martedì 1 marzo 2016

Voglio il papà!

Quadro di Leonid Afremov
Lunedì 29 febbraio pioveva. Forte. Al mattino, tutto era grigio e faceva piuttosto freddo. Come se tutto l'invero, peraltro mite ed ormai alla fine, avesse voluto concentrarsi in quell'unica giornata che esiste solo una volta ogni quattro anni.
Mentre camminavo sotto la pioggia battente ho incrociato diversi genitori che accompagnavano i bambini alla vicina scuola materna. Per lo più erano mamme. 
Una teneva per mano una bimbetta dai lunghi boccoli biondi e nell'altra l'ombrello, mentre parlava in viva voce al cellulare, passo spedito, trascinando un po' dietro di sé la piccola col suo ombrellino colorato. Un'altra, borsa a tracolla, ombrello giallo e bambino imbronciato con zainetto delle Tartarughe Ninja in mano, era parecchio irritata: "Adesso basta coi capricci, hai capito?". Una terza, ferma in mezzo alla via, accosciata davanti al piccolo dalla parlantina incontenibile, gli sistemava la mantellina dicendo: "Copriti bene, se no ti ammali" mentre il bimbetto continuava a raccontare qualcosa che non ho compreso, passando anch'io veloce sotto la pioggia, ma che doveva essere molto avvincente e d'importanza capitale per lui.
Poi, il papà. Uno che non correva. Il bambino, la manina stretta nella sua mano, saltava contento come un grillo nelle pozzanghere e, quando li ho incrociati, ho sentito che lui, il papà, cantava (peraltro bene, era intonato) "Pieno di vita" di Jovanotti.
Fossi stata una bambina, ho pensato, avrei fatto carte false per essere accompagnata all'asilo da questo papà!

Alt! Fermi tutti! Non sto affatto dicendo che i papà sono meglio delle mamme! Le mamme che lavorano e che devono farsi in quattro per mandare avanti carriera e famiglia al tempo stesso, le mamme con mille incombenze da sbrigare e che devono anche accompagnare a scuola figli svogliati e piagnucolosi, le mamme che si preoccupano che il loro piccolino non si ammali e quelle che pensano: "Bella forza, ti credo che lui canta, tanto poi i vestiti sporchi di fango, suoi e del bambino, mica li lava e li stira lui!"... Quelle mamme qui, e tante tante altre mamme, hanno tutta la mia comprensione e stima, perché mica dev'essere impresa facile. 
Quello che sto dicendo, semplicemente, è che, in una piovosa e grigia mattina di fine inverno, un bambino è andato a scuola tutto contento, perché lungo la strada cantava e saltava insieme al suo papà. 

P.S. Poi, quando mi sono messa a scrivere questo post, ho cercato il video di "Pieno di vita" e mi sono venuti un po' i brividi. E non è stata colpa del freddo né della pioggia. 

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