mercoledì 31 dicembre 2014

Buone notizie di fine anno

Mettiamola in questi termini: il 2014 non sarà certo l'anno migliore nei miei ricordi. Ciò non di meno, nel corso di questi giorni trascorsi ci sono state diverse buone notizie (alcune delle quali potete trovarle qui nel blog) e mi piace l'idea di chiudere quest'anno con un'ultima manciata di goodnews, che non guastano mai.

Cominciamo allora con una buona notizia che arriva dalla Cina: qui sono state istituite ben 21 nuove aree protette ed ora il 10% dell'intero, immenso territorio cinese è occupato da riserve naturali. Una bella vittoria per la natura, che festeggia anche un piccolo ma significativo baby boom della rarissima tigre siberiana: nel 2014 sono nati, nel parco del Heilongjiang, ben 105 cuccioli (qui l'articolo).
Sempre animali e sempre buone notizie, ma questa volta molto più vicino a casa nostra: a Forlì un medico è stato salvato da un infarto grazie al massaggio cardiaco praticatogli... dal suo cane. "Il mio cuore si era fermato - ha raccontato il noto urologo, ora in pensione, al Corriere Romagna - ma poi il cane si è messo sul mio petto e mi ha praticamente fatto un massaggio cardiaco. Il resto lo hanno svolto, velocemente e in modo impeccabile, gli operatori del 118 ed i medici dell'ospedale".
E da infarto è stato colto anche un bambino di soli due anni, salvato grazie al provvidenziale intervento di un finanziere che stava passeggiando con la sua famiglia e che, accortosi dell'accaduto, è subito accorso in aiuto, eseguendo un massaggio cardiaco; il piccolo non ha riportato nessun danno cerebrale ed il fatto è stato prontamente ribattezzato come "miracolo di Natale".
Ruoli invertiti nel Biellese, dove è stata una bambina di soli 4 anni a salvare la mamma: la piccola era in macchina con la madre, quando questa ha avuto un incidente ed è rimasta priva di sensi. La piccola ha allora preso il cellulare della mamma e ha chiamato al telefono il papà, che ha provveduto ad allertare i soccorsi (qui la notizia).

Buone notizie anche in fatto di sport: le ragazze del nuoto sincronizzato, ad esempio, hanno appena conquistato un bellissimo bronzo ai Campionati Europei che si sono svolti a Berlino, chiudendo in bellezza un anno che, almeno in ambito sportivo, si è spesso colorato di rosa.
Le magiche "Cichis" Sara Errani e Roberta Vinci hanno dominato la stagione e sono state elette, dopo aver vinto anche l'Australian Open, le migliori giocatrici di doppio: è la terza volta consecutiva che conquistano questo primato nel tennis.
Vanessa Ferrari, dal canto suo, ha stupito ed inorgoglito, conquistando il gradino più alto del podio ai Campionati Europei di ginnastica artistica al corpo libero (qui l'articolo), ed è impossibile non ricordare Arianna Errigo, anche quest'anno al top della scherma, che ha regalato uno splendido oro ai Mondiali di Kazan con il fioretto (senza dimenticare l'argento della Batini ed il bronzo della Vezzali).
Tornando all'acqua, grandi imprese nel 2014 per Federica Pellegrini e per la tuffatrice Tania Cagnotto: la prima, medaglia d'oro agli Europei di Berlino nei 200 ed assoluta fuoriclasse nella staffetta della 4x200; la seconda è tornata dalla trasferta berlinese con due ori (uno dei quali conquistato nel sincro con Francesca Dellapè) ed un argento (qui l'articolo che parla di loro, e riassume altri successi sportivi italiani targati 2014). In ambito mondiale, prestigioso podio per l'Italia del Kung Fu in Cina.

Infine, una notizia a cavallo tra bontà e cronaca: il Corriere della Sera, diffusissimo quotidiano nazionale, si è deciso a dare spazio anche all'informazione "controcorrente" e, almeno per un giorno, darà spazio alle buone notizie. Il primo gennaio in edicola esce "Buongiorno Italia", sottotitolato "Un giornale speciale per incominciare il 2015".

