppo Carrefour Italia è profondamente sorpreso e sinceramente dispiaciuto dell’accaduto riferito dalla Signora, fatto che non rientra assolutamente nelle nostre filosofie e nei comportamenti dei nostri collaboratori.
Non possiamo che confermare che il nostro costante impegno è rivolto alla soddisfazione dei nostri Clienti, al totale rispetto delle loro esigenze ed aspettative, dai più piccoli ai più grandi. L’etica è alla base della nostra attività e condizione imprescindibile del comportamento dei nostri collaboratori.
Il tour Disney Cars, realizzato presso il Carrefour di Assago e programmato in altri ipermercati della nostra rete che ne fanno da cornice, rientra pienamente in questo nostro impegno: abbiamo voluto offrire ai bambini ed alle loro famiglie un momento di divertimento.
Affinché i piccoli frequentatori degli ipermercati potessero vivere per un attimo dentro la “favola”, l’organizzazione è stata curata nei minimi dettagli, anche attraverso l’ausilio di società esterne. Tutte le persone coinvolte sono state adeguatamente selezionate ed informate circa la filosofia aziendale ed i comportamenti necessari.
Abbiamo preso contatto con la Signora con la volontà di approfondire l’accaduto affinché ogni responsabilità accertata venga punita con il massimo rigore.
Ci auguriamo peraltro che un singolo sfortunato episodio non pregiudichi il rapporto di fiducia che siamo riusciti a costruire con le migliaia di Clienti che ogni giorno frequentano i nostri punti di vendita e che ci scelgono anche per i valori che contraddistinguono la nostra insegna.
Molti cordiali saluti Gruppo Carrefour Italia.
Si tratta di una lettera standard, inviata identica a tutti coloro che hanno manifestato il proprio sdegno.
Fatto sta, però, che qualcosa si sta muovendo: Barbara è stata contattata da Carrefour, che si è detta desiderosa di "approfondire l'accaduto affinchè ogni responsabilità accertata venga punita col massimo rigore".
Staremo a vedere...
Intanto sul sito di Carrefour/Bimbi superstar è stato dato spazio al racconto della vergognosa vicenda, sebbene nel forum venga ribadito a chiare lettere che "Tutto il materiale contenuto in questo forum è postato dai membri della community e non da Carrefour. I membri del forum, e non Carrefour, hanno responsabilità per il materiale che inseriscono".
Aggiornamento (17 settembre): è un delirio! Il web è impazzito! La vicenda di mamma Barbara e del suo "biondino" rimbalza da un blog all'altro, da un sito all'altro. Tra i maggiormente diffusi e letti cito Excite, il Sindacato Nazionale delle Guardie Giurate, Webmaster Point (che ha dedicato un'articolo alla deprecabile storia e svela al contempo i segreti del Googlebombing *), Clickblog...
E questo è quanto scrive mamma Barbara sul suo blog, in seguito al colloquio (che effettivamente c'è stato, meno male!) con Carrefour.
Aggiornamento (16 settembre): Annozero ha dato spazio alla vicenda, riportando la lettera di mamma Barbara.
Aggiornamento (15 settembre): il quotidiano LaStampa.it pubblica un articolo riportando la mail che mamma Barbara ha inviato a Carrefour.
* A proposito di Googlebombing, a questo punto io ho linkato ogni volta le parole Carrefour di Assago, inserendo, mi pare ovvio, il link al blog di blackcat ... ;-)
Ah, dimenticavo: cliccate forsennatamente su Carrefour di Assago! Googlebombardiamoliiii!!!
Speriamo che qualcosa si muova davvero.
RispondiEliminal'ho riportato in un forum... è una storia che mi ha scioccato, ma cosa siamo diventati????
RispondiEliminaFinalmente un po di giustizia, speriamo la storia vada fino in fondo!
RispondiEliminaNon ho parole....
RispondiEliminaDavvero dar star male (ero passata anche ieri ma ero gia in lacrime per conto mio, primo giorno insomma come hai visto nel mio blog)
Carrefour non mi guadagnera' mai come cliente neppure occasionale.
