Caffè, perché il tè non sarebbe bastato a tenermi sveglia. Ed amaretti consolatori. |
Brutto.
Ma proprio tanto, tanto brutto.
Non è infrequente che io sia in disaccordo con i critici, perlopiù cinematografici, ma questo libro, salutato entusiasticamente dal Times come "Superbo, divertentissimo, ricco di grandi verità sulla vita moderna" è forse il peggior romanzo che abbia letto negli ultimi cinque anni.
Noioso, tanto per cominciare, con uno stile narrativo soporifero, lento e spesso prolisso.
Confusionario, con le vicende del presente che si intrecciano in modo piuttosto caotico con i ricordi e gli avvenimenti del passato.
Tratta in inganno da una copertina accattivante e da un titolo che giudicavo promettente, sono giunta alla fine senza capire cosa accidenti centrasse il tè con quella masnada di quarantenni problematici, egoisti, concentrati soltanto su se stessi, in cui la crisi di mezza età si manifesta sotto le forme più disparate ma comunque detestabili (e ve lo dice una che quarant'anni ce li ha).
Trovato al costo di 2 € al Libraccio, mi ha fatto rimpiangere i soldi spesi e mi sono sinceramente dispiaciuta per le povere piante sacrificate per la stampa.
Poiché il mondo è bello perché vario, però, non escludo che a qualcuno questo libro possa piacere e, pertanto, ecco qui di seguito i suoi dati salienti.
Titolo: Il profumo del tè e dell'amore (Friends, lovers and other indiscretions)
Autore: Fiona Neill
Traduttore: Daria Restani
Editore: Newton Compton
Anno di edizione: 2015 (sedicesima edizione)
ISBN: 97888854176799