Anno vecchio, anno nuovo

Il 2014 è ormai agli sgoccioli, il nuovo anno già si profila all'orizzonte, quindi: tanti auguri a voi tutti, che i vostri sogni si realizzino e che i 365 giorni che ci aspettano portino serenità e gioia!
Bilanci non ne voglio fare, che il 2014 l'ho iniziato lavorando e terminato da disoccupata; allo stesso modo non voglio fare buoni propositi per il nuovo anno, dal momento che ogni giorno per me è un nuovo inizio e ci offre l'opportunità di avvicinarci un po' di più alle persone che vogliamo essere. Tanti auguri, dunque, a tutti voi!

lunedì 29 dicembre 2014

Inverno: la medicina tradizionale cinese contro l'influenza

I princìpi della medicina tradizionale cinese raccomandano, in inverno, di nutrire lo Yin contrastando la disidratazione, così da prevenire l'irritazione e la secchezza dei polmoni e delle vie respiratorie in generale; è proprio in questa stazione, infatti, che è più facile incappare in raucedine, mal di gola, raffreddore e tosse, fastidiosi anche quando non si aggravano fino a sfociare, ad esempio, in laringiti o bronchiti.
Prevenire è certamente meglio e possiamo farlo non soltanto coprendoci per benino quando affrontiamo il freddo fuori casa, ma anche nutrendoci degli alimenti più indicati per questa stagione. In inverno la fanno da padrone le zuppe: liquide e calde, idratano il nostro organismo e gli forniscono il giusto tepore per contrastare le basse temperature del meteo. Particolarmente indicata è la zuppa di papaya, radice di loto, pomodori e germogli di bambù o, anche, quella più vicina alla nostra tradizione occidentale che consiste nel far bollire della carne di pollo (tutte le carni assicurano il calore Yang) in un brodo realizzato con yam (un tubero della famiglia delle Dioscoreaceae), rapa, alghe e radici di loto. In ogni caso è raccomandata una cottura lunga e a fuoco moderato, così da consentire che ogni ingrediente ceda gradualmente le proprie virtù all'acqua, senza che l'eccessivo calore le degradi.

Infusi e bevande calde, la tradizione ne raccomanda l'uso
Secondo la tradizione orientale, l'inverno è governato dall'Elemento Acqua, che è associato a reni, vescica e ghiandole surrenali; per questo è estremamente importante assicurarsi la corretta idratazione durante tutto l'arco della giornata e possiamo farlo non soltanto bevendo thè ed infusi caldi, ma anche mangiando frutti come le pere che, stando alla medicina tradizionale cinese, riducono l'eccessiva secchezza e prevengono l'accumulo di catarro, oltre ad alleviare l'eccessivo calore Yang e la sete.
Zuppa di pollo e mais
Un infuso che è possibile preparare con esse consiste nel far bollire due pere, due mele ed una manciata di mandorle in un litro d'acqua a fuoco medio per un'ora: pere e mele devono essere tagliate a pezzi ma non private della buccia, che avremo avuto l'accortezza di lavare per bene prima, mentre le mandorle vanno lasciate in acqua tiepida per una ventina di minuti prima di essere trasferite all'interno del bollitore con gli altri ingredienti. Anche noci, mandorle e frutta secca - incluse le bacche di Goji essiccate - sono raccomandate come alimento, così come pure i cereali integrali e, per insaporire, aglio e zenzero,  ma ogni pietanza va assunta con moderazione, in quanto in inverno si tende naturalmente a ridurre la propria attività fisica.

Dal momento che per la tradizione orientale l'inverno è Yin, consiglia di mantenere un atteggiamento introspettivo, di riposare quanto più possibile e di consolidare il nostro Qi per prepararlo all'esplosione di vitalità della primavera. Oltre ai cibi, dunque, la medicina cinese suggerisce di andare a dormire presto, di riposare bene, di stare al caldo e di spendere una quantità minima di energia.

giovedì 25 dicembre 2014

Buon Natale e tanti auguri (soprattutto uno)!

