Ne twitto spesso, e a ragione: i dialoghi di questa serie sono semplicemente fantastici (e si riportano senza difficoltà in soli 140 caratteri). Dialoghi intelligenti, però, funzionano solo tra personaggi ben strutturati. E "Bones" offre anche questi, in gran quantità. Non solo Temperance "Bones" Brennan e Seeley Booth, i personaggi principali attorno ai quali ruota l'intera serie, ma anche i loro amici e colleghi hanno personalità che si sviluppano e si rivelano puntata dopo puntata, senza scadere nella monotonia e, al tempo stesso, senza ricorrere a trovate eccessive che li renderebbero troppo poco realistici. Certo, ciascun personaggio ha caratteristiche particolari ed accentuate, "sopra la norma" (l'artista è un po' troppo artista, l'entomologo è un po' troppo entusiasta dei suoi insetti ed aracnidi e così via), ma tutto sommato chiunque sia - o sia stato - nerd ha avuto modo di conoscere persone in carne ed ossa che gli torneranno alla mente guardando gli episodi o, in certi casi, ci si riconoscerà persino.
La Brennan (Emily Deschanel) è una notissima antropologa forense in servizio presso il Jeffersonian Institute, nonché acclamata autrice di libri; forte di tre lauree ed una manciata di dottorati, viene contattata dall'FBI affinché collabori alla soluzione di alcuni casi di omicidio ed inizia così ad affiancare nelle indagini l'agente Booth (David Boreanaz), ex cecchino e decisamente "uomo d'azione". Insomma: il braccio e la mente personificati. Razionale, molto colta, atea la Brennan; istintivo, concreto, credente e praticante Booth. Non potrebbero essere più diversi e, al tempo stesso, non potrebbero essere più complementari.
Lavorano insieme, si confrontano, bisticciano anche e, naturalmente, si attraggono a vicenda. Ma l'amore è, per entrambi, faccenda complicata (e poi bisogna tener avvinti gli spettatori...).
Dal punto di vista marziale non c'è molto da dire: la maggior parte degli arresti avviene in modo poco cruento, tutt'al più con un inseguimento - da parte di Booth, solitamente - che culmina con un placcaggio ed atterramento del "cattivo". Sporadicamente c'è modo di assistere a qualche scambio di pugni e persino la Brennan ha, in alcuni frangenti, fatto sfoggio di qualche abilità marziale acquisita, per sua stessa ammissione, grazie agli studi antropologici: emblematico il combattimento con la spada del "Cavaliere Misterioso" (ep. 15, 4^ stagione) o, anche, il calcio nel "Cacciatore di Taglie" (ep. 4, 6^ stagione), giusto per citarne un paio. Il poco che viene fatto, viene fatto in modo realistico, elemento che contribuisce ad aumentare l'apprezzabilità della serie. Ma, decisamente, l'azione gioca un ruolo primario in "Bones".
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