Ciao
Perdona il fuori tema, ma sul mio blog c'è un piccolo ringraziamento per te! :-)
RispondiEliminache avvilimento...
RispondiEliminanel sito di Anno zero c'è una che dice che Barbara ha esagerato, che l'autismo non ha segni evidenti che permettano di capire che una persona ne è affetta, che il sito sta strumentalizzando questo fatto...
ma dico io... per prima cosa nessun bambino, nessuna persona, meritava un trattamento del genere, nè di sentirsi dire che "se non è normale che se ne stia a casa"
e poi io ho un fratello che ha una lieve, e sottolineao lieve, forma di autismo e vi assicuro che si vede
e poi mi viene in mente ancora una riflessione: c'era da aspettarselo che la Carrefour rispondesse con una mail in ciclostile a tutte le proteste, ovviamente tutti noi ci scagliamo contro il grande magazzino responsabile del suo personale e degli esterni di cui si avvale per le manifestazioni che orgnanizza, ma quei tre? in realtà i responsabili diretti sono quei tre... come riuscire, non tanto a "punirli", cosa che lascerebbe il tempo che trova, ma a farli riflettere sulle loro azioni, e fargli capire?
io temo che nonostante tutti i nostri sforzi, questa storia passerà e loro tre continueranno a comportarsi da ignoranti insensibili quali si sono dimostrati...
Che vergogna!!!
RispondiEliminaComunque Carrefur sta solo tentando di non perdere clienti...
Ciao Viviana
Santa Pace!
RispondiEliminaChe Storia Terribile.
Hai tutta la mia solidarietà.
E sicuramente adesso so inche supermercati non mettere più piede...
Santo cielo! Hai tutta la mia solidarietà. Dobbiamo muoverci tutti stiamo prendendo tutti una brutta piega di razzismo generale.
RispondiEliminaCleo
* Ross, eh, speriamo... E grazie tanto per il fiore! A breve, sorpresina a tema... ;-)
RispondiElimina* Pasadena, grazie del "passaparola". In effetti l'umanità a volte dimostra un'inumanità sconvolgente... :-S
* Suppaman, lo spero anch'io. Rinnovo a Barbara ed alla sua famiglia tutta la mia solidarietà.
* Suburbia, sì, sì, ho visto... :-)
Comunque con questa storia Carrefour ne sta ricavando proprio una "bella" pubblicità...
* Vale, che dire? Ho letto anch'io i commenti di quella "Signora" e sono stata sul punto di replicare, ma poi ho preferito lasciar perdere. Come diciamo qui, "Se ga n'è minga, na pò minga vegnì föra" (che è più o meno "Se non ce n'è - di sale in zucca - non ne può uscire", "Non si può cavar sangue da una rapa"...).
Sono poi d'accordissimo con te nell'affermare che non si tratta di un trattamento scorretto in quanto perpetrato contro un diversamente abile, ma in quanto perpetrato contro un essere umano! Nessuno merita di essere insultato, deriso, maltrattato, indipendentemente da malattie, età, sesso...
Per quanto riguarda i tre individui materialmente colpevoli di questo comportamento orribile, sono di nuovo d'accordo con te nell'asserire che punirli potrebbe servire materialmente, ma non certo umanamente a riparare il danno. Tuttavia, visto che anche per loro ritengo trattarsi di un caso eclatante di "Se ga n'è minga, na pò minga vegnì föra", almeno che paghino per l'errore commesso!
* Gaz, è logico che dopo un simile clamore Carrefour - così come farebbe qualsiasi grande catena - stia cercando di correre ai ripari, per non perdere clientela. Io me ne sto qui buona buona, ad attendere gli sviluppi. Che non devono essere, secondo me, soltanto le scuse formali della catena alla famiglia di Barbara, ma atti concreti (in primis, sarebbe carino se il piccolo Alexander potesse finalmente stare vicino ai suoi eroi e venir fotografato con Saetta, no?). Ciao!
* Andrea, ti ringrazio e "giro" la tua solidarietà a Barbara ed alla sua famiglia. A presto!