Ed eccoci qui: un altro anno è passato ed uno nuovo sta per cominciare. Parafrasando John Lennon, mi piacerebbe continuare con la sua canzone e poter affermare che la guerra è finita, ma anche quest'anno dobbiamo accontentarci di luci, vetrine addobbate, doni da scartare...
Vi faccio comunque tanti, tanti auguri di un Natale davvero buono e sereno e di un nuovo anno che porti gioia e pace. Ma tra tutti gli auguri, ne faccio uno in particolare, a voi come a me: che le luminarie delle feste possano illuminarci, non accecarci. Che possano aprirci gli occhi. E il cuore.
(Tutte le foto che trovate qui, in ordine sparso, le ho scattate giovedì 18 dicembre, a Como e Saronno).




 






lunedì 22 dicembre 2014

Il ricettario che guarda a Oriente

Come promesso qualche tempo fa ed incredibilmente nel rispetto dei tempi, ecco a voi il "Ricettario Orientaleggiamo?", raccolta di ricette orientali ed orientaleggianti condivisa da amanti della buona tavola internazionale. 
Tra queste pagine (che vi prego di stampare nel rispetto dell'ambiente, solo se davvero desiderate avere il ricettario cartaceo e possibilmente su carta riciclata) troverete le preparazioni realizzate da "cuoche in viaggio", come Alex, Donatella e Niki, da professioniste dei fornelli come Viviana D.P. ed amanti del ben mangiare, come Valeria, Mony, Fabio. Ci sono, poi, due ricette orientalissime realizzate in Italia: si tratta di preparazioni fatte da alcuni miei amici - per nulla virtuali ma molto reali - originari delle Filippine e da anni residenti qui.
Il pdf del ricettario lo trovate qui.
Che altro dire? Buon appetito!

domenica 21 dicembre 2014

Campionati assoluti di pattinaggio di figura, tra conferme e novità

Convince e vince la nuova coppia del pattinaggio di figura italiano: Valentina Marchei e Ondrej Hotarek, coppia sui pattini dall'estate 2014, non hanno perso tempo e sono subito partiti alla grande mietendo successi, fino a conquistare sabato 20 dicembre il titolo di Campioni Italiani di artistico
Campionati che, sul versante della danza, hanno visto confermati i pronostici della vigilia, con la strabiliante coppia composta da Anna Cappellini e Luca Lanotte staccare nettamente gli avversari: 76.55 il loro punteggio finale, contro il 66.95 messo a segno da Charlene Guignard e Marco Fabbri. In testa alla classifica già dopo il corto, i due pluri campioni italiani, europei e mondiali hanno confermato la loro supremazia con un libero meraviglioso, che ha subito fatto dimenticare l'esordio di stagione non esaltante di Shanghai e riacceso le speranze più rosee (punteggio finale: 190.16).
Il duo Marchei/Hotarek porta a termine un triplo salchow in parallelo ed un triplo flip lanciato che, combinati con una buona sequenza di passi ed una trottola ben valutata, fruttano loro il primato nazionale, posizionandoli con 58.44 davanti a Nicole Della Monica e Matteo Guarise, comunque molto bravi e convincenti, che non vengono staccati di molto con il loro 57.18. Bella prova anche nella seconda parte della competizione, che il nuovo duo conclude mantenendosi in testa con un punteggio complessivo di 173.76.
Vittoria facile per le Hot Shivers in ambito di pattinaggio sincronizzato, dove la squadra milanese si conferma la migliore del panorama nazionale staccando nettamente le Shining Blades (151.71 punti le prime, 82.19 le seconde), mentre a chiudere il podio sono le Flying Angels con 76.95.

giovedì 18 dicembre 2014

Natale di crisi?


Oggi ho riassunto il mio pensiero in un'immagine e tre righe. And that's all.

lunedì 15 dicembre 2014

Indovina chi viene a Natale?

