mercoledì 1 gennaio 2014

Il nuovo volto dell'Africa: Maud Chifamba

Non è una donna politica, Maud, e nemmeno un'attrice o una star, eppure il suo volto potrebbe diventare il simbolo dell'Africa all'indomani della scomparsa di Nelson Mandela. Maud Chifamba è una bambina dello Zimbabwe, orfana e poverissima, che a 14 anni ha superato brillantemente l'esame di ammissione all'Università e per questa eccezionale impresa è stata anche annoverata da "Forbes" tra le venti donne africane più potenti.

Dopo aver perso il papà in tenerissima età, Maud è rimasta orfana anche di madre nel dicembre del 2011;  i suoi due fratelli non guadagnavano abbastanza per poterle consentire di continuare gli studi, ma Maud non si è persa d'animo ed ha continuato a studiare da sola, a casa. Così si è impegntata tanto da riuscire a saltare alcune classi e si è anche preparata, sempre da sola, per sostenere gli esami di ammissioni all'Università, dove oggi frequenta - ovviamente con grande profitto - i corsi per diventare commercialista, impiego che considera temporaneo prima di poter diventare un'imprenditrice.

Lo Zimbabwe è uno Stato che investe molto nel futuro dei propri figli, tanto che qui si registra il più alto tasso d'istruzione di tutta l'Africa, tuttavia nelle zone rurali i genitori preferiscono garantire l'istruzione ai figli maschi, tenendo le femmine a casa. Così, sebbene nel Paese le bambine siano più numerose dei bambini (si stima un rapporto di 6 a 4),  sono soprattutto i maschi ad avere accesso all'istruzione e a poter proseguire gli studi: la stessa Maud è l'unica femmina del suo corso di laurea.

Questo piccolo genio avrebbe potuto semplicemente bearsi della notorietà internazionale conquistata grazie al suo accesso all'Università, invece ha deciso di "farla fruttare" e negli incontri internazionali ai quali viene invitata a partecipare non perde occasione per parlare del suo Paese e dell'importanza che le possibilità di studio vengano estese anche alle bambine.

A inizio ottobre 2013 Maud è stata ospite al Festival della Letteratura per ragazzi "Tuttestorie" che si è svolto a Cagliari ed in questa occasione, intervistata da una giornalista di Corriere Tv, ha dato la sua testimonianza sul ruolo essenziale che l'istruzione gioca nel dare potere alle donne. Anche alle donne giovanissime di un Continente in cerca del giusto riscatto.
La videointervista la trovate qui.

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