Con lo sciogliersi della neve e l'innalzarsi delle temperature, la natura si risveglia e gli anfibi non fanno eccezione: all'arrivo della bella stagione rospi, rane, raganelle, salamandre, tritoni e chi più ne ha più ne metta escono dal letargo invernale e subito sentono, prepotente, il richiamo a cercarsi una compagna per dar vita ad una nuova generazione. Signore e signorine possono star tranquille, comunque: ranocchi e rospi non sono per nulla interessati a loro e preferiscono di gran lunga trovarsi una bella rana od una procace rospettona per poter perpetuare la specie.
La ricerca della consorte, però, presenta non poche difficoltà, tanto che ad oggi molti anfibi risultano seriamente minacciati dal pericolo d'estinzione. Il motivo? In gran parte, è colpa di noi esseri umani e delle nostre strade. Rane e rospi, infatti, hanno due differenti siti per il letargo e per la riproduzione e quindi, periodicamente, si trovano ad affrontare una vera e propria migrazione, che li porta a percorrere alcuni chilometri e, appunto, ad attraversare strade anche molto trafficate. Con i risultati che è facile intuire.
Il rospo maschio, abbracciato alla sua rospotta |
Ogni anno migliaia di rospi comuni o Bufo bufo vengono schiacciati dalle auto in transito, ma da qualche tempo, però, è anche partito un progetto di difesa e tutela degli anfibi: grazie alla realizzazione di veri e propri corridoi e sottopassi, oltre che all'aiuto preziosissimo di volontari che, nottetempo, catturano i rospi innamorati e li liberano sul lato opposto della strada, dove potranno andare in tutta sicurezza a cercare la rospona del loro cuore (tra i rospi, infatti, è il maschio ad essere più piccolo).
Nel 2011, poi, ha preso il via il Life TIB, ovvero "Trans Insubria Bionet", un progetto di tutela della biodiversità che interessa quaranta chilometri che si stendono nella Pianura Padana e congiungono le Alpi con gli Appennini. Sono stati individuati i percorsi abituali della fauna selvatica (non solo rospi o anfibi, ma anche istrici, scoiattoli, tassi, ricci e moscardini amano gironzolare e, quando si trovano una strada davanti, la attraversano. Spesso con esito nefasto) ed entro il 2015 verranno realizzate opere per favorirne gli spostamenti in piena sicurezza: tunnel per piccoli mammiferi, pozze ed aree umide per gli anfibi, muretti a secco per i rettili. Questo progetto, realizzato dalla LIPU in collaborazione con la Provincia di Varese, la Regione Lombardia e la Fondazione Cariplo, prevede la costruzione di 20 sottopassi per la fauna selvatica, molti dei quali già realizzati o ricavati da passaggi precedenti, come quelli di drenaggio delle acque; tra la fine del 2014 ed il 2015 verranno costruiti invece otto passaggi per animali come cervi e caprioli, che potranno così spostarsi in tutta sicurezza tra il Parco Campo dei Fiori ed il Parco del Ticino.
Le aree umide, poi, cancellate in passato come inutili, sono state finalmente rivalutate e si è compreso che sono un'autentica ricchezza in fatto di biodiversità; ecco perchè è stata prevista anche la realizzazione di piccole pozze, dove uccelli limicoli ed anfibi potranno fermarsi e rifocillarsi durante gli spostamenti, sorta di "autogrill" per animali. I muretti a secco, invece, favoriranno lo spostamento dei rettili.
Noi, in concreto, cosa possiamo fare per aiutare il rospo innamorato e gli altri animali? Una cosa all'apparenza banale: prestare attenzione e moderare la velocità quando percorriamo in auto strade che attraversano boschi e campi. I rospi non vogliono i nostri baci, ma solo la nostra attenzione.
Ma che bello tutto questo, mi fa piacere che finalmente ci si inizi a muovere anche per proteggere un po' chi non ha voce... per modo di dire perché senza il gracidare delle rane le sere d'estate perderebbero il 90% del loro fascino.... sono la colonna sonora che segna l'avvento della bella stagione ... le adoro.... e in campagna quanti rosponi vediamo la sera e quanti ne abbiamo fotografati... al di là delle favole... sono davvero "misteriosi" ;) Ho visto il tuo post sul mimetismo degli uccellini, Domenica ho pensato la stessa cosa.... li vedevo volare e posarsi sul terreno, erano tantissimi ... ma poi quando puntavo la macchina fotografica per immortalarli.... puff non li individuavo più :D
RispondiEliminaMissMeletta, sono contenta che anche tu apprezzi gli animali (uccellini o rospi che siano) e quanto si fa per proteggerli. In effetti alcuni sono veri e propri maestri del mimetismo! Grazie per la visita e per il commento, a presto.
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