Giulio e Marina sono una coppia di imprenditori, i datori di lavoro che tutti vorremmo: considerano l'azienda come un'estensione della propria famiglia, dividono con i dipendenti l'utile dell'anno e fanno trovare a ciascuno di loro, all'interno della scatola con il panettone, un assegno di mille euro per l'ottimo lavoro svolto, che ha consentito all'azienda di prosperare nonostante il clima di crisi generale. Sono anche attenti alla disabilità, tra i loro dipendenti ci sono dei portatori di handicap che sono perfettamente integrati nella realtà produttiva. Tutto va bene, tutto è perfetto: si amano dopo tanti anni di matrimonio, hanno un'azienda che resiste alle difficoltà del mercato, la loro adorata figlia torna a casa per le feste di Natale e presenterà loro il proprio fidanzato, tutti insieme andranno nella casa in montagna dei genitori di Giulio e trascorreranno le feste in compagnia dei parenti.

La perfezione, però, inizia ad incrinarsi già all'arrivo di Valentina e del suo fidanzato Francesco: lui, infatti, ha perso le braccia in un incidente stradale e, proprio come in "Indovina chi viene a cena?" i genitori non sono razzisti fino a quando la loro figlia non s'innamora di un uomo di colore, allo stesso modo Marina e Giulio non hanno problemi coi disabili a patto che questi non entrino nella loro famiglia.
Si immaginano la loro bella figlia, brillante psicologa, tramutata in una badante a tempo pieno e, come se questo non bastasse, nella casa di montagna ci sono molti altri problemi da affrontare: una madre distrutta dal dolore per la perdita del marito; la convivenza con "il figlio della colpa" che questo marito, famoso cantante degli anni '60, aveva avuto con una donna napoletana; l'arrivo della sorella di Giulio, Chiara, con l'ennesimo fidanzato, che i suoi due figli (avuti da compagni diversi) non sopportano... Insomma: ci sono tutti i presupposti perché Natale e le feste in genere si trasformino in una vera catastrofe, altro che perfezione!
Un film divertente, che affronta però anche temi non facili, con ironia e leggerezza. Merita.

Titolo: "Indovina chi viene a Natale?"
Anno: 2013
Regista: Fausto Brizzi
Giulio - Diego Abatantuono
Marina - Angela Finocchiaro
Valentina - Cristiana Capotondi
Francesco - Raoul Bova
Chiara - Claudia Gerini
Domenico - Claudio Bisio
Antonio - Carlo Buccirosso
Elisa - Rosalia Porcaro

domenica 14 dicembre 2014

Il pattinaggio su ghiaccio? E' questione di fisica

Pattinare sul ghiaccio? E' questione di fisica!
Il pattinaggio su ghiaccio? E' questione di fisica.
A vederle volteggiare, leggiadre ed apparentemente senza difficoltà sulla superficie ghiacciata, nessuno ci pensa, ma le pattinatrici sono grandi esperte di fisica e lo stesso, naturalmente, vale anche per i loro colleghi uomini. Forse neppure loro lo sospettano, eppure ogni singolo movimento che si fa sul ghiaccio è strettamente legato alla fisica, e non sto parlando di educazione fisica ma proprio di quella fisica del tipo "velocità = spazio/tempo" e via dicendo.

Ad esempio: perché il pattino scivola sul ghiaccio e non sul legno? Sia la lama del pattino, che il ghiaccio, che il legno sono solidi: perchè, allora, la lama scivola sulla superficie del ghiaccio e non su quella del legno? E' questione di attrito. In realtà, infatti, la lama del pattino non scivola sopra ad un altro solido, bensì ad un liquido: il quasi impercettibile strato d'acqua che si forma sulla superficie del ghiaccio; è questo che consente al pattino di scivolare in avanti, dal momento che presenta una forza d'attrito inferiore rispetto a quella del solido, e, in mancanza di questo strato liquido, sarebbe impossibile pattinare sul ghiaccio esattamente come è impossibile pattinare sul legno.