* Cleo, credo che l'umanità non sia diritto di nascita, ma si apprenda e si coltivi. Tutti possiamo - e, secondo me, dobbiamo - fare qualcosa perchè razzismo, discriminazione, odio, vengano sostituiti da fraternità, comprensione, amore. E' un percorso lungo e difficile. Ma la posta in gioco è davvero alta.
Ciao, a presto!
ciao Viviana,
RispondiEliminagentilmente ti chiedo di poter copiare per intero dalla lettera di Carrefour fino agli aggiornamenti e di postarli nel mio blog, con dovuta citazione della fonte.
Grazie
Tiziano
* Fac/Tiziano, ma con estremo piacere! Più risalto riusciamo a dare alla vicenda, meglio è!
RispondiEliminaPermesso concesso, ci mancherebbe!
A presto. :-)
Vi!
RispondiEliminaSei 'na forza!
Finalmente qualcosa si muove e la gente deve capire che tutti insieme le cose si possono cambiare!
Tutti insieme.
Così è bello!
Non fa nulla se la mail inviata è una standar... l'importante è che le persone responsabili di questo obrobrio siano punite!
Io sono dichiaratamente una pacifista, placida, lenta, accomodante, fiduciosa..... ma ho paura che se mi fossi trovata li avrei picchiato a sangue!
Ne avrei prese ... ma taaaaante ne avrei prese, però ne avrei anche date!
o si......
Ecco..... l'animale schifido che è in me si è svegliato!
Ti adoro Vi!
nasinasi 'ncazzatiiiiii
Viviana... ecco che mi paleso!
RispondiEliminaTi avevo già letta, incuriosita da "nonsolobotte"... essendo io mamma di un ragazzo che pratica KungFu da circa 13 anni (ora ne ha 25)...
Avevo poi partecipato con una stretta al cuore alla vicenda del bambino autistico (l'altro mio figlio - 27 - ha alcune difficoltà che ci hanno fatto "assaggiare" la cattiveria o l'insensibilità della gente... ma nel mio blog non ne parlo mai perchè lui passa a sbirciare)...
Ora ti ricopio quello che ti ho risposto da me:
Viviana... mi farebbe molto piacere... anche perchè anche io mi tavo pianino avvicinando...
Insomma... o per merito di una o dell'altra l'incontro era nell'aria...
A presto!
Spero che sia l'inizio di un bel confronto e il preludio di un incontro... Mandi!
* Micia, non sono io la forza, tutt'al più possiamo divenire una forza se, come dici tu, ci si mette tutti insieme, uniti per uno scopo!
RispondiEliminaIl fatto che tu, pacifista convinta e dichiarata, arrivi a supporre di poter picchiare qualcuno è proprio la dimostrazione dell'enormità dello schifo che questa vicenda ha suscitato. Quindi sì, uniti e "forzuti" per dare tutto il nostro sostegno a mamma Barbara, al suo "cucciolo" ed alla famiglia intera!
Struscio il naso!
* Kaishè, grazie di essere passata e di aver lasciato l'impronta delle tue zampatine, con questo commento :-)
Sono lieta di questo incontro. A presto!
grazie per avemi citato sul post "Season open".
RispondiEliminaGrazie perchè su questo tuo blog ho potuto sapere della triste vicenda del bambino ad Assago, in questi casi io sono per la violenza e credo che se fosse capitato a me adesso sarei in galera e i due bastardi (scusate lo sfogo) all'ospedale.
http://initalia67.blogspot.com/.
Mi dici gentilemente (visto che sto alle prime armi) come posso far apparire sul mio blog questo articolo. Perchè credo che questo sia il vero compito di tutti i blog.
* Ciao Pocoto-pocoto!
RispondiEliminaCi mancherebbe, grazie a te della visita piuttosto! Per quanto riguarda l'inserimento da te di un link che rimandi a questo mio scritto con gli aggiornamenti, basta che tu inserisca questa stringa
http://nonsolobotte.blogspot.com/2008/09/carrefour-la-grande-vergogna-gli.html
Ciao, a presto!