domenica 11 febbraio 2018

Un San Valentino... insolito.

Già in passato avevo consigliato dei film per San Valentino, alcuni italiani, altri internazionali

Questo, però, è un film che consiglio perché è decisamente nelle mie corde, per così dire. 
"Come ti ammazzo il bodyguard" (titolo originale: "The hitman's bodyguard") viene definito action-comedy, così come "Innocenti bugie" di cui avevo già scritto in passato e, proprio come quest'altro film, ha tutti gli ingredienti necessari per piacermi: c'è la storia d'amore - qui ce ne sono due, per la verità, dal momento che entrambi i protagonisti hanno una donna che fa battere loro il cuore - c'è l'ironia, c'è l'azione... Insomma, l'avrete capito: se volete gustarvi un film romantico ma non melenso, che sia adrenalinico e possa piacere anche vostro lui, questo potrebbe fare al caso vostro.

Micheal Bryce (Ryan Reynolds) è una guardia del corpo impeccabile, da tripla A, come ama definirsi lui stesso: pianifica ogni azione con precisione quasi maniacale, mette la sicurezza del cliente sopra ad ogni cosa, conosce il suo lavoro e vi si dedica con grande passione e coinvolgimento. La sua vita è perfetta: un lavoro che ama e nel quale eccelle, una buona quantità di soldi, una donna splendida e che ama al suo fianco (Elodie Young).
Tutto meraviglioso fino a quando il killer professionista Darius Kincaid (Samuel L. Jackson) non gli accoppa un cliente sotto il naso, ad incarico ormai concluso, facendolo precipitare nella disperazione e al più infimo gradino del personale addetto alla sicurezza. 
Ovviamente, anche la sua storia d'amore naufraga.
Riuscite ad immaginare la sua gioia quando, due anni dopo, l'ex fidanzata ed agente dell'Interpol - il cui numero di telefono lui ha salvato nell'agenda dello smartphone come Male Assoluto - lo contatta affinché lo aiuti a far giungere sano e salvo fino al tribunale dell'Aja proprio il killer che gli ha rovinato la vita?
Micheal e Darius non potrebbero essere più diversi: uno protegge le persone, l'altro le ammazza dietro compenso; uno è meticoloso e pianificatore, l'altro è impulsivo ed istintivo; uno è innamorato di un'agente dell'Interpol, l'altro di una cameriera che ha ammazzato un paio di tizi che l'avevano importunata troppo pesantemente. 
Eppure, come Yin e Yang, si completano e si equilibrano. Fino al felice epilogo, che giunge dopo una buona dose di sparatorie, inseguimenti mozzafiato, lotte corpo a corpo e battute a non finire. 

"Come sei stato romantico a evadere per il nostro anniversario, mi amor!"
Cosa c'è di più romantico che ballare abbracciati, in un bar
malfamato mentre infuria una rissa ed il locale va a fuoco?...
La trama, che potrebbe sembrare banale ad una prima, sommaria occhiata, in realtà non lo è: (spoiler alert!) gli uomini uccisi da Darius non erano mai meno che criminali, mentre quelli salvati da Micheal il più delle volte avevano una condotta non proprio esemplare ed una morale quantomeno dubbia; ce n'è abbastanza per porsi qualche domanda sul bene e sul male, soprattutto se si prende in considerazione la storia di Darius, che viene svelata soltanto negli ultimi minuti. (Fine spoiler)

Dal punto di vista marziale, le tecniche sono realistiche, sebbene velocizzate ed esasperate come in ogni buona americanata che si rispetti, ma nel giusto quantitativo e ad una velocità umana sarebbero applicabili. Per intenderci, non c'è gente che sferra pugni mentre vola. E, credetemi, già questo è un buon motivo per apprezzare il film. 
Ci sono leve articolari, proiezioni, oltre, naturalmente, a calci e pugni, ginocchiate e gomitate... Sonia, l'adorabile mogliettina di Kincaid (Salma Hayek) oltre a prendere a bottigliate nella carotide i suoi assalitori si esibisce in un paio di leve niente male ed esegue un'arm-bar davvero pregevole.
Tutto merito della combriccola di stunt capitanata da Kevin Beard, perché pare che né Samuel L. Jackson, né Ryan Reynolds e neppure Elodie Young né Salma Hayek pratichino arti marziali o sport da combattimento. Peccato. Ma il film è comunque godibilissimo e decisamente consigliato.