Se questa spiegazione vi ha interessato, allora impazzireste per il dvd, prodotto dalla Provincia di Trento e realizzato da un progetto di Silvia Defrancesco e Luigi Gratton con la collaborazione di Gabriele Minchio e Diego Busacca, "Il professor Icetein impara a pattinare" in cui volutamente si gioca sull'assonanza tra Einstein ed Icetein e si trattano argomenti di fisica applicandoli alla concretezza di uno sport. 
Frenare sul ghiaccio? Aumentando la superficie d'attrito ed
applicando una forza contraria a quella di spinta.
Ad esempio: perché pattinatori e pattinatrici effettuano un movimento a spina di pesce per avanzare sul ghiaccio? Qual è il modo più efficace per fermarsi, se si eccettua l'andare a sbattere contro la balaustra? Come è possibile eseguire salti e trottole? E come fanno le pattinatrici sincronizzate ad eseguire movimenti così... sincronizzati? La fisica, solitamente vista come materia estremamente teorica, in questo dvd viene spiegata in modo molto semplificato ed applicata ad esempi concreti, che ne rendono più semplice la comprensione, approfittando anche dell'immediata simpatia che suscitano il professor Icestein ed il suo aiutante pinguino.

Le scuole interessate possono provare a richiedere il dvd direttamente alla Provincia di Trento, che ne ha curato la produzione.
Un'idea simile, cioè quella di applicare i princìpi fisici al pattinaggio, è alla base anche del film del 2005 "Ice Princess", prodotto tra Canada e Stati Uniti per la Disney, in cui la "secchiona" Casey Carlyle si ripropone di utilizzare la fisica del pattinaggio di figura per realizzare la propria tesina d'accesso al College, appassionandosi poi però a questo sport che coniuga il rigore scientifico alla leggiadra poesia della danza.

Immagini pubblicate per gentile concessione di Diego Busacca e Provincia di Trento.

venerdì 12 dicembre 2014

Renne a rischio estinzione: a rimetterci non è solo Babbo Natale

Babbo Natale e le renne: un'amicizia secolare
Nel film "Elf" la slitta di Babbo Natale ha serie difficoltà a muoversi a causa del crollo dello spirito natalizio, nella realtà, invece, sono le renne a passarsela davvero male: secondo uno studio effettuato dai ricercatori della Renmin University of China e pubblicato sul Journal for Nature Conservation, infatti, il numero di questi animali è diminuito vertiginosamente nel corso degli ultimi anni, tanto da far ritenere che possano essere a rischio estinzione.
Nella sola Cina, dove si sono concentrati gli studi, la popolazione di renne è diminuita del 28% rispetto agli anni Settanta e lo stesso trend negativo si è registrato in nord Europa, Asia e nord America: "In Finlandia, Svezia e Norvegia, così come in Russia e Mongolia ed in Canada ed Alaska la popolazione di questi animali è diminuita per molti anni - ha spiegato il professor Xiuxiang Meng - mentre in Cina al calo costante si è affiancato una drastica diminuzione nel 1998".
Tanti e diversi i motivi del calo demografico di questo cervide, ma i ricercatori cinesi hanno individuato i sei principali: l'endogamia (ovvero la riproduzione tra individui tra loro imparentati, che consente un minore scambio genetico ed un conseguente aumento di malattie genetiche), il bracconaggio, i cambiamenti climatici, la riduzione del numero degli allevatori, l'impatto del turismo non adeguatamente ecofriendly e la presenza dei predatori naturali come orsi, lupi e linci.
Sulla scorta di questo studio, i ricercatori hanno invitato l'Unione mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) ad inserire le renne nella propria lista rossa delle specie a rischio.
Babbo Natale: senza renne, non sarebbe più lo stesso!
Si tratta dunque di un problema serio e a rimetterci non sarebbe soltanto Babbo Natale, che perderebbe i propri fidi aiutanti, ma l'intero pianeta. Dopo il panda, tenero orso bianconero divenuto simbolo del WWF, un altro animale simbolico corre ora un grave rischio, ma intervenire si può, correndo ai ripari ed adottando sistemi di tutela adeguati.

mercoledì 10 dicembre 2014

Arriva Natale, con l'albero e un brutto presentimento

Arriva Natale! L'avete già preparato l'albero, tutto addobbato? Noi sì! Ma abbiamo un brutto presentimento...

lunedì 8 dicembre 2014

Natale tra brindisi e decorazioni fai-da-te

Natale si avvicina, tra brindisi e decorazioni. E allora ecco come mettere insieme le cose, seguendo la bussola da disoccupata che punta decisa verso il risparmio, ma senza rinunciare alla magia del Natale nella quale, come sapete, mi tuffo sempre con grande entusiasmo.

