martedì 31 marzo 2015

Medicina tradizionale cinese e primavera

L'inverno è ormai alle spalle, la primavera ha fatto capolino ed il nostro corpo si trova ad affrontare cambi di stagione, di clima, di orari. 
La primavera è la stagione della rinascita, del nuovo vigore dopo il riposo invernale e, secondo la medicina tradizionale cinese, se non adattiamo il nostro organismo ai cambiamenti del clima andiamo incontro ad antipatici inconvenienti, come raffreddore e ricaduta nell'influenza.
Associata all'elemento Legno ed anatomicamente legata al fegato, la primavera è un momento di nuova vita e per essere affrontata nel miglior modo possibile la medicina tradizionale cinese raccomanda di ridurre l'assunzione di pietanze acide, preferendo loro quelle dai gusti dolci e pungenti, che aiutano il fegato a riequilibrare il proprio Qi. Via libera, dunque, alle pietanze a base di cipolle, porri, germogli di bambù, spinaci, funghi, yam cinese, ma anche datteri e coriandolo
Da assumere, anche, verdure fresche e a foglia, che è bene includere nei nostri pasti quotidiani, mentre sarebbe opportuno ridurre il consumo di cibi surgelati e fritti che, se consumati in grande quantità, potrebbero risultare dannosi per la milza e lo stomaco. E' possibile che alcuni individui soffrano, in questo periodo, di secchezza alla gola, alito cattivo o stitichezza: i rimedi naturali raccomandati dalla tradizione orientale sono, in questo caso, sedano, cetriolo, ma anche pere, banane e castagne d'acqua. 
Così come il freddo dell'inverno ci porta naturalmente a chiuderci tra le mura domestiche, i primi tepori primaverili ci spingono ad uscire: è bene assecondare questo richiamo della natura e riprendere a fare esercizio fisico fuori casa, ma con moderazione e gradualmente. 

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