martedì 12 febbraio 2013

Addio a Keiko Fukuda, la signora dello Judo


A chi non ama le arti marziali probabilmente il nome Keiko Fukuda dirà poco o niente, sebbene questa minuta signora giapponese abbia segnato la storia delle donne tracciando un sentiero mai percorso prima: è stata lei, infatti, la prima donna al mondo a conseguire il decimo Dan nello Judo Kodokan. Un'eccellenza paragonabile a quella di Rita Levi Montalcini: una vita interamente spesa per la propria passione, per la divulgazione e l'insegnamento, l'una impegnata anima e corpo nella scienza, l'altra nello Judo.

A differenza della grande scienziata italiana, però, i meriti di Keiko sono stati riconosciuti molto tardivamente: lei ha impiegato l'intera vita per raggiungere quello che, a molti uomini, è stato concesso infinitamente prima, a cominciare dal grado di Maestro. Nata nell'aprile del 1913, Keiko ha iniziato a praticare lo Judo negli anni '30 direttamente sotto la guida del Maestro Fondatore Kano Jigoro e a questa disciplina ha dedicato la sua intera esistenza, rinunciando al matrimonio e a costruirsi una famiglia: una scelta difficile per molti, assoluta e per molti versi incomprensibile ed inaccettabile per una donna giapponese dell'epoca.

Lei però non si è mai voluta arrendere, ha sempre combattuto dentro e fuori dal tatami, arrivando anche ad espatriare per raggiungere gli Stati Uniti ed iniziare anche lì, dal capo opposto del mondo, ad insegnare lo Judo. Perchè un amore come il suo non poteva starsene racchiuso ma andava espanso, allargato e condiviso con quante più persone possibile.

Quando ha compiuto 88 anni i suoi allievi, certi del valore della propria insegnante, hanno dato il via ad una petizione affinchè i vertici mondiali dello Judo le concedessero un avanzamento di grado, ma non ottennero nulla: fu loro risposto che nessuna donna, mai, nella storia della disciplina aveva raggiunto il decimo Dan e che non c'era motivo che le cose cambiassero. Un esito che scosse gli allievi, ma non stupì la diretta interessata che aveva già avuto modo di sperimentare sulla propria pelle il sessismo, restando bloccata al quinto Dan per la bellezza di trent'anni. 
Il tanto sospirato - e meritato - riconoscimento arrivò finalmente nell'estate 2011 quando la U.S. Judo Federation la insignì del decimo Dan mentre la Maestra Fukuda, ormai ultranovantenne, continuava a fare ciò che aveva sempre fatto, presiedendo, tre volte a settimana, le lezioni nella sua Scuola di Judo aperta a San Francisco, ripetendo alle sue allieve: "Sii forte, sii gentile, sii bellissima", insegnamento che è divenuto anche il filo conduttore di un documentario realizzato sulla figura di questa donna straordinaria di cui trovate qui di seguito un estratto.



Lo scorso sabato 9 febbraio la Maestra Keiko Fukuda si è spenta a San Francisco. Non sono trapelate indiscrezioni circa la sua morte, ma a noi piace immaginare che si sia spenta serenamente; forte, gentile e bellissima come era stata per tutta la sua lunga vita.

3 commenti:

  1. Meno male che certe persone sono esistite.

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  2. Sai Viviana, qualche giorno fa pensavo a te e al judo, perché l'anno prossimo sarà il momento giusto per far cominciare alla Gnoma una attività "sportiva"... e il judo mi attira parecchio.
    Pur non avendolo mai praticato, anche grazie a te e alle cose che ci racconti che, per quanto lontane da me, che in materia sono ignorantissima, trovo sempre interessanti...
    Spero di trovare un buon centro non troppo caro, e che a lei piaccia questa disciplina (ho buone speranze, perché la gnoma è piuttosto "fisica" eheheh)
    baciii

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  3. @ Valeria, oddio, per me che pratico Kung Fu il fatto che tu voglia far frequentare alla Gnoma corsi di Judo non è esattamente lusinghiero... Ha! Ha! Ha! Scherzo! Come sai, trovo che le arti marziali - tutte! - siano estremamente formative ed educative e che la loro pratica vada ben oltre il benessere fisico, quindi non posso far altro che essere contenta della tua scelta. Forse può interessarti dare un'occhiata qui. Un abbraccio e a presto!

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