I tappi di sughero delle bottiglie di vino, così come pure i tappi a corona delle bottiglie di birra e di numerose bibite, si prestano benissimo a diventare degli addobbi natalizi: bastano pochissimi materiali - in gran parte già presenti nelle nostre case o di recupero - ed un po' di fantasia per realizzare delle decorazioni di Natale originali e decisamente low cost.
Oltre ai tappi il materiale occorrente per preparare tanti addobbi differenti è:
- colore a tempera bianco
- colore a tempera rosso
- colore a tempera nero
- 1 pennello punta piatta
- 1 pennello punta a goccia
- cutter
- forbici
- fil di ferro
- colla a caldo
- stuzzicadenti
- bottoni, fili di lana, nastrini, rametti, rafia, puntine da disegno...

Cominciamo con i tappi di sughero, che possiamo trasformare in decorazioni per l'albero di Natale realizzando, ad esempio, delle simpatiche renne. Per realizzare una renna servono 5 tappi di sughero; con il cutter tagliamo un tappo di sughero ad un'estremità, ad un angolo di circa 35°, e ripetiamo la stessa operazione su un secondo tappo. Otteniamo così le zampe anteriori e posteriori. Assembliamo altri due tappi in modo che formino una sorta di "L": saranno il collo ed il dorso della renna e, a questo punto, attacchiamo le zampe ricavate in precedenza. Sulla sommità del collo andremo a sistemare l'ultimo tappo di sughero: il muso della nostra renna.
A questo punto abbiamo già la base del nostro addobbo, qualcosa che dovrebbe somigliare alla foto qui accanto, e non ci resta altro da fare che decorarlo con occhi, naso, coda e corna.
Per la coda possiamo utilizzare dei rimasugli di lana marrone; gli occhi ed il naso possono essere dipinti o, se preferiamo e le abbiamo già in casa, è possibile applicare delle perline o degli stickers appositi, mentre per le corna possiamo utilizzare dei rametti secchi che in questo periodo dell'anno abbondano in parchi e giardini. Possiamo renderla più ricca legandole un nastrino attorno al collo, riciclato da vecchie bomboniere o pacchetti dono. In alto alla testa, tra le corna, mettiamo un pezzo di fil di ferro piegato ad uncino all'estremità, così da poter appendere la nostra renna all'albero.
Sempre con i tappi di sughero possiamo realizzare dei pupazzi di neve e dei lecca-lecca natalizi. Cominciamo tagliando un tappo in quattro parti, ottenendo altrettante rotelle che andiamo a colorare  completamente con la tempera bianca. A questo punto dobbiamo decidere cosa vogliamo realizzare.
Pupazzo di neve: Uniamo insieme due rotelle di sughero per mezzo di uno stuzzicadenti, dipingiamo sulla rotella superiore gli occhi ed il naso con la tempera nera (cercando di non farli troppo precisi perchè il carbone ha forme irregolari), su quella inferiore i bottoni. Applichiamo sulla sommità della testa il nostro gancio di filo di ferro come per la renna e terminiamo il tutto con una sciarpa fatta da un nastrino di stoffa o da qualche filo di lana o di rafia.
Lecca lecca: sulla base bianca dipingiamo una spirale rossa, su entrambi i lati. Posizioniamo la "caramella" su uno stuzzicadenti, abbelliamo lo stecchino con un fiocchetto e sistemiamo sulla sommità il gancio di fil di ferro. In alternativa, senza gancetto di fil di ferro e con un bigliettino attaccato al foglietto, il lecca-lecca può diventare un grazioso segnaposto.
Veniamo adesso ai tappi a corona, che si possono facilmente trasformare in decorazioni per l'albero, diventando ad esempio dei pupazzi di neve: basterà dipingerli completamente di bianco e disegnare, poi, con la tempera nera gli occhi, il naso ed i bottoni di carbone; un pezzetto di nastro incollato con la colla a caldo fungerà da sciarpa e, sempre col la colla a caldo, sul retro fisseremo il nastro per poterli appendere all'albero di Natale. Oppure si possono decorare con la tecnica del decoupage, scegliendo i disegni che più ci piacciono. 

