Tre donne, tre colleghe ed amiche, vengono licenziate dall'oggi al domani. Spiacenti, ma non servite più: parafrasando Blaise Pascal si potrebbe dire che il Mercato (con la M maiuscola) ha le sue ragioni che la ragione non conosce. Via, fuori dai piedi, è stato bello finchè è durato, ma adesso pussate via, sciò, adieu!
Di colpo tutto il tempo libero sognato quando si era una donna in carriera diventa insopportabile, i colleghi andati in pensione divengono invidiabili (loro, almeno, sono finiti a casa per sopraggiunti limiti di età, non perchè "scartati" dal mondo del lavoro!), l'ex capo popola i nostri incubi e - nel sonno, soltanto nel sonno - troviamo mille modi diversi per farlo crepare tra atroci sofferenze.
Eppure un modo per far fruttare il tempo c'è: lo suggerisce alla protagonista una notizia di cronaca estera, che viene prontamente presa ad esempio e tradotta nella pratica dalle tre disoccupate milanesi...
Come già avvenuto con "La scrittrice criminale", anche in questo caso la lettura presenta alcune controindicazioni: risate difficilmente controllabili anche se ci si trova in luoghi pubblici, tanto per cominciare, e, questo libro in particolare, è un efficace anticoncezionale. Il solo pensiero che i tuoi lombi possano generare creature come i figli della protagonista rende angosciosa l'idea della riproduzione. Meglio prendersi un cane o adottare il gattaccio randagio che miagola ogni notte nel giardino condominiale!
Libro divertentissimo, che ha aggravato la mia Morpurgo-dipendenza e che riesce a far sorridere anche trattando temi decisamente spinosi come disoccupazione, crisi, etica ed economia.
Unico, autentico difetto: il costo. Un libricino così potrebbe venir tranquillamente realizzato in versione economica.
Comunque io, che disoccupata lo sono davvero, ho fatto un investimento e nella mia libreria di fiducia ne ho acquistate diverse copie, per me e da donare alle mie "compagne di sventura". Per sorridere insieme, nonostante il Mercato.
Titolo: Risorse Disumane
Autore: Marina Morpurgo
Editore: Astoria
Anno di edizione: 2012
mi viene voglia di leggerlo!
RispondiEliminaFORTE! P.S: ma ci passi aul mio blog (scusa se insisto, ma ho una forte moria di commmenti)
RispondiEliminaSenti sono proprio commossa dalla tua recensione! Quindi ti scrivo. Il cane in effetti l'ho adottato, per controbilanciare i figli, che adesso si lamentano dicendo che tratto meglio lui di loro. Chissà come mai :-)
RispondiEliminaCiao
Marina Morpurgo
Grazie Viviana della recensione che hai saputo fare con un sorriso nonostante la tua situazione. A proposito, in bocca al lupo!
RispondiElimina@ Zion, merita davvero!
RispondiElimina@ Dqu, ci passo, ci passo. Non tanto spesso quanto vorrei, ma passo a trovare i miei bloggamici! :-)
@ Ansietta, alias Marina, quando ho letto il tuo commento sono rimasta pietrificata! E' un onore del tutto inaspettato per me e ti ringrazio davvero per aver voluto lasciare traccia del tuo passaggio su queste pagine virtuali.
RispondiEliminaAspetto di leggere la tua prossima opera, così avrò ancora qualcosa di spassoso e arguto da recensire! ;-)
Ciao