mercoledì 5 settembre 2018

Il canto delle orche

Un amore ed una sparizione misteriosa in una piccola cittadina del Maine, alla vigilia delle elezioni che decideranno le sorti della comunità, divisa tra il desiderio di mantenere le proprie radici di pescatori e la tentazione di puntare sul turismo di massa. 
La narrazione delle vicende umane si intreccia con quella di un gruppo di orche, parte integrante dell'ambiente e le cui esistenze entrano in contatto - talvolta in conflitto - con gli esseri umani che vivono sulle coste. 
L'amore per il mare e le creature che lo abitano traspare con chiarezza dalle pagine di questo romanzo che miscela giallo e rosa senza addentrarsi appieno in nessuno dei due generi letterari.
Una buona lettura estiva i cui personaggi sono però un po' troppo stereotipati, secondo me: Ella, la protagonista, ad esempio è tanto perfetta da risultare o inverosimile o insopportabile.
È bella, è onesta, è intelligente, è leale, ama la natura, rispetta l'ambiente, è tosta, sopporta le asperità di un lavoro "da uomini" e riesce a farsi rispettare, tenendo testa anche ai più beceri attaccabrighe grossi il doppio di lei. E, ovviamente, fa perdere la testa al sexy avvocato arguto, affascinante, indomito ed appassionato difensore dei giusti e degli oppressi che, guarda caso, è pure il rampollo di una ricca famiglia.
Ben scritto, con una narrazione che scivola via liscia come una pilotina su un mare calmo, Il canto delle orche è certamente meglio di molti altri romanzi che si trovano in circolazione, ma non offre particolari guizzi che lo rendano un libro memorabile: una buona lettura da relax, da vacanza, leggera. 

Titolo: Il canto delle orche
Autore: Stuart Harrison
Traduttore: Gianna Lonza
Editore: Piemme
Anno d'edizione: 2004 (seconda edizione)
ISBN: 9771592825029

Questa è la prima recensione delle mie letture d'agosto, continuate a seguirmi per non perdervi le altre. 

2 commenti:

  1. Ah ah, aspettavo al varco un difetto di questo romanzo (l'inizio della tua recensione prometteva benissimo) e infatti è arrivato puntuale: i protagonisti perfetti, chiaramente ;-) è un difetto purtroppo molto comune dei romanzi "da vacanza"... però dai, diciamo che in una lettura da ombrellone si può tollerare. Mi incuriosisce soprattutto per la presenza delle orche, animali affascinanti di cui so poco. Ciao Viviana, un abbraccione!!

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    1. In effetti come lettura non è malaccio e sospetto che l'autore si sia documentato per scrivere ciò che ha scritto sulle orche - insomma, vorrei sperare che non sia tutto campato in aria! :-D
      Ricambio l'abbraccione e vengo a trovarti "a casa tua" :-)

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