sabato 6 dicembre 2014

A Christmas Carol

Non lasciatevi fuorviare dal fatto che si tratti di un film realizzato con la computer grafica: "A Christmas Carol" della Disney, con Jim Carrey e diretto da Robert Zemeckis, è tutt'altro che un cartone animato così come comunemente si possa pensare. 
Il "Canto di Natale" di Charles Dickens è uno dei capolavori della letteratura britannica, entrato a buon diritto tra i racconti natalizi più noti al mondo e fonte d'ispirazione per un numero sterminato di interpretazioni, ma questo film del 2009 credo sia così come Dickens l'avrebbe voluto: gli spiriti sono davvero inquietanti, realizzati grazie ad una computer grafica ormai di livello elevatissimo e capace di ricreare le suggestive atmosfere di quella che poteva essere la Londra di metà '800. 
La vicenda narrata è certamente nota: l'avaro ed arido Ebenezer Scrooge riceve, nel corso della notte della vigilia di Natale, la visita di tre spiriti che rappresentano lo Spirito dei Natali Passati, lo Spirito del Natale Presente e lo Spirito dei Natali Futuri. Questi tre spettri, mostrando all'uomo la sua pochezza di spirito e mettendolo di fronte all'evidenza dell'inutilità di una vita basata esclusivamente sul denaro, riusciranno a suscitare in lui una rivoluzione emotiva e morale, portandolo ad abbracciare il più autentico spirito del Natale. In questa versione il romanzo sociale di Dickens riprende vita - ad esempio, sotto la veste dello Spirito del Natale Presente sono celati due bambini cenciosi e di una magrezza impressionante: l'ignoranza e la miseria - e, accompagnandosi alle atmosfere magiche e retrò, trascina lo spettatore nella Londra ottocentesca. 
Al di là della storia narrata, che almeno nelle sue parti essenziali è certamente nota ai più, sono proprio la particolare attenzione alle tematiche sociali tanto care a Dickens (che, avendo conosciuto egli stesso la durezza della povertà prima di diventare scrittore e giornalista affermato, fu autore anche di "Le avventure di Oliver Twist" e di "David Copperfield") e l'accuratissima ricostruzione della City ottocentesca a rendere questo film davvero meritevole d'attenzione.
Che altro aggiungere? Buona visione e, come direbbe il piccolo Tim, "Buon Natale e Dio ci benedica tutti quanti!".

Anno: 2009
Regista: Robert Zemeckis
Ebenezer Scrooge - Jim Carrey
Bob Cratchit - Gary Oldman
Nipote Fred - Colin Firth
Fezziwig - Bob Hoskins
Spiriti del Natale - Jim Carrey

giovedì 4 dicembre 2014

Buone notizie... bestiali

E rieccoci qui con le nostre buone notizie, questa volta interamente dedicate agli animali

Cominciamo con la storia di un anonimo micione bianco che, a La Spezia, è stato "inscatolato" e lasciato davanti ad un ristorante cinese con la scritta "Se avete finito i vostri, mangiatevi questo gatto arrabbiato". A ritrovare la bestiola davanti al ristorante di famiglia è stata una ragazza di 18 anni, che il cinese lo conosce poco essendo nata e cresciuta in Italia, tanto che ha dovuto far tradurre la scritta ai parenti. Il gatto, ovviamente, non è stato mangiato ma salvato: si sta ora cercando di risalire al proprietario, dal momento che il micione dal lungo pelo bianco, a parte lo spavento, appare ben tenuto e non è certo un randagio (qui l'articolo).

