E se già state facendo pensieri maliziosi, mi scuserete se vi riporto coi piedi per terra: la piccantezza deriva dal peperoncino calabrese.
Una socia di tatami mi ha omaggiata di una magnifica "collana" di questi rossi frutti dell'estate che, essendo terminate troppo velocemente le vacanze, non aveva fatto in tempo a far essiccare per benino.
Perché la fine più gloriosa - e forse più nota - del peperoncino è proprio quella che lo vede seccare al sole dell'estate mediterranea, raccolto in meravigliose collane o trecce da conservare poi per tutto l'inverno in casa, consumandolo poco alla volta.
Ma quassù, nella pur assolata ma afosa ed umida Lombardia, essiccare naturalmente questi frutti può rivelarsi impresa tutt'altro che semplice.
Comunque, ci ho provato: in parte li ho messi sul balcone, letteralmente stesi al sole.
Alcuni li ho utilizzati freschi, sminuzzati nelle insalate.
Fidandomi della scala di Scoville, ci sono andata giù pesante: due peperoncini in un'insalatina.
Sono finita vergognosamente vicina alle lacrime.
Così ho pensato un po' sul da farsi ed alla fine... i restanti li ho marmellati!
Amando i formaggi, ho pensato che questa fosse una preparazione ottimale per accompagnare i latticini dal sapore più deciso.
Già me la pregusto servita insieme ad un bel tagliere di formaggi misti: ricotta fresca e stagionata, Quark, robiola, pecorino...
Come sapete, spesso non indico quantità precise nelle mie ricette, per dar modo a ciascuno di modificarle secondo il proprio gusto. Anche in questo caso, non troverete quantità esatte, bensì - tenetevi forte! - proporzioni esatte.
Insomma: una preparazione a metà strada tra una ricetta ed un compito di matematica.
Ma il risultato merita, vi assicuro!
Siete pronti? Via che si comincia!
Ingredienti:
Quando il composto apparirà ben cotto, con lo zucchero completamente fuso a trasformare, insieme al vino, una sorta di sciroppo, allora si spegne il fuoco e si frulla il tutto, cercando di eliminare il più possibile le bucce.
I peperoncini stesi... sullo stendibiancheria! |
Ma quassù, nella pur assolata ma afosa ed umida Lombardia, essiccare naturalmente questi frutti può rivelarsi impresa tutt'altro che semplice.
Comunque, ci ho provato: in parte li ho messi sul balcone, letteralmente stesi al sole.
Alcuni li ho utilizzati freschi, sminuzzati nelle insalate.
La scala di Scoville. Clic sopra per ingrandirla |
Sono finita vergognosamente vicina alle lacrime.
Così ho pensato un po' sul da farsi ed alla fine... i restanti li ho marmellati!
Amando i formaggi, ho pensato che questa fosse una preparazione ottimale per accompagnare i latticini dal sapore più deciso.
Già me la pregusto servita insieme ad un bel tagliere di formaggi misti: ricotta fresca e stagionata, Quark, robiola, pecorino...
Come sapete, spesso non indico quantità precise nelle mie ricette, per dar modo a ciascuno di modificarle secondo il proprio gusto. Anche in questo caso, non troverete quantità esatte, bensì - tenetevi forte! - proporzioni esatte.
Insomma: una preparazione a metà strada tra una ricetta ed un compito di matematica.
Ma il risultato merita, vi assicuro!
Siete pronti? Via che si comincia!
Ingredienti:
- peperoncini di Calabria - 1/5 del peso crudo totale
- peperone rosso - 4/5 del peso crudo totale
- zucchero - pari a 1/2 del peso crudo totale
- vino rosso - in ml pari a 1/20 del peso crudo totale
Vi è venuta paura?
Non è il caso! Adesso spiego tutto più chiaramente con un esempio.
Immaginiamo di avere 1 Kg tra peperoncini e peperoni rossi; i peperoncini dovranno essere 200 gr mentre dovremo avere 800 gr di peperoni rossi.
Poi mezzo chilo di zucchero.
E 50 ml di vino rosso.
I peperoni rossi servono sia a "far massa" sia a mitigare la piccantezza. L'ho già detto, vero, che alla faccia della scala di Scoville questi peperoncini sono da pianto?
Si lavano ben bene sia i peperoncini che i peperoni, li si priva del picciolo e li si taglia a metà, provvedendo a togliere tutti i semini.
Per i peperoncini può essere consigliabile indossare un paio di guanti, perché - soprattutto con grandi quantità - la capsaicina risulta davvero irritante e potrebbe creare problemi alle vostre mani.
Una volta ben puliti, si tagliano a tocchetti sia i peperoncini che i peperoni rossi e li si mette in pentola, insieme allo zucchero ed al vino rosso.
Si accende il fuoco, basso basso, e si lascia cuocere il tutto con grande pazienza per almeno un'ora, mescolando di tanto in tanto per assicurarsi che "non attacchino".
Quando il composto apparirà ben cotto, con lo zucchero completamente fuso a trasformare, insieme al vino, una sorta di sciroppo, allora si spegne il fuoco e si frulla il tutto, cercando di eliminare il più possibile le bucce.
Alla fine si mette la marmellata all'interno dei barattoli, ben sterilizzati (circa l'importanza basilare di sterilizzare alla perfezione i barattoli avevo già scritto qui), e una volta pronti li si ripone in dispensa.
Viviana, che bella e buona idea questa marmellata! Oltre che con i formaggi, potrebbe essere adatta anche con la carne lessata... il peperoncino è un grande alleato per l'inverno! E non parlarmi di capsicina e mani guantate... anni fa ho fatto l'erroere di pulire una ventina di peperoncini (quelli piccoli e tondi) a mani nude... per 6 ore ho avuto le mani IN FIAMME e perfino doloranti, ad un certo punto quasi pensavo di andare al pronto soccorso!! Sbagliando si impara ;-)
RispondiEliminaEh sì, Silvia, nel caso dei peperoncini è quanto mai appropriato l'avvertimento "maneggiare con cura"!
EliminaFarò tesoro del tuo suggerimento, non sono una grande amante della carne, men che meno lessata, ma... chissà... :-)
Ciao👋 io non amo n'è i peperoncini n'è i peperoni. Però questa marmellata è perfetta per l'inverno! Bello il tuo blog, interessanti i post scritti a nome del tuo gatto Puxi, grazie per il link!😘😽❤ Mi iscrivo come tua lettrice fissa su Blogger!😘 Se ti va ricambia!❤ A presto!👋
RispondiEliminaVanessa, mi spiace che non ti piacciano né peperoni né peperoncini, ma se ti interessano le ricette puoi trovarne diverse qui.
EliminaGrazie per i complimenti, per la visita, per tutto! A presto!