martedì 4 dicembre 2012

L'avvocato del diavolo



"Vanità, decisamente il mio peccato preferito". A pronunciare queste parole è John Milton, non l'autore del "Paradiso perduto" bensì Lucifero, sceso sulla Terra dopo essere stato cacciato da Dio e divenutone il signore e padrone da millenni: suo è il potere, sua l'astuzia, sua la menzogna. Gioca con le parole, manipola gli esseri umani. Quale altro lavoro avrebbe mai potuto fare, nel Ventesimo Secolo, se non l'avvocato nella caotica e popolosa New York ?

E proprio nella Grande Mela, contemporanea Babilonia dai desideri sfrenati e dall'appagamento peccaminoso, città gremita di ladri ed assassini, stupratori e violenti, giunge Kevin Lomax, avvocato della Florida che non ha mai perso una causa. Successo e fama l'attendono. Lui e la sua bella, giovane moglie entreranno nella società che conta, incontreranno persone influenti, abiteranno un lussuoso attico e potranno permettersi abiti all'ultimo grido da sfoggiare ai ricevimenti dell'high society. 
Ogni desiderio verrà esaudito. Perchè Kevin è bravo nel suo mestiere e lo sa. Può far assolvere chiunque, persino un professore pedofilo palesemente colpevole. Perchè Kevin è un grande avvocato. Il migliore. 
E Lucifero, il "portatore di luce", prontamente offre le luci della ribalta al giovane e rampante Kevin.
Non solo, gli mostra anche come Dio sia un "giocherellone guardone": "A lui piace guardare - asserisce Satana/Milton - Lui dà agli uomini gli istinti, concede questo straordinario dono, poi che fa? Ti assicuro che lo fa per il suo puro divertimento, per farsi il suo cosmico spot pubblicitario… Fissa le regole in contraddizione: guarda, ma non toccare! Tocca, ma non gustare! Gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all'altro, lui che fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate, perchè è un moralista!, è un gran sadico! E' un padrone assenteista, ecco cos'è! E uno dovrebbe adorarlo? No, mai! Meglio regnare all'Inferno che servire in Paradiso, non è così?".

Ma l'uomo dispone sempre di un'arma: il libero arbitrio. E, come riconosce il potentissimo John Milton, "il libero arbitrio è una fregatura". Ma il diavolo ha sempre un asso nella manica, conosce l'essere umano da sempre, dai tempi di quel frutto proibito nel giardino dell'Eden. Sa come raggirarlo. Con le parole. Facendo leva sulla vanità. E manipolare le parole, solleticare la vanità non è esclusiva degli avvocati...

Film altamente consigliato. Vecchiotto ma splendido, con un Al Pacino superlativo (e magistralmente doppiato da Giannini), un Keanu Reeves credibile, una Charlize Theron poliedrica e sofferta, una splendida e luciferina Connie Nielsen.

4 commenti:

  1. Ciao Viviana! E' tanto tempo che non ho visto questo film, ma concordo con la tua recensione: molto bello e significativo, attori bravissimi!! Buona giornata

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  2. Questo film da un'ottima rappresentazione di come agisce il diavolo.

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  3. Arrivo qui da twitter dove ho visto il tuo link ripreso da Retequattro. Questo è davvero un bel film che da molto su cui pensare e la tua recensione è ottima, complimenti!

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  4. Scusate il ritardo, ma... meglio tardi che mai! :-)
    Silvia, lieta che, ancora una volta, ci troviamo d'accordo. Buona giornata anche a te.
    Davide, concordo in pieno. Grazie per la visita ed il commento.
    Anonimo, grazie per i complimenti. Sono contenta che film e recensione ti siano piaciuti. Ciao.

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