In Sicilia, nel quartiere Ballarò, gli agenti della polizia municipale e del Corpo Forestale dello Stato hanno restituito alla libertà 380 volatili appartenenti a specie protette e detenuti illegalmente in cattività. Gli uccelli (fringuelli, merli, ballerina, pettirossi e molti altri) sono stati sottoposti a sequestro ed in seguito liberati (qui l'articolo).
All'altro capo dell'Italia, a Colle Tenda, una volpe ha imparato ad aspettare il verde del semaforo prima di attraversare la strada, evitando di essere travolta e dimostrando che le leggende sulla furbizia e l'intelligenza di questa specie hanno un fondamento concreto. L'animale, per nulla intimorito dagli automobilisti, si lascia fotografare e, paziente, attende il suo turno per poter attraversare la strada in tutta sicurezza (qui la notizia).

Il calendario 2015 intitolato "Survivors" e realizzato con gli scatti di Ottavia Poli ha dei modelli davvero insoliti: si tratta di 12 cavalli salvati dal macello o da maltrattamenti ed abbandono. Gli animali vivono ora all'interno del centro di recupero gestito dall'Italian Horse Protection, liberi e felici in Toscana, ed a questo centro verrà devoluto l'intero ricavato delle vendite del calendario (qui la notizia).

Salvato è anche Arturo, che ora ha un nome, una casa ed è diventato una star, ma era un cane randagio. In Ecuador ha iniziato a seguire passo a passo le spericolate missioni della squadra svedese impegnata nell'Adventure Race (super gara che include sport come orienteering, mountain bike, corsa, scalate...) e la sua determinazione e resistenza gli sono valse l'adozione: Arturo è un duro, la squadra se l'è portato in Svezia e l'ha nominato membro onorario (qui l'articolo).

Decisamente più indipendenti, i gatti che si allontanano da casa non fanno molta notizia: spesso i proprietari li cercano per qualche mese, poi si rassegnano. Così aveva fatto anche Jemma Lough, la padrona di Toby, che era scomparso da casa nel 2002: dopo i primi momenti di ricerca forsennata, la vita di Jemma era andata avanti e si era persino trasferita dall'Essex al Cambridgeshire. Poi, una telefonata che le annuncia che Toby è stato ritrovato, a poca distanza da dove viveva prima, e riconosciuto grazie al microchip. Dopo ben 12 anni il gatto girovago è così tornato tra le braccia della sua padrona, abbandonando la vita da randagio accattone e pronto a godersi una calma vecchiaia (qui la notizia).
Sembra incredibile che nel terzo millennio ci voglia una legge apposita, ma tant'è: la Danimarca, su proposta del Ministro per l'Agricoltura Dan Horgensen, vieterà il sesso tra uomini e animali in quanto "la pratica è turpe nei confronti degli animali e danneggia l'immagine del Paese" (qui la notizia).
Sempre dall'estero arriva un'altra buona notizia che mette insieme amore per gli animali e per l'ambiente: in Turchia, infatti, è stato inventato uno speciale distributore automatico che eroga cibo per animali ed acqua in cambio di bottiglie di plastica da riciclare. I benefici della Smart Recycling Box sono duplici: da un lato promuove e favorisce il riciclo, dall'altro contrasta il randagismo (qui l'articolo). 

mercoledì 3 dicembre 2014

Salviamo la punteggiatura!

In un mondo sempre più indaffarato ed ormai schiavo della messaggistica veloce, la punteggiatura pare inesorabilmente condannata all'estinzione. Alzi la mano chi, negli ultimi dieci sms o messaggini su Whatsapp, ha avuto l'onore di imbattersi in una virgola o persino in un rarissimo punto e virgola.
Eppure questi piccoli segnetti sono tutt'altro che inutili e servono a dar senso a ciò che scriviamo e leggiamo.
Non ci credete? Date un'occhiata qui sotto e non potrete che concordare: la virgola è la porta girevole del nostro pensiero.