domenica 5 febbraio 2017

La casa dei sette ponti

Mauro Corona mi incuriosiva da tempo. È un montanaro, è uno scrittore. È ciò che in un universo parallelo potrebbe essere il mio uomo ideale, quello col quale eremitare felicemente al di sopra dei duemila metri, insegnando magari arti marziali agli stambecchi (ché, si sa, negli universi paralleli mica basta pigliarsi a cornate sui dirupi per conquistare una femmina, eh!).
Ma, dal momento che siamo in questo universo e che le fregature non mi piacciono, ho pensato di accostarmi alla lettura di questo autore partendo da un libricino piccolo piccolo, così da limitare i possibili danni: "La casa dei sette ponti".
Una cinquantina di pagine, un libretto leggero e sottile, quasi una favola per bambini.
E proprio ad una favola fa pensare la casetta un po' cadente ma dignitosa, in pietra e col tetto rattoppato con teli di plastica variopinti, così come pure i due vecchietti che la abitano, simili a gnomi o spiriti dei boschi, che evocano atmosfere fiabesche. 
Forse, dopotutto, questa è proprio una favola, una di quelle belle che toccano il cuore degli adulti, con ponti gettati come punti di sutura a colmare distanze nello spazio e nel tempo. 
E così mi sono trovata a sentire sulla pelle del viso il sole che veniva pettinato dalle sommità degli alberi, ho udito il canto del cuculo e ho visto il fumo uscire dai due comignoli malconci eppure eroicamente protesi verso il cielo, mi sono accostata a due anziani misteriosi come folletti ed ho accompagnato il potente e ricco uomo d'affari dalle tre i nel suo viaggio lungo i sette ponti, commuovendomi, poi, nella dolcezza del finale che scalda il cuore. 

Titolo: La casa dei sette ponti
Autore: Mauro Corona
Editore: Feltrinelli 
Anno d'edizione: 2012

4 commenti:

  1. Cara Viviana, io ho un rapporto controverso con i libri di Mauro Corona... ne ho sentito parlare benissimo, in particolare delle sue prime pubblicazioni (che ammetto, non ho letto)... ma ho malauguratamente deciso di approcciarmi a quest'autore a partire da "La fine del mondo storto" (una storia ecologica che mi attirava moltissimo)... purtroppo non mi è piaciuto per niente! E ora temo la fregatura, ma so di dovergli un'altra possibilità, magari recuperando i suoi libri più famosi e apprezzati. Un abbraccio e buona domenica sera!

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    1. Ciao Silvia.
      Non me la sento di difendere a spada tratta questo autore, che non conosco molto; posso solo dire che questo suo racconto mi è piaciuto.
      Forse, sì, dovresti concedergli una seconda possibilità. E, se mi dici quale suo libro intendi leggere, potremmo leggerlo insieme e confrontare poi le nostre opinioni.
      Contraccambio l'abbraccio, buona serata e buon fine settimana!

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  2. ogni volta mi accosto ai libri di mauro corona nella speranza che scaturisca in me quella scintilla che tanti altri autori "montanari" hanno acceso (primis Mario Rigoni Stern)..ogni volta resto delusa da una scrittura certamente scorrevole ma poco attenta, quasi frettolosa. Sarà poi che mauro corona l'ho sentito parlare qualche volta e l'ho trovato poco piacevole, sarà che i paragoni forse sono troppo elevati..ma se spendo il mio tempo a leggere preferisco farmi trascinare da autori più umili. chiaramente è la mia personale opionione eh! paola

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    1. Paola, mi pare evidente che questo autore non sia proprio nelle tue corde...
      Al momento io ho letto soltanto questa sua opera che, sì, ho trovata scorrevole ma non poco attenta; certo, il ritmo è piuttosto serrato, racchiude in poche pagine un'intera vita, ma "frettoloso" non è l'aggettivo che userei io per descrivere questo romanzo.
      Forse l'aver sentito alcune sue interviste, alcuni suoi commenti, ha contribuito a farti amare ancora meno l'autore che, ti ripeto, io non conosco e non giudico.
      Questi commenti, comunque, mi spronano a leggere qualcos'altro di suo, non foss'altro che per fare un confronto...
      Grazie per lo spunto, dunque, a presto!

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